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Autore: Kim_Pil_Suk    01/08/2012    0 recensioni
Haruhi viene costretta dal padre a partecipare a tanti balli di gala, la stessa cosa vale per Tamaki. I due ragazzi non si conoscono ma hanno una qualcosa in comune: l'odio per i ricevimenti. Dopo un noioso ballo e dei finti sorrisi i due si incontreranno. Cercheranno di allontanarsi dal ballo e si incontreranno, o meglio, si scontreranno, nel giardino. Cosa succederà? Parleranno e finirà tutto lì o ci sarà il colpo di fulmine?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haruhi Fujioka, Tamaki Suoh, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Tamaki si stava sistemando l'abito. Non gli piacevano molto le serate di gala. Ma la nonna e il padre lo costringevano a partecipare. Dicevano sempre << Tamaki, devi andare, così incontrerai tante ragazze! E forse una di loro sarà la tua futura sposa! >> gli dicevano sempre così ma per lui era troppo presto per cercare una moglie. Aveva saputo che quella sera sarebbero venute in tante. Lui era al quanto vanitoso, ma non troppo. Si definiva bello e tutte gli morivano dietro. Proprio per questo fatto non gli interessava nessuna. Si sistemò la cravatta di malavoglia. Si avvicinò alla finestra sbuffando. Si appoggiò al davanzale e rimase a fissare la luna piena per un po'.
Intanto nella sala da ballo le ragazze trepidavano al solo pensiero di vederlo. Alcune dicevano cose tipo << sono sicura che sceglierà me! >> oppure erano così elettrizzate che non riuscivano a parlare. Intanto una ragazza andava a giro per la stanza in cerca di qualcuno.
"Ah, eccolo! Papa, eccoti!" disse la ragazza avvicinandosi al padre che stava all'entrata guardandosi intorno in cerca della figlia. Il padre per l'occasione si era vestito con lo smoking. "Eccoti papà! Prima mi costringi a venire e poi arrivi pure in ritardo?" disse la ragazza con tono accusatorio.
"Scusami Haruhi, è che non riuscivo a sistemarmi la cravatta!" disse indicando una cravatta che però non lo sembrava.
"Infatti, si vede! Aspetta che te lo sistemo!" disse la ragazza sistemando la cravatta del padre.
"Grazie tesoro! Guarda quanti bei ragazzi che ci sono qui. Potresti trovare il tuo futuro marito!" disse il padre speranzoso.
"Papà! Te l'avrò detto un miliardo di volte. Sono ancora troppo giovane per sposarmi!" disse la ragazza esasperata.
"Tesoro, hai diciott'anni oramai, sarebbe il momento di trovarti un ragazzo!" disse il padre.
"No, quando arriverà il momento lo saprò!" disse la ragazza.
"Ok, ma mi prometti che guarderai i ragazzi che ci sono qua?" chiese il padre sempre più speranzoso.
"Va bene!" rispose la ragazza esasperata. Il padre si allontanò e la ragazza rimase ferma lì. Non aveva affato voglia di starsene lì, ma doveva. Si mise ad osservare i ragazzi. Ma lì aveva scartati tutti. Osservò un ragazzo, ma le faceva piuttosto paura con lo sguardo serio e gli occhiali. Poi vide un bambino con un coniglio di pezza rosa. "Che ci fa un bambino qui?" ma poi si accorse che era un ragazzo, lo scartò e scartò anche il ragazzo accanto a lui: troppo misterioso. Si accorse di due gemelli che facevano strage di cuori, ma le sembravano troppo affemminati. Haruhi sbuffò. Si accorse che la musica era incominciata da pochi secondi, un waltzer. Stava per andarsene nel giardino sul retro quando qualcuno la fermò.
"Vorresti ballare con me?" le chiese un ragazzo. Era uno di quei gemelli di prima.
"Va bene!" rispose Haruhi. Lui le prese la mano delicatamente e la portò fino al centro della stanza. Ballarono tutto il brano e le persone attorno a loro avevano smesso per guardarli ballare. Erano rimasti loro e una coppia di un ragazzo biondo e molto bello e una ragazza che non gli staccava gli occhi di dosso. Per un attimo Haruhi incontrò lo sguardo sorridente ma annoiato del giovane. "Allora c'è qualcuno come me che si sta annoiando!" pensò fra se e se Haruhi. Ballarono anche il ballo dopo finche Haruhi non si stancò. Andarono al bordo della pista e tutti gli altri ricominciarono a ballare. Il ragazzo si girò per dirle una cosa ma lei era già scomparsa.
