VITA
Sentiero, una strada
Poi Nulla.
Che circolo a vizio qui intorno!
Percorrere ancor quella via
Di cui non si sa il ritorno.
Poi perso nel verde del bosco
Tranquillo, nell'ampia brughiera
Terrà poi i lampi e gli gridi
Di Stelle e di Sera.
Cascate di acqua piovana
Inumidiranno quegl'occhi
più asciutti, di lagrima umana
E dalla tristezza corrotti.
Che imbroglio, tranello che è stato,
La via del sentiero più chiaro!
Se solo sapesse che cielo
E il lampo....Un Faro!
Trovar il lume per notte
Capire la meta è già tanto
Gli occhi rivelan le lotte
I cori di guerra in un canto
Se fosse ancor più
lunga e snella,
un trabocco sicuro
c'è stato.
E' il tortuoso sentiero percorso
la via del Sognato!
Se forse qualcosa sarebbe
irrequieta e mancante allor sì.
Ma qui è tutta quiete e brughiera,
il silenzio regna così.
Che vita, questa , qui, dunque?
Che circolo è ancora così?
Inizi e finisci con ciò
e sei sempre lì.
Perchè forse il chiamo non c'è
Perchè è forse morte, la vita
Se non fosse che buio, magari
Sarebbe finita!
E qui dunque qui giaccio, io ora?
E' dunque qui giunto il momento?
Sì, sono giunto al confine...
Che si metta il punto, e d'accapo
si scriverà FINE.
Maya
Angolino della Skizzata:
La mia seconda poesia migliore. Ispirata a "La mia sera" di Pascoli.