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Autore: NowKissMe YouFool    02/08/2012    7 recensioni
""Fanculo tu e le tue Camel, non hai per niente gusto" dice Louis, sollevando le coperte e voltandosi a guardarlo. "Hai ragione, per questo ho appena scopato con te" ribatte Harry, sarcastico."
OS AU per la seconda giornata delle #Gaylimpiadi.
Prompt: Taxi
Genere: Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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TAXI
Prima OS per la seconda giornata delle #Gaylimpiadi! Il prompt scelto è "Taxi" e sinceramente..mi è uscita una cosa orrenda xD non odiatemi troppo mentre leggete! Se volete date un'occhiata a quelle della prima giornata, che non fanno tanto schito  
- I Nottetempo (Zarry)
- I'll be here, with you (Ziall)
- La stanza delle necesstià (Zouis)
(non si nota proprio la mia passione per Zayn..eh?)




La macchina bianca, tirata a lucido, si ferma davanti a lui con un rombo soffice. Sale dietro e chiude lo sportello con uno sbuffo.
"Dove la porto?" fa il tassista, con voce un po' troppo allegra per i suoi gusti.
"Dove le pare.." sbotta, mentre si slaccia i primi bottoni della camicia per il caldo.
Vede l'uomo tamburellare con le dita sul volante, spazientito; poi parte e inizia a percorrere la strada principale.
"Beh..intanto che decide faccio un gio. Tanto paga lei no?"
"Se sta zitto le darò anche qualcosa in più" butta lì, mentre cerca le sigarette nelle tasche.
Trova il pacchetto. E' vuoto.
"Cazzo.." impreca, buttando la testa all'indietro. Poi si rivolge di nuovo all'uomo davanti.
"Amico, scusa..una sigaretta?" chiede, scocciato.
"Teoricamente io non dovrei parlare..sa" dice quello in tono ironico. Ha una voce alta, squillante, quasi troppo sicura di sè. Gli da' fastidio..sul serio.
"Ti do il triplo se mi trovi una sigaretta" risponde in tono di sfida.
"Ah siamo passati a darci del tu, non me ne ero accorto.
Sbuffa a quelle parole. Quell'uomo è davvero insopportabile! Si avvicina al sedile da dietro "Sono Harry " dice senza troppi complimenti.
"Ciao Harry.." fa quello, divertito "Hai deciso dov'è che vuoi andare?"
"Non  credo che deciderò finchè non trovo una sigaretta"
Il tassista si gira un attimo verso di lui. Ha di fronte a sè un ragazzo, non dimostra più di vent'anni: capelli lunghi, ricci, scompigliati, guancia rossissime, occhi verdi, grandi come quelli di un cerbiatto. Non sembra ubriaco, solo di cattivo umore.
"Vuoi sederti avanti, Harry?" chiede, sperando magari di renderlo più allegro.
Harry solleva le spalle, e senza dire una parola, scavalca  e si siede accanto a lui. "Adesso posso avere una sigaretta?" ripete, voltandosi verso di lui.
L'uomo ride e fa di no con la testa. E' giovane, nota Harry, forse con qualche anno più di lui.
"Non mi hai nemmeno chiesto come mi chiamo..e vuoi che ti offra qualcosa?" scherza.
"Come ti chiami?" si affretta a dire, alzando gli occhi al cielo.
"Così non vale! Devi volerlo sapere davvero.."
"Ricordi quando ti avevo detto di stare zitto...ecco, fallo per favore."
"Perfetto!" esclama il ragazzo.
Poi tira fuori dalla tasca un pacchetto di sigarette, se ne infila una in bocca e l'accende, mentre tiene il volante con una sola mano. "Non ti dispiace vero?" fa con aria innocente, soffiandogli un po' di fumo in faccia.
Harry lo guarda storto. Non sa se ridere o prenderlo a pugni. "Non ti stai prendendo un po' troppe libertà, amico? Dopotutto i sono un cliente..."
Il ragazzo ride, di una risata forte, cristallina. "E tu sei troppo serio,sai?"
"Un'altra persona ti avrebbe già mandato a quel paese"
"Ma tu hai troppo bisogno di qualcuno che ti scarrozzi in giro a quest'ora di notte, giusto?"