Intanto Tamaki stava nella sala e si stava annoiando. Era circondato da tante ragazze che continuavano a parlargli ma lui si limitava ad annuire mentre guardava lontano dalla cerchia di ragazze attorno a lui.
"Ehi Tamaki, balli con me?" gli disse una ragazza molto carina.
"Certamente! Un ballo con la più bella!" gli disse dolcemente. Lei arrossì e lui la portò fino al centro della pista. Ballarono benissimo, in realtà era lui che guidava, lei faceva schifo. Alla fine del ballo Tamaki fu assalito da un sacco di ragazze. Rispondeva alle loro domande con un sorriso triste perfettamente camuffato.
"Oh, mie bellissime! Siete più belle di un bocciolo di rosa!" disse Tamaki persuadendole. Non continuò a parlare perchè vide di sfuggita una lunga chioma castana. "Scusatemi angeli, ma devo andare!" tutte le ragazze caddero a terra senza fare caso al loro principe che scappava. Tamaki seguiva la chioma, la vedeva svolazzare fra la folla, la seguì fino alla porta sul retro. Poi vide la testa fermarsi e girarsi. La bellezza del volto della ragazza era da mozzare il fiato. Uscì dalla porta aperta e Tamaki la seguì. Poi la vide scomparire nell'oscurita del giardino. Si avvicinò ad un albero e si guardò intorno. la ragazza non c'era più. Si sedette sul prato fresco sotto un albero. "Dove sarà andata quella ragazza?" si chiese il ragazzo ad alta voce.
"Quale ragazza?" chiese una voce sopra di lui. Tamaki guardò in alto e vide una ragazza due metri sopra di lei. La ragazza era seduta sul ramo più alto dell'albero. "Spostati, mi butto!" disse la ragazza preparandosi a buttarsi.
"Attenta! Potresti farti male!" disse il ragazzo ma ormai la ragazza si era già buttata. Tamaki allungò le braccia in avanti per prenderla. Per un attimo riuscì a prenderla ma poi caddero. "Te l'avevo detto. Ma mi sono fatto più male io di te!" disse massaggiandosi la schiena.
"Scusa. Te l'avevo detto di spostarti, so scendere!" disse la ragazza massaggiandosi il didietro. I due aprirono gli occhi, si fissarono a scoppiarono a ridere. "Ahahahah, sei tutto spettinato!" disse la ragazza ridendo.
"Ahahah, probabile!" disse il ragazzo ridendo. Lei si alzò da sopra di lui. Tamaki rimase seduto per terra. Anche lei si mise a sedere accanto a lui. "Hai tutto il vestito sporco!" disse indicando il vestito.
"Fa niente!" a lei non importava niente del vestito. Rimasero in silenzio per un po', Tamaki la stava osservando. Ora che la vedeva meglio gli sembrava carina, molto carina. Portava i capelli lisci, marroni e sciolti con un fiocco rosa in testa, intonato al vestito semplice e altrettanto rosa. "Qualcosa non va?" gli chiese la ragazza sentendosi osservata. "Ah, io non mi sono presentata, mi chiamo Haruhi Fujioka! Piacere di conoscerti!" gli disse porgendogli la mano.
"Piacere mio, il mio nome è Tamaki Suoh! Fa sempre piacere conoscere belle ragazze!" le disse prendendole la mano sporca di terra. Le regalò un  sorriso stupendo, che non aveva dato a nessun'altra.
"Grazie!" disse lei portandosi le ginocchia al petto. Appoggiò il mento sulle ginocchia e fissò davanti a se. "Come mai sei qua? Non mi sembri tanto felice da venirci spontaneamente!" disse la ragazza.
"Ha ragione. Mio padre mi ha costretto! Lei invece perchè è qui, signorina?" chiese gentilemente il ragazzo.
"Per favore dammi del tu, non mi piace la formalità. E' uguale anche per me. Mio padre dice che sono abbastanza grande da trovarmi un ragazzo!" gli disse la ragazza con un sorriso triste.
"Anche per me è così! In realtà non ho ancora trovato la ragazza giusta! Ma mio padre continua a insistere e ad organizzare feste." disse il ragazzo con tono altrettanto triste.
"Comunque chi è che stavi inseguendo prima?" disse la ragazza curiosa. Tamaki la osserò meglio.
"Ora che ci penso... credo che fossi tu! In effetti ora che ti guardo meglio sei te!" disse il ragazzo osservandola da più vicino. "Però, è davvero carina! E' diversa da tutte le altre, le altre sono come rose rosa, lei assomiglia più a una rosa bianca!" pensò Tamaki. Ma per sbaglio aveva detto l'ultima parola ad alta voce.
