Film > Master & Commander
Ricorda la storia  |      
Autore: Li McFly    01/08/2012    0 recensioni
Passò un po' di tempo dal loro matrimonio, quando una sera, qualcosa andò storto... Sorpese in arrivo! Recensite in molti e spero che Vi piaccia
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Passarono 4 anni dal matrimonio tra Jack ed Elizabeth, e i loro figli crebbero bene. Tutto procedeva tranquillo tra le vie di Londra, come al solito affollata da bambini che giocavano oppure nobili, marinai ecc...

Victoria e Jack Jr. giocavano tranquillamente in cortile e nel frattempo, Elizabeth si trovava in salotto a leggere un libro. Suo marito, invece, si trovava nel suo studio e leggeva le lettere che aveva ricevuto. Arrivò ad una lettera della Marina e, appena letta, la scaraventò sulla scrivania e disse:- Cosa?!?! Di nuovo?! Ma non è possibile!

Si alzò e corse giù per le scale per informare la moglie. Appena arrivò sulla porta del salotto, disse:- Cara, dobbiamo parlare.

Lei posò il libro sul tavolino, si alzò e gli disse:- Fammi indovinare... La Marina ti ha chiamato di nuovo per una missione.

J:- Esatto.

Lei per un attimo si voltò, ma poi si girò di nuovo verso di lui e con un tono molto triste gli disse:- Ma se sei rimasto lontano da casa una settimana fa... Di nuovo.

J:- Lo so, amore.

E:- Non andare... Ti prego...

J:- Devo andare, sono obbligato! Oppure perderò il lavoro e tutti mi diranno che sono un codardo!

Lei ci pensò sù un attimo e infine disse:- D'accordo, però non dimenticarti di me e scrivimi qualche volta.

J:- Tranquilla, ti penserò ogni volta che guarderò le stelle.

Si diedero un bacio e si abbracciarono.

Quella sera, Elizabeth andò a dare la buonanotte ai suoi figli e diede loro la triste notizia. Una volta addormentati, lei andò nella sua stanza dove Jack si trovava già e si stava preparando per dormire.

E:- Sono andata a dare la buonanotte ai piccoli.

J:- Io sono andato prima.

E:- Ah, bene.

J:- Senti Elizabeth... Non è che per caso... Ecco

E:- Certo, caro.

 

Il giorno dopo, Jack si alzò di buon'ora e si preparò per partire. Si lavò la faccia, fece colazione e indossò la sua uniforme.

E:- Sei bellissimo, caro! E si avvicinò a lui

J:- Grazie. Ti và di accompagnarmi al porto?

E:- Va bene.

Uscirono dalla stanza e si avviarono verso destinazione. Per tutto il tragitto, continuarono a ridere e a scherzare, mano nella mano.

Arrivarono al porto, dove i membri della Surprise stavano finendo gli ultimi preparativi per il viaggio.

Lei prese per il braccio suo marito e gli disse:- Non andare! Ti prego!

Lui le mise una mano sulla guancia e le disse:- Lo sò che non vuoi che vada, ma come ben sai devo andare.

Lei fece un respiro e gli disse:- Ti aspetterò. Anche se dovessero passare anni da questo giorno.

Un ufficiale si avvicinò a lui e gli disse:- Signore, è tutto apposto. Siamo pronti a partire.

Lui le diede un bacio molto romantico, la salutò e si imbarcò. Lei era fra le lacrime e non riusciva a smetterla di guardarlo. La nave partì e lei si diresse verso casa con un passo molto pesante.

 

Passò qualche giorno e Jack era nel Pacifico. Stephen, vedendolo così triste gli chiese:- Jack, oggi vedo che non siete di buon umore. Come mai?

Lui sospirò e tristemente rispose:- È per Elizabeth. Sarei rimasto volentieri con lei, ma non ho potuto. Sono così distrutto.

