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Autore: Fefy_07    02/08/2012    3 recensioni
Piccola shot che vede come protagonisti un Matt e una Caroline bambini, lei stravolta per una difficile perdita e lui abbastanza dolce da confortarla. Buona lettura!
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caroline Forbes, Matt Donovan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia è stata scritta utilizzando un prompt proveniente dalla masterlist del The Vampire Geometry Fest!

Prompt: child!Caroline/child!Matt - "Non piangere, Caroline."
 
Matt and Caroline, 5 anni

“Caroline!”

Se non si fosse sentita chiamare, la piccola Caroline non sarebbe uscita così presto dalla sua personale bolla di dolore, nella quale si era rifugiata non appena tornata a casa. Era stata forte tutta la mattinata, a scuola. Aveva giocato coi suoi amici, aveva riso, quindi stava bene. Lo aveva fatto per finta, ma nessuno se n’era accorto. Nessuno faceva mai caso a come stava lei. Aveva riso, quindi stava bene.  Sapeva che tutti la pensavano così, ed era più facile farglielo credere che spiegare cosa la turbava, cosa la stava distruggendo dall’interno.

Alzò gli occhi, rossi e pieni di lacrime, verso il visetto che la fissava allarmato. Era Matt. Che ci faceva lì Matt, nel giardino sul retro di casa sua? Caroline non riusciva a spiegarselo. Aprì bocca per dire qualcosa, qualsiasi cosa, ma ne uscì solo un singhiozzo strozzato, e quel suono sconvolse, se possibile, ancora di più la bambina. Non le piaceva piangere, si sentiva debole e completamente esposta. A lei piaceva avere il controllo, di sé stessa e di quello che la circondava. E adesso tutto stava andando male, niente era più sicuro.

A quei pensieri, Caroline si lasciò andare di nuovo al pianto, non importava più la presenza di Matt. Anzi, dalla sera prima non importava più niente. “Caroline?” la richiamò di nuovo il bambino, esitante. Stavolta la bimba si innervosì, sapeva cosa le avrebbe chiesto. Perché piangi, Caroline? le risuonò nella mente, col tono curioso di coloro ai quali non importava davvero. Era la domanda più stupida si potesse fare a una persona triste, aveva sempre pensato lei. Se sto piangendo perché sono triste per una cosa, raccontarla a te me la fa ricordare e allora piango di più e sono più triste! Questo era il ragionamento, neanche tanto sbagliato, che la piccolina faceva, alla tenera età di 5 anni. E lei non era sicura di volerne parlare con qualcuno, chiunque fosse.

Tenne la testa bassa, pronta a scattare e a sfogarsi su di lui, se fosse stato abbastanza stupido da fargli quella maledetta domanda. “Caroline, ti prego!” disse invece lui, con gli occhioni azzurri pieni di preoccupazione sincera “Non piangere, Caroline!”

Lei aveva alzato la testa, con la risposta già pronta, che le morì sulle labbra, lasciandola con un’espressione frastornata. “C-come?” chiese la bimba, tirando su col naso. “Non piangere,” ripeté Matt, stavolta più convinto, avendola sentita parlare “sul serio, Care. Non piangere più!”

La ragazzina lo guardava, come fosse una specie di rarità. Tutti gli altri le avrebbero fatto quella stupidissima domanda. Tutti. Anche gli adulti, probabilmente. Ma lui no. Voleva solo che smettesse di piangere, anche se non se ne spiegava il motivo. “Perché?” domandò, prima di riuscire a frenare la lingua. Matt parve confuso. “Ti piace piangere?” chiese, stranito; poi, senza aspettare una risposta, proseguì “Non voglio vederti piangere. Piangere è una brutta cosa. Quando una persona piange, significa che è triste. A me non piace vedere la gente triste. Vorrei che tutti sorridessero sempre!” e sorrise lui, guardandola sincero.

Caroline era ancora troppo interdetta per parlare, quando lui aggiunse, dopo un attimo “E poi, quando piange una persona come te, che ha un sorriso tanto bello, è uno spreco! Se dipendesse da me, vorrei vederti sempre ridere..” poi si interruppe, arrossendo leggermente, forse pensando di aver esagerato.

E Caroline finalmente lo fece un sorriso, uno di quelli che a Matt piacevano tanto. Il suo piccolo cuoricino ferito si era riscaldato a quelle parole. Quant’era dolce quel bambino? Erano amici e giocavano spesso insieme, ma non avevano mai avuto un legame troppo saldo. E adesso era lì a consolarla, senza sapere nemmeno perché stava male, dicendogli parole gentili perché le sentiva veramente. “Ecco, così!” esclamò Matt entusiasta, al sorriso di Caroline.