"Dato che non so dove andare..muovermi a piedi sarebbe scomodo" sospira, abbandona la testa contro il finestrino.
"Non ti chiederò che cos'hai per non sembrare ancora più impiccione" dice, svoltando in una strada secondaria.
"Implicitamente me l'hai già chiesto.."
"E tu implicitamente mi vuoi rispondere?"
 Harry lo guarda di nuovo, quasi incredulo che possa esistere gente tanto sfacciata. Ha i capelli castano chiaro, gli occhi dal taglio obliquo, azzurri e furbi, la bocca sottile, appena un accenno di barba sotto il mento.
"Come ti chiami?" chiede di nuovo. E stavolta si capisce dal tono della sua voce che vuole saperlo davvero.
Il ragazzo lo capisce, sorride appena.
"Louis, per gli amici Tommo"
"Beh Louis, forse ti risponderò se mi offri questa benedetta sigaretta!"
Il più grande ride di nuovo e lo guarda con un sorriso furbo.
"Non so se voglio saperlo davvero. E se è una storia lunga, mi dispiace, ma io esattamente tra mezz'ora stacco"
"Quindi tra mezz'ora mi lascerai in mezzo alla strada?" chiede il riccio, sconsolato.
"Hai detto che qualsiasi posto andava bene..quindi penso di si"
"Non so se essere felice perchè mi libererò di te, o incazzato perchè me ne andrò senza sigaretta.."
"Puoi sempre comprartele no.." risponde Lou in tono acido "E io potrei anche decidere di offrirti un caffè, dopo il turno..."
I suoi occhi si posano su Harry, che sembra stia valutando l'opzione. Alla fine il ragazzo si gira verso di lui, lo sguardo malizioso, la  voce divertita. "Ci stai provando con me, Loulou?"
Louis sbuffa e si lecca le labbra. Sa come smontare l'aria da galletto del suo passeggero.
"Veramente si.." dice, e gode nel vedere lo sguardo stupito di harry di fronte a tanta sincerità.
Perchè si capisce che non è uno scherzo. Si capisce che ci sta provando davvero; e sinceramente, non se ne vergogna proprio.
"Non credo proprio che ci starò..non sono un ragazzo oggetto sai!" butta lì Harry, sorridendo.
"E se insieme al caffè ce' anche un pacchetto di sigarette?" propone Lou in tono amabile.
Harry scoppia a ridere, per la prima volta quella sera. Quel ragazzo inizia davvero a piacergli...




Harry fa scattare l'accendino, aspira, e finalmente può fumare la sua sigaretta.  Da un'altra boccata, poi "Merit..che schifo" commenta
"Fanculo tu e le tue Camel, non hai per niente gusto" dice Louis, sollevando le coperte e voltandosi a guardarlo.
"Hai ragione, per questo ho appena scopato con te" ribatte Harry, sarcastico.
Lou sfila via la gamba, che era in mezzo alle sue, e gli sferra un pugno al basso ventre. Il piccolo soffoca e scaccia la sua mano, contrariato.
"Non eri di quest'opinione qualche minuto fa, o sbaglio?'" lo stuzzica, posa le dita affusolate sul suo petto, gli sfiora i capezzoli con le unghie, tanto curate da sembrare quelle di una donna.
"E tu che ne sai!" sbotta l'altro, agitandosi al suo tocco.
Louis ride. Quel ragazzo ride praticamente sempre..cazzo! "Non so..non era il mio nome che gridavi come un ossesso?"
"Io non gridavo proprio niente.."  si difende Harry contrariato.
"Odio chi nega l'evidenza Harreh, ti preferivo quando gemevi come una puttana"
Stavolta è Harry a tirargli un pugno, sulla testa. Ma è un gesto dolce, quasi affettuoso.
Louis posa le labbra sui suoi capezzoli, li avvolge con la lingua calda.
"Comunque.." sussurra conto la rada peluria del suo petto "..ti ho dato la sigaretta, ora posso sapere perchè eri tanto incazzato in macchina?."
Alza la testa, affonda il mento sul suo petto, proprio sopra il cuore, che sente battere tranquillamente sotto di sè, e lo guarda.