S:- Vi capisco. Animo! Una volta finita questa missione potrete ritornare da lei.

Jack, con un tono più allegro disse:- Va bene. In fondo avete ragione! E sorrise.

Intanto a Londra, Elizabeth era seduta accanto alla finestra e guardava il cielo. La sua dama di compagnia, Cheryl la vide, si avvicinò a lei e le chiese:- Milady, qualcosa non va?

La fanciulla si alzò e rispose:- Mio marito è partito. Chissà quando tornerà! Mi manca da morire! E scoppiò a piangere.

Cheryl l'abbracciò e cercò di consolarla.

E:- Grazie, tu sai sempre come aiutarmi.

C:- State tranquilla, Milady. Vedrete che tornerà.

Lei non disse nulla. Si sentiva strana e le girava la testa. La dama, con un tono preoccupato le chiese:- Milady! State bene? Che cosa avete?

La ragazza non rispose e svene. Cheryl fu veloce nel prenderla e la mise sul divano.

Al suo risveglio vide i suoi figli accanto a lei e Cheryl con una tazza di tè.

C:- Tenete, Milady. Vi sentirete meglio.

Elizabeth si alzò e bevve un sorso. Victoria le chiese:- Mamma, Vi sentite bene?

E:- Si, amore. Stò bene. E le fece una carezza.

Jack Jr. si avvicinò e lei fece anche a lui una carezza.

E:- Sei come tuo padre. Mi ricordi lui ogni volta che ti guardo.

Lui sorrise e Cheryl le chiese:- Volete che vado a chiamare un dottore, Milady?

E:- Si... Perfavore...

La dama uscì e ritornò 10 minuti dopo con il dottore, che visitò la ragazza e disse:- Congratulazioni! Siete incinta!

Le due ragazze si guardarono e scoppiarono in lacrime per la gioia. Il dottore quindi sorrise, salutò e ritornò a casa. Elizabeth decise di aspettare di dare la bella notizia al marito, ma arrivò una lettera che cambiò tutto: in questa lettera vi era scritto che sua madre era gravemente malata, quindi lei fu costretta a stare a Palazzo per un po' di tempo, affidando i bambini a Cheryl.

Nel Pacifico, intanto era scoppiata una battaglia fra la ciurma della "Surprise" e quella nemica, la nave spagnola "El Corajo". Jack si impegnava al massimo, ma fu costretto ad una ritirata: quello fu uno dei peggiori attacchi che ebbero ricevuto da quella nave.

Si rifugiò su un'isola e vi rimase per 1 settimana. In uno di quei giorni, scrisse una lettera all'amata moglie dicendole che stava bene e che era tutto apposto e che non perdeva mai l'occasione di pensarla. La spedì e attese con ansia la risposta, che arrivò in un pomeriggio di sole. Nella risposta, Elizabeth diceva che anche a Londra andava tutto bene e di sua madre. Gli disse anche che lo amava tanto. Finito di leggere, lui sorrise e Stephen entrò nella sua cabina e gli disse:- Vedo che Vi ha scritto qualcuno. Se si può, potrei sapere chi?

J:- Vostra cugina, Elizabeth.

S:- Ah! Vi ha scritto lei! Bene, sono felice per Voi!

J:- Grazie, ma... Le manco tanto quanto manca a me.

S:- Vi capisco perfettamente, amico mio e sò bene come Vi sentite.

Jack non disse nulla e sospirò mentre il suo amico uscì dalla cabina. L'uomo si alzò e andò dalla sua ciurma e notò "El Corajo" non molto lontana da loro. Ordinò a tutti di mettersi ai posti di combattimento e, poco più tardi, iniziò un'altra battaglia la quale terminò con la vittoria degli inglesi.

 

A Palazzo, intanto, Elizabeth si trovata nella stanza di sua madre e si mise a chiacchierare con lei di Jack.

M:- Tesoro, senti... Mi sono sorti dei dubbi su Jack. Non mi sembra l'uomo adatto a te.

