PROMISES.

 
Quello che provavo in quel momento era atipico del mio umore. Quello che vedevo davanti agli occhi era tutta una bugia che si estendeva grande dinanzi a me col viso rischiarato dalla luce del sole appena sorto. Affacciata a quella bugia, potevo scorgere i mille pensieri della tua pazza mente che si divertivano a schernirmi alludendomi a quella che era stata solo una promessa. Sensazioni insolite vagavano nel mio cuore, nella mia mente, nel mio corpo cercando di avvisarmi dell’imminente tradimento.
Una stretta al cuore mi fece quasi soffocare, odiavo tutto di quell’istante. Vedere la tua macchina andare via, sentire poco prima la tua voce che suggeriva un ritorno istantaneo, e dove nella partenza sarei stata io la protagonista. Abbagli, bugie, utopie, speranze… tutto svanito nell’attimo di un secondo.
Ritornai a letto con l’amaro dello sconforto in bocca, cercando di far dimenticare a ogni parte di me stessa ogni dolore causato da quell’allontanamento volontario.
Un tuo semplice messaggio riuscì a darmi un attimo di conforto; seppur silenzioso nascondeva un grido di gioia: io avrei fatto parte del tuo prossimo inizio. Sorrisi, cercando di far svanire quella tristezza dal mio semplice viso.
Ed ecco, che al tuo ritorno le lacrime cominciarono a riversarsi sul mio viso, inarrestabili. Tutto quello che mi avevi promesso, tutto quello che poteva essere tra di noi, svanì come foglie cacciate dal vento. Un vento deludente, ingannatore che solo tu potevi innalzare.
L’antagonista di quella storia adesso eri tu, stranamente felice, mentre io la protagonista, mesta, affranta, spiazzata, sconfitta… Da cosa? Da te, dalle tue false promesse e da tutto ciò che poteva d’ora in avanti uscire dalla tua lurida bocca. Quella bocca cui io mi aggrappavo come sostegno, quelle parole cui io mi affidavo come salvataggio.
Sì, avevi appena dato uno schiaffo alla mia felicità, facendola precipitare in un oblio cupo fatto di cattiverie e pregiudizi tutti sbagliati: quelli che mi ero fatta su di te.
Ora, penso, non mi resta altro che scacciarti dalla mia vita, non come persona, ma come fidato conservatore della mia anima, che in questo preciso istante piange, cacciano da tutti i pori i segni di una tua promessa mai portata a termine.