Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: _acchiappasogni    03/08/2012    1 recensioni
“Voleva vederti in camera sua nudo, un sogno nel cassetto di tutte le donne.” sbotto allora io, facendo finta di guardare il documentario in televisione. Cazzo, non c'è mai nulla di bello quando è estate.
“No, mi ha chiesto se potevo darle il mio numero. Mona ehy, ma tu te le sogni di notte queste sparate?”
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Image and video hosting by TinyPic


 

I'm just looking for detective's pastilles.















Stavo preparando un panino, poi però mi è venuta voglia di un bel gelato fresco, così ho preso un bicchiere e l'ho riempito. Ecco, questa era una di quelle cose che mi piaceva fare quando papà non si trovava in casa, almeno così non poteva ricordarmi quando potesse non essere sano tutto questo zucchero per il mio povero organismo.
No, ma ora ditemi come una cosa così buona, possa far del male, ceh mica lo vedo giusto. Questo potrebbe essere il caso degli spinaci, perché ad esempio 'sti qui chi se li mangia?
Nessuno, ma appunto per questo sono detti buoni inveci che pericolosi per una persona -per me sono fatali-, ma tu metti qualcuno alle strette, e vedi come butta gli spinaci nel cesso, con tanto amore per loro, tanto nessuno vi si caga, e scelgono cioccolata, o dolci in quantità.
“Mona sai cosa direbbe papà in questi casi, vero?” oh dannazione, avevo cantanto vittoria troppo presto. 
Chiudo il frezer, e mi rivolgo a mio fratello.
“Ti ricordi quando la nonna diceva che chi si fa i fatti suoi campa cent'anni? Ecco, perché non la vuoi mai ascolare? E dire che le nonne sono sempre l'esempio dei nipoti, mah.”
Per tutta risposta lui sorride, e prende il panino che avevo poggiato sul tavolo, e lo porta in salotto.
Ora ditemi, qualcuno gli ha dato il permesso di mangiarlo? Ceh, e se lo volevo io? Alla fine l'ho preparato proprio per questo mica per giocarci a nascondino.
Prendo il bicchiere pieno di gelato alla nocciola e cioccolato - mhm che delizia -, e mi dirigo in salotto dove sul divano ci sono già i cinque ragazzi, due che giocano come bambini alla play station, mentre gli altri tre stanno parlando tranquillamente tra di loro.
Okay io con loro non c'entro nulla, quindi meglio tornare in stan.. 
“Mona vieni qui, stiamo parlando dell'incontro che Harry ha avuto con una fan.” 
Quel biondino è davvero dolce a non volermi far stare da sola, ah, no mi sono sbagliata lui è il diavolo, si sta mangiando il mio panino, quello che avevo preparato con tanto amore e che avevo intenzione di far finire nel mio stomaco quindi ha perso in partenza, tzè. 
“Oh ma non mi dire fratellino, ti è venuta addosso fingendo di non averti visto, poi quando ha alzato la testa tu le hai sorriso e quando lei si è resa conto di chi avesse di fronte, ha cominciato a blaterare, e poi si è fatta fare un autografo e una foto. Molto commovente, davvero.” cazzo, dalle loro espressioni deduco che ho centrato il bersaglio. Me lo dicevano sempre che dovevo fare il detective, altro che Conan, a quel tappetto gli avrei fatto un baffo. 
“Perché sei così acida sorellina? Non dirmi che hai messo anche del succo di limone nel gelato, che ti sotterro.” oh ma quanto è divertente, si come un palo nel naso.
“Lou, per caso conosci qualcuno che vende pasticche del tipo che si usano per rimpicciolire la gente? Tipo come è successo a Conan, avrei una mezza idea di come usarle, sarebbe per una buona causa.”
Per tutta risposta il ragazzo si passa una mano tra i capelli, uhm, forse starà pensando. 
“Perché lo chiedi a me? Qualcosa ti fa pensare che mi intenda di queste cose?” avrà forse capito che non sembra tanto una persona sana di mente? Mah, personalmente sono sicura di no: è completamente improbabile.
“No non preoccuparti non c'entra la tua faccia, era una domanda come un'altra che ho posto ad una persona come un'altra. Bene, dato che però non sai rispondermi, vado di sopra, forse il computer può aiutarmi.” 
Ma comunque, ripensando ai cinque tizi giù in salotto, come minimo dovrebbero azzardassi ad aiutarmi, anche solo fare un gesto di cortesia visto che dormiranno e mangeranno qui per qualche mese -forse-, come se fosse casa loro. 
Un minimo di collaborazione, sto solo cercando le pasticche del detective.
Beh fortunatamente c'è il computer, e poi dicono che la teconologia fonde il cervello, se non ci fosse questa qui, nessuno saprebbe rispondere alle nostre domande esistenziali.
Allora, partiamo subito dal motore di ricerca: 
 