E:- Perchè dite questo, madre? Ad un certo punto avete cambiato opinione su di lui. Perchè?

M:- All'inizio mi sembrava un uomo perfetto, ma poi conoscendolo meglio ho capito che meriti un uomo migliore.

E:- Madre, lo conosco da 4 anni ormai! Conosco bene tutti i suoi comportamenti e sò che non mi farebbe mai del male, credetemi. E poi, se io lo amo, nessuno mi impedirà di stare con lui, giusto?

M:- Si, tesoro mio. Ma nulla mi impedirà di cambiare opinione su di lui.

Lei non disse nulla, si limitò a prenderle la mano e a sorridere sforzatamente.

Il tempo passò e Jack tornò a casa vincitore e felice di rivedere la sua famiglia. Arrivò a casa e i suoi figli gli corsero incontro e lo abbracciarono. Non vedendo la moglie, chiese:- Dov'è vostra madre?

JJ:- È andata dalla nonna che stà male. Dovrebbe tornare oggi, forse.

Lui sorrise e gli disse:- Grazie, amore. Non vedo l'ora che torni.

JJ & V:- Anche noi.

Poche ore dopo, Elizabeth tornò a casa felice di rivedere i suoi piccoli. Appena vide Jack, gli saltò addosso e lo bacio e lacrimando per la gioia, disse:- Amore! Sono così felice di rivederti!!

J:- Anch'io. Sai una cosa?

E:- Dimmi tutto.

J:- Sono tornato vincitore e per un po' la Marina non mi chiamerà! Almeno spero!

E:- Bene!! Questa sì che è una bella cosa! Vuoi sapere un'altra bella notizia?

J:- Si.

Lei fece un respiro profondo e finalmente disse:- Sono incinta.

L'uomo rimase stupito: non aveva parole per esprimere la sua gioia, quindi abbracciò la moglie.

Poco tempo dopo nacque un bel bambino che chiamarono William.

 

Alcune settimane più tardi, vi fu una festa a Palazzo alla quale i due innamorati furono invitati. Arrivò la gran sera ed Elizabeth si stava sistemando i capelli. Jack invece stava ancora seduto sul letto e non osava muoversi. Ad un certo punto lei si girò e gli chiese:- Amore, non vai a prepararti?

J:- No. Non vengo.

Lei si sedette accanto a lui, gli mise le mani sulle spalle e gli disse:- Ma perchè non vuoi venire?

J:- Perchè io non sono come te. Non sono di sangue blu. E sò che non mi accetteranno.

E:- Questo lo sò bene, ma ci tengo molto che tu venga. Facciamo così: se tu verrai, ci sarà una sorpresa al nostro ritorno, altrimenti non ci sarà nulla. D'accordo?

Lui ci pensò sù un attimo e rispose:- D'accordo. E andò a prepararsi.

Scesero le scale, salutarono i figli e uscirono di casa.

Una volta arrivati a Palazzo, lei si mise a parlare con qualche persona mentre lui si girava intorno. Una voce familiare gli disse:- Ehi, Jack!

Lui si girò e vide il fratello di Elizabeth, un suo grande amico, George.

Lui gli strinse la mano e gli disse:- Ehi, George! Finalmente ci vediamo dopo tanto tempo. Come stai? E tua moglie? Sei riuscito a risolvere quel problema?

G:- Stò bene, grazie. Comunque no. Nulla.

J:- Oh, capisco. Mi dispiace.

G:- Non fa niente. Non vedo la tua stasera. È malata?

Lui gliela indicò, ma George replicò:- Ma quella è mia sorella!

J:- Certo!

L'uomo pensò un attimo e infine, con stupore gli chiese:- Ma... Sei sposato con lei?!

J:- Si.

G:- Ma-Ma e Sophia?

J:- Ci siamo lasciati. Abbiamo avuto dei problemi.

