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Autore: Geronimo1829    02/08/2012    1 recensioni
Genere: Mistero, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'ispettore Antoine entrò nella macchina diretto verso il centro di Bruxelles. Era stato

incaricato di recarsi al numero 7 della rue Carlo Magno.

Quella notte il signor Lakiridis era stato ucciso nella sua villa da un colpo di rivoltella. Era un ricchissimo banchiere di origine greca molto noto in Belgio e in Olanda. Anche l'ispettore Antoine lo conosceva bene di fama ma si rese veramente conto della sua ricchezza osservando la villa di rue Carlo Magno. Era costruita in stile neoclassico in onore della sua terra d'origine. Le colonne erano decorate da preziosi capitelli bianchi, colore che prevaleva su tutto l'edificio, che era costituita da due piani. Il giardino si trovava prima dell'ingresso del palazzo ed era molto grazioso e ben curato.

<< Per gestire una casa così grande il signor Lakiridis dovrebbe avere numerosi domestici>> pensò tra sé l'ispettore.

Infatti gli venne ad aprire la porta un maggiordomo dall'aria molto efficiente.

<< Chi è lei?>>

<< sono l'ispettore Antoine Morisse. Mi hanno incaricato di indagare sulla morte del vostro padrone>>

<< prego, si accomodi, dentro ci sono già altri poliziotti>> rispose il maggiordomo accompagnandolo dentro.

L'interno era anch'esso di stile neoclassico e vi erano collocate qua e là alcune statue antiche di notevole fattura.

<< Il suo padrone era un collezionista di opere d'arte?>> chiese l'ispettore Antoine mentre camminava con il maggiordomo

<< si, amava l'arte antica, in particolare quella classica>>.

Antoine Morisse entrò nella stanza principale in cui erano seduti tre agenti e un uomo basso, grassoccio dalla testa a forma d'uovo. Aveva dei baffi neri militari curatissimi arricciati sulla punta. Il suo abbigliamento era preciso e perfetto come i suoi capelli neri anche questi molto ben curati.

<< Buongiorno ispettore>> salutò l'uomo con la testa a forma d'uovo stringendoli la mano << sono il commissario Hercule Poirot. Devo indagare sull'omicidio Lakiridis>>

<< Piacere, mi chiamo Antoine Morisse … Pensavo che fossi io a dover indagare sul caso>> disse l'ispettore sorpreso

<< C'est vrai … ma c'è stato un piccolo cambiamento >>.

L'ispettore capì subito che il caso si era rivelato molto complesso. Il commissario Poirot era di solito utilizzato dalla polizia belga per i casi importanti o per quelli difficilissimi. Lo stesso commissario si era creato una grande fama tanto che circolavano delle voci per cui sarebbe diventato capo della polizia di Bruxelles.

<< Se vuole però, ispettore, possiamo collaborare>> disse il noto commissario

<< Certo>>

<< Ottimo. Cominciamo allora con gli interrogatori>>.

Hercule Poirot tirò fuori una lista di nomi.

<< La servitù è numerosa. Io inizierei con il maggiordomo Guillaume>>.

L'uomo entrò nella stanza. Era alto e magro, di carnagione chiara. Aveva dei capelli corti castani e due occhi azzurri. Si notava subito che era molto triste per la morte del padrone ma cercava di non farlo capire comportandosi freddamente.

<< Signor Guillaume, da quanti anni lavora qui?>> chiese Poirot

<< Ormai da quindici anni>>

<< Io vorrei sapere com'era una giornata tipo del signor Lakiridis>>

<< Si svegliava alle 7:30, alle 8:00 faceva colazione, dopo si occupava della sua banca e degli affari fino alle 12:00 quando pranzava … poi si occupava un'altra volta di lavoro fino alle 17:00, dalle 17:00 alle 19:00 riceveva o se non c'era nessuno da ricevere si riposava. Cenava alle 19:30, faceva una passeggiata nel giardino alle 20:00 fino alle 21:00 e andava infine a dormire alle 22:00>>

<< mm … una giornata normalissima. Ieri ha ricevuto qualcuno?>>

<< Si, il figlio. Si chiama Lucas, ha anche cenato con il padrone ed è rimasto qui fino alle 20:00>> disse il maggiodomo

<< Il signor Lakiridis aveva un solo figlio?>> chiese il commissario

<< Si>>

<< Il suo padrone era in buoni rapporti con Lucas?>

<< Certo. Ogni tanto però litigavano perché il signorino era un accanito giocatore … ma negli ultimi tempi la situazione era migliorata>>

<< Perché?>>
<< Il padrone aveva deciso di non concedere più prestiti al figlio quindi non ne parlavano più … penso fosse questo il motivo dei loro litigi>>

<< Ieri non hanno litigato?>>

<< No>>

<< Il signot Lakiridis le è sembrato turbato dopo la passeggiata?>>
<< No, sono io che l'ho accompagnato. Mi è sembrato normalissimo>>

<< Il suo padrone dovrebbe essere stato ucciso tra mezzanotte e le due. Ha sentito qualche rumore verso quell'ora?>>

<< No>>

<< Bene. Grazie, per ora è tutto>>.

Congedato il maggiordomo, Hercule Poirot si avvicinò ad uno degli agenti che si trovava nella stanza

<< Nicolas, contatta il notaio del signor Lakiridis e fammi sapere che cosa c'è scritto nel testamento>>. L'agente uscì dalla stanza a passi svelti.

<< Adesso>> disse il commissario all'ispettore << Andiamo a vedere la stanza del signor Lakiridis>>.

I due poliziotti salirono al secondo piano ed entrarono nella stanza a loro più vicina. Hercule Poirot rabbrividì nel vedere il disordine di quella camera. Tantissimi oggetti erano a terra e la scrivania era in posizione obliqua.

<< C'est orible! Non ho mai visto un posto più disordinato!>> disse il commissario coprendosi gli occhi. A lui una cosa fuori posto darebbe più fastidio di una ferita

<< Mi rifiuto di rovistare in questo letamaio!>> urlò Poirot << Se proprio devo controllare le cose del signor Lakiridis è meglio che si metta un po' in ordine, ispettore, proceda!>> finì uscendo dalla stanza infastidito.

Intanto era ritornato l'agente Nicolas

<< Signore, il signor Lakiridis lascia tutti i suoi averi al figlio>>.

  
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