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Autore: Offthewall    03/08/2012    18 recensioni
"Per favore no..amore non puoi andartene..''
''Niall promettimi che ti prenderai sempre cura della nostra piccola Hope, promettimelo.."
"Te lo prometto"
"Ti amo Niall"
Il bip di quella stupida macchina cardiaca risuonò rumorosamente per tutta la stanza.
Niall teneva ancora la mano di sua moglie. "Ti amo anch'io" sussurrò all'orecchio di lei.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Per favore no..amore non puoi andartene..»

«Niall promettimi che ti prenderai sempre cura della nostra piccola Hope, promettimelo..»

«Te lo prometto.»

«Ti amo Niall.»

Il 'bip' continuo di quella stupida macchina cardiaca, risuonò rumorosamente per tutta la stanza.

Niall teneva ancora la mano di sua moglie. «Ti amo anch'io..» sussurrò all'orecchio di lei.

Una lacrima attraversò il suo viso, seguito da delle altre..

 

Niall si svegliò improvvisamente, si trovava nel suo letto, completamente sudato, con gli occhi gonfi e il viso bagnato causato dalla lacrime che aveva versato durante il sonno.

Erano mesi ormai che faceva lo stesso sogno tutte le notti. Mesi dalla morte di sua moglie.

Si alzò con fatica dal letto, arrivò davanti allo specchio. Aveva delle grandi borse sotto gli occhi, causate da tutte le notti passate in bianco per colpa di quei ricordi che si ripetevano tutti i giorni nella sua testa.

Guardò l'orologio. Erano le 06:38 di mattina. Spostò lo sguardo sulla foto che si trovava sul comodino, raffigurava una giovane donna dai capelli lisci castani e dagli occhi azzurri che facevano invidia all'oceano.

«Comuni» diceva lei.

«Un oceano pieno di segreti.» li definiva lui.

Prese la cornice e la guardò con gli occhi lucidi, le mancava terribilmente.

«Buongiorno amore mio.. oggi sono 236 giorni dal tuo addio. Ed è anche il nostro anniversario di matrimonio.. Auguri amore..»

Un'altra lacrima. 

«Ti amo.»

 

Andò nella stanza affianco, sorrise vedendo la sua piccola di cinque anni dormire come un angelo. Somigliava moltissimo alla mamma, gli stessi occhi e lo stesso sorriso.

Si avvicinò a lei, per sbaglio urtò un giocattolo facendolo cadere a terra.

La piccola si strofinò gli occhi. «Papà? Che ci fai qui?»

«Scusa amore, non volevo svegliarti, continua a dormire è ancora presto.» Le schioccò un bacio sulla sua piccola fronte e la piccola richiuse delicatamente gli occhi.

Andò al piano di sotto in cucina e prese il necessario per preparare la colazione.

Prese il cellulare e compose il numero di Liam, il suo migliore amico, anzi fratello. Compose un messaggio “Scusami Liam, so che ora starai dormendo, ma chiamami appena ti svegli. Niall.” ed inviò.

Pochi secondi dopo gli arrivò un messaggio “Non ti preoccupare sono sveglio, ho passato la notte in bianco, Danielle sta male. Ora ti chiamo. Liam”.

Arrivò una chiamata e subito rispose sapendo chi era. «Grazie per avermi chiamato.»

«Puoi sempre contare su di me lo sai. Comunque cos'hai? Stai piangendo?»

«Se n'è andata, Liam..mi manca tantissimo.»

«Aspettami arrivo subito» ed attaccò.

Passarono quindici minuti e il suo amico arrivò. Appena aprì la porta il biondo si fiondò fra le sue braccia.

«Ehi, non piangere..»

«Grazie per essere venuto.»

Con il pollice gli asciugò una lacrima sulla guancia.

«Hope, come sta? Le è passata la febbre?»

«Sì, sta bene.»

Andarono in cucina, e Niall preparò due caffè.

«Quanto zucchero hai messo?»

«Due cucchiaini, come piace a te.»

«P-papà buongiorno. Ciao zio!»

La piccola corse in braccio allo zio Liam, che le diede un grande bacio su una guancia.

Si asciugò in fretta le ultime lacrime vedendo Hope.

«Buongiorno tesoro, come mai ti sei alzata così presto?»

«Ho fatto un sogno bellissimo e mi sono svegliata.»

«Cos'hai sognato?»

«La mamma.»

A quelle parole Niall si girò di scatto. Non voleva far notare le guance bagnate a sua figlia. «E cos'hai sognato della mamma?»

«I suoi occhi. Erano bellissimi. Azzurri, proprio come i miei.»

«Sì.. aveva un oceano in quei suoi splendidi occhi, i tuoi sono identici»

La piccola abbracciò forte suo padre. «Tu l'amavi?»

Rimase stupefatto dalle parole di sua figlia. «Certo che l'amavo, era la cosa più importante per me.»

«Ti manca, vero?»

«Moltissimo..»

«Papà oggi posso venire al vostro concerto? Sarò buona con zia Danielle e zia Eleanor se mi lascerai venire, te lo prometto» disse con un sorriso e le guance rossastre.

«Va bene»

«Grazie!»

Diede un bacio sulla guancia di suo padre e poi si mise seduta su una sedia aspettando gli speciali pancake del sabato mattina.

 

[Al concerto]

«Baby, your light up my world like nobody else.

The way that you flip your hair gets me overwhelmed.

But when you smile at the ground it ain't hard to tell.

You don't know oh oh.

You don't know you're beautiful.

That's what makes you beautiful»

A quelle parole nella mente del biondo arrivarono i ricordi del loro matrimonio quando lui le aveva cantato quella canzone. Ed un'altra lacrima scese sul suo viso.

«Mi manchi» aggiunse alla fine della canzone.

A fine concerto la piccola Hope corse fra le braccia del padre. «Papà perché piangevi durante il concerto?»

«Mi manca molto la mamma..»

La piccola lo abbracciò forte. «Anche a me, papà.»

 

[Una settimana dopo]

«Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri ad Hope, tanti auguri a te!»

La piccola soffiò sulle sei candeline.

La zia Perrie fece una foto. «Tesoro, esprimi un desiderio» disse la zia

'Desidero rivedere il papà felice' pensò la piccola.

"Fatto" esclamò felice.

 

Ore 18:30

«Papà, possiamo andare a trovare la mamma?»

Il biondo rimase stupito da quelle parole.

«Certo..»

 

[Al cimitero]

Era dal funerale della moglie che non la andava a trovare, non aveva mai avuto coraggio.

«Mamma mi manchi tanto» disse la piccola posando i mazzo di fiori sulla lapide

«E manchi tanto anche a papà..Lo vedo piangere tutti giorni.»

A quelle parole Niall la fissò. «Papà, tu non devi stare male, lei è proprio qui con noi in questo momento, ci sta osservando e non vorrebbe mai vederci piangere»

Lo abbracciò forte. «Lei è proprio qui con noi, qui dentro» disse posando la manina destra sul cuore del padre.

   
 
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