G:- Capisco. Beh, ora ti saluto! Devo andare. È stato bello rivederti.

J:- Anche per me.

George fece un saluto e si allontanò.

Jack, invece tornò a guardarsi intorno e ogni volta che provava ad avvicinarsi a Elizabeth, lei si allontanava con altre persone. Lui diventava sempre più triste e quindi uscì sul terrazzo. Lei lo vide, si avvicinò e gli chiese:- Amore, ti stai divertrendo?

J:- No. Sono un po' stanco e mi stò annoiando.

E:- Vuoi che andiamo a casa?

J:- Vorrei ma... So che vuoi rimanere qui e quindi...

E:- Ma dai! Non è vero! Mi stò annoiando anch'io! Non fanno altro che parlare delle stesse cose per tutto il tempo.

Jack tolse le braccia dalla ringhiera e ne porse uno a lei dicendole:- Andiamo.

E si avviarono verso casa.

Una volta arrivati, tutti stavano già dormendo, quindi, dopo qualche battuta e qualche bacio, andarono a dormire anche loro. Durante la notte, però, lei ebbe un incubo, nel quale Victoria veniva rapita. Si svegliò di colpo, capì che non era vero nulla e si riaddormentò.

Il mattino dopo si udì un urlo provenire dalla stanza della ragazzina. I due si alzarono e corsero lungo il corridoio ed arrivarono all'interno della stanza e videro Cheryl terrorrizzata. Elizabeth si avvicinò e stava per chiederle cosa fosse successo ma si interruppe nel vedere il letto vuoto. Indietreggiò e svenne fra le braccia di Jack.

Quando si riprese, disse con voce tremolante:- E-Era tutto vero! Quello non era un incubo! V-Victoria è stata rapita veramente!

J:- Cosa intendi dire con "era tutto vero"?

E:- Ho avuto un incubo su questo fatto. Ho paura.

J:- Non ti preoccupare e stai tranquilla. La ritroveremo. Comunque ho trovato questo nel suo letto. E le porse un bigliettino.

Lei si alzò dal divano e lesse:- Se vuoi rivedere tua figlia, dovrai pagarci un riscatto di 2 miliardi di sterline. Incontriamoci il 27 marzo alle 4 del pomeriggio verso la costa Ovest del Portogallo.

Finito di leggere, si mise a tremare. Lui cercò di tranquillizzarla e l'abbracciò.

C:- Il 27 marzo è la settimana prossima, Signore.

J:- Lo so. Ma il problema non è la vicinanza del giorno. Il problema è il denaro: dove lo troviamo?

E:- Lo troveremo.

J:- Lo spero bene, amore.

Per un po' di giorni fecero di tutto pur di trovare il denaro, magari facendo qualche lavoro per degli imprenditori, commercianti ecc...

Alla fine, grazie anche all'aiuto dei genitori di Elizabeth, raccimolarono tutto il denaro necessario e partirono.

Arrivarono nel luogo stabilito e Jack notò che quella nave era "El Corajo" con a bordo il suo comandante, Alejandro, e sua moglie.

Lui la riconobbe e le disse:- Ciao, Sophia. Da quanto tempo non ci vediamo, eh? Scommetto che avete rapito mia figlia sia per il riscatto, sia per vendicarvi.

SO:- Esatto! E fece una risata maligna.

Jack consegnò il denaro e, seriamente, disse:- Posso riavere mia figlia, adesso? Alejandro rispose:- Solo se mi sconfiggerai in questa battaglia. Lui non ci pensò due volte e accettò la sfida. La battaglia durò per parecchie ore, nelle quali paure e preoccupazioni uscivano allo scoperto. Alla fine vinse Jack e i nemici furono uccisi. Finalmente potè riabbracciare sua figlia e, naturalmente, tornare a casa.

THE END

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Master & Commander / Vai alla pagina dell'autore: Li McFly