Poi si fece serio. “Ero venuto qui perché oggi eri strana, a scuola,” cominciò a dire, forse sentendosi in dovere di darle una spiegazione “non sorridevi come sempre. Volevo sapere se stavi bene, ma non rispondeva nessuno alla porta di casa. E poi ho sentito piangere e sono venuto qui” concluse, guardandola.

La bimba, per la seconda volta in pochi minuti, sentì un piacevole calore nel petto. È venuto qui perché mi ha vista strana rifletté sulle sue parole, quasi fossero incredibili per leiIo credevo che nessuno l’avesse notato! “Come mai non mi hai chiesto niente, a scuola?” domandò, incuriosita.

“Beh, ho pensato che forse non volevi dirlo davanti a tutta quella gente, a tutti gli altri,” spiegò il bambino “altrimenti l’avresti detto da sola, senza che qualcuno ti venisse vicino a chiedertelo!” Beh, non aveva tutti i torti. Quando voleva condividere qualcosa, non si faceva troppi problemi. “Oggi sorridevi come se ne fossi costretta, e ridevi poco. Volevo essere sicuro che stessi bene. Stai bene, Caroline?” e la guardò di nuovo, dritta negli occhi, coi suoi pieni di preoccupazione sincera.

Le si riempirono di nuovo gli occhi di lacrime, ma stavolta più per la commozione. Matt ci teneva davvero a lei. Era una sorta di rivelazione. Non era sicura che qualcuno tenesse ancora a lei. “No, Caroline, non piangere!” quasi la supplicò lui, colpevole. “No, Matt, non piango, lo giuro,” disse lei, scacciando le lacrime con una mano “sono felice che tu sia venuto, veramente. Mi sento tanto sola. Ieri la mamma mi ha detto che papà è partito, e non sa quando tornerà..non ha detto nemmeno se tornerà! E lei sta sempre fuori, perché è lo sceriffo eccetera, e io ne sono contenta, davvero, è solo che, se papà adesso non c’è più..io non ho fratelli, Matt, non ho nessuno, e ora starò sempre sola, qui, sempre! Tutti i giorni, non ci sarà più nessuno con me! Io credevo che mio padre mi volesse bene..” Aveva parlato tutto d’un fiato, perché sapeva che se avesse provato a fermarsi, probabilmente non sarebbe stata in grado di continuare, per il dolore e il senso di perdita.

Matt era stato zitto per tutto il tempo, insicuro su cosa dire, ma anche attentissimo ad ascoltare. All’ultima frase di Caroline, si sentì costretto ad intervenire “Sono sicuro che è così, Care,” cominciò, dolcemente “forse aveva solo bisogno di cambiare aria, magari tornerà prima di quanto credi! Ascoltami, tu non sei da sola, ok?” e le prese il volto tra le mani, costringendola a guardarlo negli occhi “Non sarai mai da sola. Ci sono tutte le tue amiche, Bonnie, Elena e poi ci sono io..se ti farà piacere, verrò qui tutti i giorni! E potremmo giocare a palla, fare merenda insieme, fare un sacco di cose! Non sarai mai da sola, Care, credimi. Porterò anche le tue amiche, se vorrai, e staremo tutti insieme.”

Lo aveva detto sempre con una limpida sincerità negli occhi azzurri, e Caroline credé a ogni parola. Sapeva che Matt l’avrebbe fatto, perché Matt le voleva bene veramente, la capiva. Sembrava tanto più grande della sua età. Erano entrambi bambini di 5 anni, ma solo Caroline lo sembrava. Matt era tanto dolce, tanto rassicurante. Sembrava tanto un adulto, come suo papà. “Grazie, Matt..” disse in un sussurro, di nuovo con gli occhi lucidi.

Il piccolo se ne accorse. “Basta lacrime, Caroline! Niente più piangere, ok?” e le sorrise, un sorriso così genuino e coinvolgente che la bimba non poté evitare di sorridere a sua volta. “Si, Matt, basta piangere” disse, e nello stesso momento in cui lo stava dicendo, seppe che era vero. Se lui fosse rimasto al suo fianco, non avrebbe più pianto.


Angolino dell'autrice u.u

Si, mi sono fissata con le shot sui personaggi bambini xD Forse perché li immagino tanto sinceri, spontanei, innocenti, come solo i bimbi possono essere. Oh, beh, penso che finirò prima i prompt sui bimbi e poi mi dedicherò a tutti gli altri, che comunque ho scelto :3 Spero mi lascerete un commentino, una critica, quello che volete!! Un bacio!!
  
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