Senses.
#1. Vista – Zarry. (149 w.)
Zayn
ama guardare le
persone, per qualche motivo che non gli è ancora chiaro:
seduto
sulla panchina fuori del suo liceo, una sigaretta accesa tra le dita
e il cappuccio della felpa a nascondere i capelli e scaldare il
collo, prima di tornare a casa osserva sempre la gente che gli passa
davanti, studia le espressioni sui loro volti, la diversa
velocità
dei passi, e a volte prova ad immaginare la storia dietro quei volti,
quei passi.
Zayn ama soprattutto
guardare Harry, in ogni momento, in ogni luogo, ama studiare il suo
viso - i ricci scomposti, la pelle chiara, le labbra carnose, gli
occhi cangianti - e il suo corpo - le spalle larghe, le gambe lunghe,
le mani grandi. È strano come sia sempre nuovo, per lui,
osservarlo:
lo conosce così bene che potrebbe disegnarlo ad occhi
chiusi, ma
rimane comunque incantato ogni volta che gli si presenta davanti.
#2. Tatto – Zouis. (139 w.)
C'è qualcosa, nel corpo di Zayn, che lo costringe sempre a fare le cose con calma: non è proprio da lui, e non ne capisce assolutamente il motivo, ma quando se lo trova davanti, nudo o vestito che sia, deve per forza toccarlo il più possibile, piano, facendo scorrere le dita o i palmi sulla sua pelle, tracciando con i polpastrelli i contorni dei tatuaggi che ornano il suo corpo. È strano, assolutamente, perché lui è il ragazzo iperattivo che ogni tre secondi deve fare qualcosa di nuovo per svagarsi: e invece no, con Zayn non è così, perché nonostante l'abbia già visto più volta nudo, nonostante l'abbia toccato sopra o sotto i vestiti, nonostante abbia già tracciato con le dita il profilo del suo viso, del suo corpo, i contorni dei suoi tatuaggi, è quasi sicuro che non si stancherà mai di farlo.
#3. Gusto – Narry. (137 w.)
A
Niall le caramelle
gommose proprio non piacciono; ed è strano,
perché lui è quello
che saccheggia le macchinette della scuola e spazzola gli avanzi dai
piatti dei suoi amici in mensa, ma no, proprio no, quelle caramelle
gli danno il voltastomaco. L'ha già detto a Harry, quando
gliene ha
ficcata una in bocca a tradimento prima di un compito in classe di
letteratura, in quell'occasione gliel'ha quasi risputata in faccia,
ma il suo ragazzo sembra non volerselo ficcare in testa; gli infila
pacchetti di caramelle Haribo nello zaino, nel portapenne, nelle
tasche della giacca, è impossibile.
L'ha già detto a
Harry, ma quello si ostina a ficcarsene sempre due o tre in bocca
appena prima di baciarlo, e se non fosse che è quasi certo
di
essersi davvero innamorato di lui, probabilmente gli sputerebbe
addosso per la sua molesta cocciutaggine.
#4. Udito – Nouis. (114 w.)
È
incredibile
quanto Louis possa essere rumoroso, in ogni circostanza: a lezione -
nonostante abbia già perso due anni, e quindi dovrebbe
tentare di
prestare un po' di attenzione ai professori -, in mensa - quando la
sua voce spicca sempre sulle altre nonostante il casino provocato da
tutti gli studenti -, durante gli allenamenti e le partite di calcio.
È rumoroso quando fanno sesso, magari pure con i suoi
genitori nella
stanza accanto.
E Niall vorrebbe
davvero pensare che tutto quello sia fastidioso, ma purtroppo la
verità è che gli piace ascoltarlo, sempre,
qualsiasi cosa esca
dalla sua bocca; e non importa se può sembrare stupido, ma
trova che
la sua voce troppo acuta sia bellissima.
#5. Olfatto – Ben/Josh. (203 w.)
C'è qualcosa di profondamente sbagliato, nella sua fissazione di odorare suo fratello: certo, parlare di normalità tra di loro è come parlare di acqua nel deserto, ma questo è davvero assurdo. Quando possono starsene in camera da soli, possibilmente senza genitori ficcanaso in casa, non riesce proprio ad evitare di salire sul letto di Josh, appoggiare il naso contro il suo collo e inspirare. Più di una volta si è trovato a ridere da solo pensando a quanto sia simile al protagonista de “Il profumo”, quel libro che la professoressa di tedesco gli ha appioppato l'estate precedente: è un po' come Grenouille con Laure, anche se a sua discolpa può dire di non desiderare per nulla la morte di suo fratello. Josh ormai lo lascia fare, ha capito che Ben non può farne a meno anche se non ne sa la ragione, ma ricorda con un sorriso le prime volte, in cui se l'è scrollato di dosso perché sapeva di puzzare: Ben metteva il broncio, e alla prima occasione utile gli si gettava addosso e lo odorava comunque, ignorando le sue proteste. Josh ha un buon odore anche quando puzza, questo è quello che pensa suo fratello, e non ha nessuna intenzione di rinunciare a quel piccolo piacere.