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Autore: Maya98    01/08/2012    1 recensioni
Vita. Il cammino di un uomo verso la morte.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Morire è un'altra cosa'
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VITA

 

Sentiero, una strada

Poi Nulla.

Che circolo a vizio qui intorno!

Percorrere ancor quella via

Di cui non si sa il ritorno.

Poi perso nel verde del bosco

Tranquillo, nell'ampia brughiera

Terrà poi i lampi e gli gridi

Di Stelle e di Sera.

 

Cascate di acqua piovana

Inumidiranno quegl'occhi

più asciutti, di lagrima umana

E dalla tristezza corrotti.

Che imbroglio, tranello che è stato,

La via del sentiero più chiaro!

Se solo sapesse che cielo

E il lampo....Un Faro!

 

Trovar il lume per notte

Capire la meta è già tanto

Gli occhi rivelan le lotte

I cori di guerra in un canto

Se fosse ancor più

lunga e snella,

un trabocco sicuro

c'è stato.

E' il tortuoso sentiero percorso

la via del Sognato!

 

Se forse qualcosa sarebbe

irrequieta e mancante allor sì.

Ma qui è tutta quiete e brughiera,

il silenzio regna così.

Che vita, questa , qui, dunque?

Che circolo è ancora così?

Inizi e finisci con ciò

e sei sempre lì.

 

Perchè forse il chiamo non c'è

Perchè è forse morte, la vita

Se non fosse che buio, magari

Sarebbe finita!

 

E qui dunque qui giaccio, io ora?

E' dunque qui giunto il momento?

Sì, sono giunto al confine...

Che si metta il punto, e d'accapo

si scriverà FINE.

Maya

Angolino della Skizzata:
La mia seconda poesia migliore. Ispirata a "La mia sera" di Pascoli.

  
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