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Autore: intersect    03/08/2012    1 recensioni
"Aspetta.. faccio io." bisbigliò Lou, malizioso, piegandosi in ginocchio e leccando i residui di crema e frutti di bosco sparsi per il petto del fidanzato. "non..non mi sembra il caso." pigolò Harry, con le mani nei capelli dell'altro. "oh si, mi sembra proprio il caso invece, non posso lasciare tutto questo ben di Dio sprecato! Devo mangiarlo tutto.. tutto." bisbigliò infine, tirando giù i pantaloni del pigiama e dedicandosi al suo dolce preferito.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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3° giornata delle #gayolimpiadi
pairing: Larry.
5 drabble.


I (237.)
"Hey Lou" lo salutò Harry entrando nel loro appartamento. L'aria profumava di pasta al forno, evidentemente si era alzato di buon umore quel giorno.
"Harry, vieni a tavola!" gridò l'altro, invitandolo a sedersi nella cucina luminosa con la tavola bandita festa.
"cos'è tutta questa bella tavolata?" mormorò allegro, infilzando un maccherone e gustandosi il sapore agrodolce del sugo.
"stamattina in università il professore mi ha comunicato il voto dell'esame di chimica organica.." rispose il più grande, masticando lentamente il suo boccone.
" e quindi?" la curiosità in Harry si percepiva anche negli occhi, verdi,liquidi, luminosi.
"30 e lode" rispose imbarazzato l'altro, prendendo un sorso d'acqua.
"Oh, bravissimo amore!" si congratulò l'altro, sfiorandogli la mano e allungandosi a lasciargli un bacio rumoroso sulle labbra.
"grazie."
 
Finito di pranzare sparecchiarono chiacchierando tra loro, scambiandosi ogni tanto qualche sguardo innamorato o un bacio morbido e pieno d'amore.
"ti va di fare qualcosa di buono?"
"cioè?" rispose Harry, chiudendo gli occhi e poggiando il capo sullo schienale del divano in pelle che avevano acquistato.
"prepariamo una torta, e stasera invitiamo i ragazzi a casa. Festeggiamo." sentì la pressione delle sue braccia e quando aprì gli occhi si ritrovò il suo viso sorridente, con gli occhi azzurri che frizzavano, quasi.
"va bene.. facciamo questa torta." sospirò, alzandosi e lasciandosi abbracciare dal più grande che lo strinse forte a sè, prima di trascinarlo nella cucina e iniziare a mettere sul tavolo tutto l'occorrente.

II. (260.)

 

 
"Louis, devi mettere la philadelphia insieme alla ricotta okay? Io nel frattempo sciolgo i frutti di bosco.. la base biscottata è nel frigo?" Louis annuì mentre, furbo, infilava un dito nella vaschetta di formaggio spalmabile e lo portava alla bocca.
"Boo, va nella torta non nella tua bocca!" ridacchiò Harry estraendo dal frigo la base per un ottimo cheesecake.
Si stavano divertendo quel pomeriggio. Harry non aveva lavoro arretrato e aveva potuto dedicarsi totalmente al suo fidanzato ritornato bambino, che voleva pasticciare per la cucina insieme alla mamma.
"scusami, non ho resistito" rise, ritornando a lavorare di cucchiarella l'impasto cremoso.
"dici che va bene così, Harry?" domandò, mentre l'altro scioglieva a bagnomaria alcuni frutti rossi con un po' di zucchero.
Louis bagnò un po' il dito dentro la crema e si avvicinò a Harry, avvicinando il dito incriminato davanti alla sua bocca che prontamente aprì e gustò la cremosità dell'impasto, passando la lingua ripetutamente in un movimento circolare sul suo dito.
"non è il mio cazzo, Harry" mormorò divertito il più grande, carezzando con le dita rimaste fuori dalla bocca del ragazzo la sua guancia.
"scusami, mi sono lasciato prendere la mano."
Si sorrisero, con gli occhi accesi di desiderio e amore, poi versarono l'impasto all'interno della tortiera, spianando con un cucchiaio e rimettendolo nel frigo.
"facciamo merenda?" disse Harry, seduto sul tavolino con una vaschetta di gelato al cioccolato tra le mani.
"oggi ci diamo all'ingrasso."
"è colpa tua, mi fai stare bene e mi viene voglia di mangiare dolci." confessò Harry, con il cucchiaino già in bocca, sorridendo.