«Dove posso trovare delle pasticche come quelle che hanno somministrato a Conan?» più semplice di così si muore.
«Ma sei normale? Mica sei una pazza?» 
«Mi dispiace ma in commercio non ci sono, dovresti crearle da te, ma gli ingredienti costano davvero tanto, quindi non conviene.»
«Ti conviene invece chiederle direttamente a Conan, magari può aiutarti, sempre se prima non ti rinchiudono.»
 
“Oh ma fanculo.” sbotto urlando davanti al computer.
Uno cerca un modo di sabotare il proprio fratello, e qui c'è chi ti prende per psicopatica, e che ti piglia per il culo, non ci vuole mica l'arte della scienza per distinguere una domanda seria da una fatta tanto per divertirsi e poi se potessi, andrei in Giappone ora, ma non posso, mica mi crescono i soldi in casa, no okay forse si, avendo un fratello e un padre cantante ne ho abbastanza per farmi una vacanza di un anno, ma non conviene spenderli soprattutto se le pasticche per rimpicciolire la gente, non sono in commercio.
“Mona ma che succede?” mi volto verso Harry col fiatone, ma che ha fatto i cento metri tutti in una sola volta?
“Stavo cercando qualcuno che mi dicesse dove poter comprare le pasticche, ma non ci sono.” mi alzo dalla sedia, e mi giro completamente verso la porta, ah ma non è solo, con lui ci sono anche gli altri quattro con delle espressioni alquanto ridicole però, come fanno le directioner a trovarle adorabili non lo so.
Il primo a prendere la parola, è Niall, il biondino che si è mangiato il mio panino. 
“Stai scherzando vero?” 
Eh? E perché dovrei farlo scusa? Chi li capisce è bravo.
Il secondo stavolta, è il mio fratellone, che purtroppo rimarrà così grosso perché nessuno ha saputo aiutarmi, che amarezza.
“Sei sicura che tu non ti fai di altre pasticche?”
Momento momento momento, lo scemo mi sta dando della drogata?
“Mi stai dando della drogata?” gli chiedo infatti, e lui annuisce. Ah, è pure coglione allora. “Mi dispiace deluderti ma non mi faccio, cazzo quelle pasticche erano per te, mica per me!” 
Mi butto sul letto con le braccia aperte, ma sempre con la testa rivolta verso di loro. “Dovreste chiudere le vostre bocche, altrimenti ci entreranno non solo le mosche, ma anche qualche altro insetto a me ancora sconosciuto.”
“Ma tu non sei normale, io l'ho sempre detto a nostro padre che tu sei alquanto stramba, ma non mi ha mai creduto.”
Oh ma stramba a chi? Ha parlato quello che si mette i cappelli di lana in estate, tzè, il bue che dice cornuto all'asino.
“Stai calmino con le offese, che tu sei peggio di me, idiota.”
Lui intanto mi guarda stralunato, così come tutti i suoi amici, mi sta venendo il dubbio che si siano bloccati a causa della nostra conversazione.
“Sono peggio di te? Ma se sei tu che sei andata a trovare qualcuno che ti aiutasse a cercare le pasticche di Conan, sai che non esistono vero?” 
Che mi ha preso per una scema veramente? E' normale che non esistono, parliamo di anime, mica di un cartone che ha preso spunto dalla realtà. Ecco in quel caso avrei affrontato anche le più feroci bufere, navigato i mari per anni -come Ulisse, pace all'anima sua-, e scalato i monti più alti che ci siano sulla faccia della terra, e questo solo per poter portare a termine un mio piano. Peccato però che mi sia andata male, sarebbe stato bello avere un mini Conan per casa.
“Sono alquanto anormale, ma so che non esistono.” Rispondo tranquilla, mentre con una mano cerco di trovare un codino, no nulla da fare, prenderò una matita e mi alzerò i capelli con quella.
Dovete sapere care, che sono una maga nell'arte dell'arrangiarsi, come quella volta che dovetti usare un giacchetto come gonna, poiché quella che avevo me l'avevano bagnata, indovinate chi? Ah, non potete, ancora non lo conoscete. Comunque, detto molto francamente, tutti questi stilisti, me li metto in tasca, ovvero li distruggo, ergo sono un genio.
“E perché le stavi cercando su google, nonstante tu sappia che sia tutta finzione?” Questa volta a parlare è il tizio figo, alias Zayn.
Tu non sei adatto a fare il detective mi dispiace, per questo non posso dirti il perché della mia iniziativa ergo, non posso svelarti neanche la cosa più banale. Ora, se gentilmente uscite dalla mia bellissima -per modo di dire- stanza, io mi preparo.” con la mano faccio loro segno di uscire, e poi dopo aver chiuso la porta, mi precipito vicino all'armadio. 
Okay, cosa avete imparato oggi cari ragazzi e ragazze?
Non spremete le meningi che ci penso io a rispondere per voi: che ovviamente le pasticche di Conan non esistono, ma se hai intenzione di fare uno scherzo a tuo fratello, puoi sempre farti una passeggiata per la città, memorizzare qualche iniziativa divertente e ascoltare tutto quello che gli altri hanno ovviamente già fatto prima di te, e poi naturalmente, copiare tutto nei minimi particolari.
 