Harry si sente perso nei suoi occhi: sono così blu, così forti, così vivi. Abbassa lo sguardo, incapace di sorreggere quell'azzurro così magnetico.
Sospira. "Mettiamo caso che tu abbia un ragazzo.." inizia, e non sa nemmeno perchè lo fa. Perchè dovrebbe confidarsi con uno sconosciuto? Perchè dovrebbe raccontargli la sua vita? Perchè a lui dovrebbero interessare le sue lamentele inutili e deprimenti?
Ma, anche se non c'è un motivo apparente, anche se sembra insensato, quasi penoso, continua. "..con cui stai da quasi un anno. Come reagiresti se, all'improvviso ti lasciasse?"
Louis non ci mette nemmeno un secondo a rispondere. "Mi è successo..e non è stato tutto questo dramma, davvero.."
Sta per aggiungere qualcos'altro, ma Harry lo interrompe. "E come reagiresti, se scoprissi che ti tradisce?
Lou prende un bel respiro. aveva capito che il problema non poteva essere una semplice rottura.
"Abbastanza male direi. Spaccherei il muso ad entrambi forse.." dice, in tono leggero. Si è quasi pentito di avergli chiesto di parlare.
Harry sorride amaramente. "Io non avrei potuto.." dice, lo sguardo perso nel vuoto, le mani ad accarezzare la testa dell'altro "..dato che il suo amante era una donna"
Louis strabuzza gli occhi per la sorpresa. Poi riprende tranquillamente. "Ecco perchè dico..mai relazioni seri con i bisex!"
Vuole farlo ridere, vuole farlo sentire meglio. E' strano che desideri così tanto la felicità di uno che ha appena conosciuto...
E in effetti un accenno di sorriso compare sulle labbra di Harry. "Non era bisex..era solo un cazzone confuso"
Lou si sente molto meglio ad udirlo parlare con più serenità
"Beh pensa agli etero, a loro succede sempre. Scoprono di essere gay a quarant'anni suonati, quando hanno già moglie e figli e una vita che a loro piace definire normale"
"Quindi pensi che anche a noi, un giorno potrebbero piacere le donne?" chiede l'altro scettico. Lo diverte la piega che ha preso il discorso.
"Oddio no!" esclama Lou, sollevandosi "A me piace il cazzo, e così sarà finche vivrò"
Harry scoppia a ridere per la solennità e la volgarità della frase.  Gli prende il viso tra le mani e lo bacia, mentre l'altro è sul punto di esporre altre teorie sul suo orientamentop sessuale.
"Ecco..anche questo mi piace" mormora Lou, baciandogli lentamente il collo.
"Sei mai stato con una ragazza?" chiede il piccolo, per poi leccargli l'orecchio.
"Si..e non voglio proprio ricordare quell'esperienza." Sente il corpo di Harry vibrare contro il suo, mentre ride di nuovo. Il suo umore è decisamente migliorato rispetto a quando erano in macchina.
"Io no.." dice sospirando. Guarda fuori dalla finestra. E' quasi mattina.
"Beh non te lo consiglio proprio" risponde l'altro. Anche lui sta guardando fuori. Sa che è tardi, che dovrebbe alzarsi, ma non vuole farlo. Strano. Le altre volte non era stato così difficile sgattaiolare via, mentre la sua conquista della serata dormiva placidamente sul letto...
"Devo andare.." riesce a dire, con voce scocciata, quando l'orologio segna le sei.
Harry lo guarda con quei suoi occhi giganteschi, un pozzo profondo di verde e azzurro che si mischiano alla perfezione. Sembra stia per dire qualcosa di importante, qualcosa che convincerà Lou a rimanere, qualcosa che potrebbe cambiare, se non la loro vita, almeno quella nottata, rendendola qualcosa di più di una semplice scopata...
Invece "Ok.." sospira, osservandolo mentre si riveste.
Qualche secondo dopo Louis è già sulla porta. Sta per aprirla, andarsene, ma è indeciso...
Alla fine si volta. "Comunque..se non diventi etero nei prossimi mesi, chiamami" Lascia un foglio sul comodino ed esce, con il sorriso soddisfatto di Harry stampato nella testa.

   
 
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