Libri > Hunger Games
Ricorda la storia  |      
Autore: Always Sil    01/08/2012    3 recensioni
[Spoiler : la ragazza di fuoco!]
Quel Sì urlato, quel bacio intenso e passionale,quella lacrima di felicità, fanno ancora più male, perché provengono da te.
Cento, mille, infinite lame di coltello mi trapassano il cuore.
[P.s C'è scritto FlashFic , ma in realtà è una One-Shot. ]
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gale Hawthorne
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non è mai facile dire Addio

Capitol City può migliorare il tuo aspetto.
Può renderti bellissima, ma per cosa?
Per piacere alla gente? ma è giusto cambiare il tuo aspetto e perdere la tua personalità?
Ti vedo in giro per il distretto, Katniss.
Vestiti costosi e scarpe lucide, direttamente da Capitol City, ma perché non sei più la ragazza, donna, acqua e giacca logora di un tempo?
Una gomitata, non tanto leggera, nelle costole da parte di mio fratello fa' accantonare i miei pensieri.
Siamo davanti alla porta di casa tua, al villaggio dei vincitori.
è troppo grande questa casa, troppo lussuosa, troppo.. da Capitol City.
Non è calda e accogliente come la tua vecchia casa del Giacimento.
Tua madre ci ha invitato a cena questa sera, e già che siamo qui guardiamo insieme il programma obbligatorio.
La gente, nonostante sia dicembre, è giù in piazza, davanti al maxi schermo.
Tua madre cucina davvero bene.
Ha preparato una zuppa di piselli e del pollo.
Rory, Vick e Posy hanno fatto adirittura il bis, facendo sorridere mia madre.
Ed ecco che alle 8.30 in punto la tv si accende mostrandoci un Caesar Flickerman nel suo scintillante completo blu notte.
Non lo sopporto, come può essere sempre così allegro, sapendo che ogni ragazzo che ha intervistato poi non è tornato più indietro?
Non si sente in colpa?
« Benvenuti, Benvenuti a quest'ultima tappa del Tour della vittoria!» esclama sorridendo.
« Bene, ora date il benvenuto con un caloroso applauso alla coppia vincitrice dei settantaquattresimi Hunger Games:
Katniss Everdeen e Peeta Mellark, dal distretto 12!»
Un boato si eleva dal pubblico.
Tutti si sono alzati in piedi battendo le mani.
Ed ecco che da dietro le quinte esci mano nella mano con quello.
Sei bellissima, Catnip.
Quel vestito grigio perla lungo fino alle ginochia, mette in risalto i tuoi occhi tipici del Gaicimento.
Nonostante odi il fatto che non indossi più i tuoi classici vestiti, sei davvero slendida così.
Il tuo sorriso è raggiante, proprio come quello di Prim.
Casa tua ora è immersa nel silenzio, stiamo aspettando voi, anzi te.
« Bene, Bentornati a Capitol City.
Ditemi com'è stato tornare nel vostro distretto?»
«Grazie Caesar, siamo molto felici di essere di nuovo qui.
 Il ritorno a casa è stato.. strano»
Katniss non sei mai stata brava a mentire, come hai fatto ad imparare così in fretta?
«Strano? e perchè?»
Sorridi e la presa sulla mano del tuo accompagnatore si intensifica.
Vedendo le vostre mani così unite un piccolo squarcio si forma nel mio cuore.
Sei a disagio, Katniss.
«Beh prima nel Distretto 12 eravamo solo due ragazzi anonimi, che conducevano una vita povera ma felice.
Mentre tornando a casa siamo stati catapultati nel villaggio dei vincitori, ora siamo ricchi e conosciuti,
ed è una cosa strana.
Cammini per le strade e la gente ti guarda con ammirazione.» 
Devo dire che Mellark è bravo con le parole.
Le altre domande sono sempre le stesse che rivolge anche ai vincitori precedenti.
"Siete felici di essere usciti vincitori dagli Hunger Games,
D'ora in avanti sarete mentori, siete contenti"
e così via fino all'ultima domanda 
« cosa farete in futuro?» 
Mi volto verso il tavolo per versare u po' d'acqua e mi accorgo che tutti hanno gli occhi sbarrati e il fiato sospeso, non ne capisco il motivo,