"Che cosa hai detto?" chiese Haruhi che non aveva capito. Tamaki arrossì e abbassò lo sguardo. Haruhi si avvicinò di più per vederlo in faccia.
"H-ho soltanto detto che assomigli ad una rosa bianca: pura e semplice!" disse timidamente Tamaki.
"Bhè, grazie per il complimento!" disse Haruhi arrossendo leggermente. Non si dissero nient'altro. "All'inizio quando l'ho visto nella stanza da ballo ho pensato che fosse superficiale e un dongiovanni, ma ora che ci parlo meglio penso che sia davvero molto gentile e... carino!" pensò Haruhi.
"Scusami, ma volevo dirti che... bhè, sei molto carina!" disse lui titubante. Haruhi arrossì. "Perchè con lei è così difficile! Lo faccio sempre con le altre ragazze, ma con lei è diverso!" pensò Tamaki. Haruhi e Tamaki alzarono lo sguardo e si fissarono negli occhi. Piano piano i due si avvicinarono, Tamaki le mise una mano su una guancia e chiusero gli occhi. I due si baciarono a lungo, finchè non furono interrotti.
"Tamaki! Ehi, Tamaki, sei laggiù?" la voce veniva dalla porta sul retro della sala da ballo.
"Tama-chan, ci sei?" era una voce simile a quella del bambino. "Hika-chan, credo che Tama-chan non sia qui!"
"Se l'è svignata di nuovo! Forse con qualche sventola super-truccata!" tanti passi camminavano veloci in cerca del loro amico. "Ah, eccolo, l'ho visto! E' laggiù!" disse una voce. Un gruppo di ragazzi si avvicinò ai due che stavano sul prato. "Ehi Tamaki, finalmente ti abbiamo trovato! Non riuscivamo a trovarti, credevamo te ne fossi andato via!" disse un ragazzo coi capelli rossi.
"Avevo intenzione di farlo, ma non me lo hanno permesso le ragazze nella sala!" disse il biondo alzandosi dal prato. Porse una mano a Haruhi e la aiutò ad alzarsi.
"Ma Tama-chan non scapperebbe via senza dirci niente, vero?" disse un ragazzino biondo.
"Certamente! Voi mi avreste sicuramente aiutato a fuggire!" disse Tamaki sorridendo. Poi si girò verso Haruhi, si sorrisero e si girò di nuovo verso i suoi amici per presentarla "Ragazzi, lei è Haruhi... la mia nuova ragazza!" disse lasciando dei sorrisetti conpiaciuti sui volti dei suoi amici. "Haruhi, ora te li presento!" disse rivolto nuovamente alla ragazza "Questi due sono i fratelli Hitachiin: Hikaru e Kaoru!" disse indicando due gemelli perfettamente identici con i capelli rossi.
"Piacere di conoscervi!" disse la ragazza stringendogli la mano.
"Invece lui è Kyouya. Ha la faccia un po' cattiva ma è simpatico!" disse indicando un ragazzo bruno, con gli occhiali e un'aria seria. I gemelli fecero una faccia come per dire << tse, Kyouya simpatico è come dire che il Lord è intelligente! >>.
"Piacere di conoscerti!" disse la ragazza inchinandosi. Il ragazzo fece altrettanto.
"Lui invece è Mori-senpai!" disse riferendosi ad un ragazzo alto e misterioso. La ragazzo si inchinò, il ragazzo salutò con un debole ciao. "Invece il piccoletto biondo è Honey-senpai!" disse indicando il piccolo ragazzino biondo.
"Ti piace il mio coniglietto?" gli chiese il ragazzo facendogli vedere un coniglio di pezza rosa. Haruhi sorrise e annuì. Honey-senpai sorrise e glielo fece tenere in mano.
"Bene, andiamo dentro. Se tuo padre vede che non sei dentro ci ucciderà tutti!" disse Hikaru indicando la sala da ballo.
"Ok, andiamo!" disse il fratello. Tutti si avviarono verso la sala, lentamente ma Haruhi rimase indietro con il coniglio stretto al petto.
"Ehi, Haruhi, vieni?" le chiese Tamaki fecendole segno di seguirli. Lei corse da loro e li raggiunse. Insieme entrarono nella sala da ballo e sotto gli sguardi di tutte le ragazze entrarono in stanza. Poi si fermarono e Tamaki si girò verso Haruhi "Mi concede questo ballo?" le chiese inchinandosi.
"Certamente!" disse lei inchinandosi. Passò il coniglio rosa a Honey-senpai e si avviò verso il centro della sala con Tamaki. Iniziarono a ballare sotto lo sguardo geloso e infuariato delle ragazze. I due finalmente non avevano che sorrisi sinceri da regalare. 
  
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