III. (204.)

"Guarda com'è venuta bella,Harry!" strillò Louis,come una ragazzina davanti al suo idolo, estraendo il dolce dal frigorifero.
"arrivo arrivo" borbottò stanco Harry. Era riuscito a riposare per una mezz'oretta,steso malamente sul divano con Louis mezzo steso addosso.
Entrò in cucina con passo strascicato e si diresse verso il tavolo, dove Louis contemplava il dolce che se avesse appena avuto un'apparizione divina.
"non è meraviglioso?" chiese il ragazzo, con la voce incrinata dall'emozione, quasi.
"amore, non mi sembra il caso di reagire a questo modo!" ridacchiò Harry tirandoselo addosso e abbracciandolo, carezzandogli la testa.
"è che oggi sono così contento, e continuo ad esserlo. Non posso crederci.."
"di cosa, non puoi crederci?" bacio tra i capelli profumati di fiori di loto e mandorle.
"che sei qui con me, che dopo tre anni di spudorato corteggiamento tu sia qui, nella mia stessa casa e la mattina mi sveglio con il tuo sapore addosso. Con i tuoi capelli sulla spalla e la tua mano nella mia."
Harry sospirò tranquillo. Era particolarmente rilassato, la voce di Lou era quasi un sonnifero.
"anche io sono contento che tu sia qui, tesoro. Adesso che ne dici se rubiamo un quadratino di torta e ce lo mangiamo? I ragazzi sapranno perdonarci."

VI.(215.)

"Ragazzi, è formidabile! buonissimo, complimenti." sputacchiò Niall, ancora con la bocca piena. Era uno dei massimi giudici quando i ragazzi si dilettavano a preparare dolci o semplicemente cucinare. Mangiava tanto, era vero, ma mangiava bene, non per niente stava frequentando una delle migliori università per fare lo chef d'alta qualità.
Aveva un palato ben formato.
"siamo contenti che ti piaccia, Niall. Sei il giudice che temiamo di più!" si lasciarono scappare tra le risate, mentre Niall ancora gustava la sua grande fetta di dolce.
"a cosa dobbiamo questa rimpatriata?" chiese Zayn, con i gomiti poggiati sul bancone della cucina.
"Harry va benissimo a lavoro, ha già progettato due parchi e io ho preso trenta e lode all'esame di chimica organica!" tutti quanti scoppiarono in un abbraccio, scambiandosi baci e abbracci tra loro.
" e tra voi, va tutto bene?" chiese sorridente Liam. 
"non si vede? Siamo il ritratto della perfezione." confessò modesto Louis, facendo ridere tutti.
"non esagerare adesso" seguì Zayn, sistemandosi gli occhiali da vista sul naso.
"stiamo bene. Riusciamo a gestire momenti per noi a momenti per voi, a preparare torte il pomeriggio e lavorare e studiare. Chi sta meglio di noi?" sorrise Harry, stretto tra le braccia del suo Louis.
"nessuno." aggiunsero in coro gli altri tre,sorridendo alla loro coppia di amici.

V. (191.)

"Boobear,vieni a letto! sistemo domani io la cucina che ho il turno di pomeriggio allo studio. Dai.." disse Harry, infilandosi i pantaloni del pigiama e strisciando verso la cucina a petto nudo, trovando poi il suo compagno seduto al tavolino che mangiava la torta.
"ancora?! starai male Louis Tomlinson. Non ho intenzione di girarmi tutte le farmacie del quartiere per trovarti qualcosa che ti fermi il mal di stomaco!" si avvicinò a lui cercando di strappargli il piattino da sotto il naso ma l'altro iniziò a tirare e dopo tre secondi il restante pezzo di torta si spiaccicò sul petto nudo di Harry che spalancò la bocca, indignato.
"Tomlinson!" gridò esasperato, avvicinandosi agli strofinacci per ripulirsi del disastro.
"Aspetta.. faccio io." bisbigliò Lou, malizioso, piegandosi in ginocchio e leccando i residui di crema e frutti di bosco sparsi per il petto del fidanzato.
"non..non mi sembra il caso." pigolò Harry, con le mani nei capelli dell'altro.
"oh si, mi sembra proprio il caso invece, non posso lasciare tutto questo ben di Dio sprecato! Devo mangiarlo tutto.. tutto." bisbigliò infine, tirando giù i pantaloni del pigiama e dedicandosi al suo dolce preferito.
   
 
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