Non è tardi. Le 21.30, è buio, ma c'è tanta gente in questo giovedì d'estate. I bambini giocano spensierati mentre  i genitori cercano di stare al loro passo. E' bellissimo vedere la felicità sui piccoli volti dei bambini, felici perchè possono giocare fuori un pò di più del solito... rende felice anche me. Ma ora non posso soffermarmi troppo a guardarli giocare, sto cercando la mia migliore amica. La chiamo sul cellulare più volte, grazie alla promozione che ho attivato non mi costa niente... ho messo il suo numero come preferito. Dopo tre volte, finalmente mi risponde e la trovo poco dopo, dietro un albero. Le vado incontro, felice di poter finalmente uscire un pò con lei, anche se ci siamo viste solo due giorni prima per il suo compleanno. Ma la mia felicità non equivale alla sua, ed è in quel momento che quella sensazione ritorna, o forse, non se ne mai andata...

Io sono invisibile. Per tutti, persino per la mia migliore amica. E ne ho la conferma quando mi dice che gli altri dovrebbero arrivare. Gli altri? Ci sono sempre gli altri... quando è stata  l'ultima volta che siamo uscite insieme, solo noi due? La cosa non mi sorprende, ma mi fa incazzare, perchè ogni volta c'è quella piccola parte della mia testa che mi dà la speranza in ogni cosa che faccio... vorrei sapere qual è quella parte, trovarla e distruggerla. Ovviamente la situazione in cui mi ritrovo già mezz'ora dopo non mi è nuova... io accanto a persone con cui sono già uscita ma ancora nuove, per il semplice fatto che non vogliono fare amicizia con me. E mi ritrovo a fare da terzo incomodo con la mia migliore amica e il suo moroso, che andava con me in classe alle medie, ma che mi parla poco o niente.  

Inutile. Inutile e invisibile. Sono davvero la persona più sfigata del mondo per non riuscire a catturare veramente l'attenzione di qualcuno? Non esiste una persona, al mondo, che stringerebbe amicizia con me? E poi i miei genitori mi dicono che devo essere più chiaccherona... come faccio? Se mi dessero la risposta, almeno.    La "mia migliore amica" parla più con gli altri che con me, che praticamente mi lascia in disparte per tutta la serata, e la cosa peggiore è che deve andare da un'altra parte domani... con gl'altri. E per fortuna che la serata è finita presto. 

Se ora dovessi morire... a chi mancherei? Mancherei a qualcuno che non sia la mia famiglia? Mi faccio schifo, sono la persona più disgustosa e sfigata dell'intero universo. Ma per chi vivo? Qual è la mia ragione per continuare questa insulsa vita? Gli anni dell' adolescenza non dovrebbero essere i migliori anni della mia vita? E allora come saranno tutti i futuri anni? 

Forse dovrei semplicemente sparire... sparire.