ma la risposta arriva da Posy che dice
« Perché Peeta è in ginocchio di fronte a Katniss?»
Il mio braccio inizia a tremare così tanto che devo appoggiare il bicchiere sul tavolo per non farlo cadere.
"Posy ma cosa sati dicendo", vorrei dire invece mi volto verso la tv e vedo tutta la scena.
Mellark inginocchiato di fronte a te, con in mano una scatolina in velluto blu.
Inizia a dire quanto ti ama, quanto sei importante per lui.
ma io non guardo lui, ho gli occhi fissi su di te.
Sul tuo viso sorpreso e felice.
Sui tuoi occhi luminosi e lucidi 
Sul tuo sorriso smagliante che trabocca di felicità.
Vorrei tanto non sentire niente adesso, invece è come se qualcuno avesse alzato il volume della televisione al massimo.
Perché quella frase così bella ma così ingiusta la sento.
« Katniss Everdeen, mi vuoi sposare?»
Quel Sì urlato, quel bacio intenso e passionale,quella lacrima di felicità, fanno ancora più male, perché provengono da te.
Cento, mille, infinite lame di coltello mi trapassano il cuore.
In casa tua ci sono abbracci e congraturazioni ma io sono immobile.
Lo sguardo fisso sul vuoto.
Quel "Katniss Everdeen, mi vuoi sposare?" avrei dovuto chiedertelo io.
Ho sempre pensato che tu fossi mia e io fossi tuo.
pensavo che questo bastasse.
Una mano delicata mi massggia la mia mano stretta a pugno, finché non si scoglie.
Volto lo sguardo e vedo Prim.
mi guarda a lungo, con gli occhi pieni di compassione.
Non mi guardo dietro, perché non ce n'è bisogno.
Sento gli occhi di tutti fissi su di me, come se si aspettassero un esplosione da parte mia.
« Beh, Congraturazioni.» dico con voce fredda e piena di rabbia.
mi alzo e mi dirigo verso la porta d'entrata.
«Dove vai, Gale?
Perché non sei felice per Katniss?» Mi chiede Posy.
Quella poca aria rimasta sembra essersi dissolta nel nulla dopo questa domanda.
Già Gale, dove vuoi andare?
« Sono sicuro che Katniss sarà felice, ma ora voglio andare a prendere una boccata d'aria»
saluto ed esco.
Appena la porta della casa si chiude una folata di vento freddo mi colpisce in pieno viso, facendomi rabbrividire.
Mi guardo intorno.
La strada è deserta, l'unico segno di vita la manda la casa del fornaio.
Cammino a lungo, le mie impronte sono impresse nella neve fresca appena caduta.
Passo davanti alla piazza e vedo che non c'è quasi più nessuno.
Inizio a correre verso la recinzione, la scavalco ed entro nei boschi.
Arrivo al nostro posto, mi siedo sulla pietra e mi porto le mani tra i capelli.
Il mio cuore sanguina.
Mi alzo e tiro un calcio contro un albero.
una lacrima solca la mia guancia.
Tiro un pugno all'albero.
un'altra lacrima sfugge al mio controllo.
Ancora un calcio.
ancora una lacrima.
ancora un pugno
e ancora lacrime.
Urlo, urlo di nuovo fino a quando non mi rimane più voce.
Mi sdraio per terra, sulla neve fredda.
Le mani dietro la testa e il viso rivolto al cielo, mentre le lacrime si disperdono sulla neve.
Chiudo gli occhi, lasciando che il freddo mi penetri nelle ossa, fino all'anima.
Non voglio più rivederti, Katniss.
Mi hai fatto sanguinare il cuore, mi hai ferito e questa ferita non si rimarginerà più.
Quindi, Addio  Catnip.
Vivi la tua vita e io vivo la mia.
Questo è l'addio più doloroso, perché non è stato né detto, né spiegato.
Perché solo io ne sono consapevole, mentre tu no.
 
Sil's Corner.
Scavando nell'hard disk del mio computer ho trovato questa 
One-Shot che ho scritto tanto tempo fa'.
Comunque, il personaggio di Gale mi sta altamente sulla scatole, 
perché si intromette troppo nella vita di Katniss e Peeta, 
ma non posso fare a meno di scrivere su di lui.
Vado a prender uno scudo anti-pomodori e uova ,
perché presto me ne arriveranno.
Per il momento ho concluso il monologo.
Sil.

 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: Always Sil