Wake me up
Ho aspettato un pò, prima di pubblicare il secondo capitolo che avevo già precedentemente scritto.
Per questo vorrei chiedere scusa, a chi ad esempio non sopporta dei linguaggi troppo forti, io ho provato a modificarli con altri, ma in alcuni punti servivano quelli che già c'erano, o almeno io penso che siano adatti perché riescono a rafforzare il significato della frase, comunque non vorrei che pensaste che l'abbia pubblicato senza leggerlo, anzi è tutto il contrario. 
L'ho rivisionato parecchie volte e addirittura ho tagliato parti inutili e ho reso delle frasi più logiche, poiché avendole scritte di getto, non si capiva molto il discorso. Ecco questa è una cosa che dovete sapere ahahahahah, sono abbastanza anormale, quindi molte volte scrivo cose che non stanno né in cielo né in terra e che dunque non hanno un nesso logico, ma il bello è questo no (?)
Comunque ho notato che ho avuto solo una recensione, e mi dispiace ad essere sincera perché pensavo che almeno a qualcun altro piacesse, quindi spero almeno che questo sia di vostro gradimento, e se avete qualcosa da dirmi potete mandarmi un messaggio, ma detto molto francamente, a me piacerebbe anche ricevere delle vostre recensioni.
Ah, dimenticavo, chi casomai vuole essere aggiornato quando scrivo, posso provare a farlo, così sapete sempre quando il nuovo capitolo sarà pubblicato.
Tranquille, ora me ne vado AHAHAHAHAHA. 
Fateci caso, quasi quasi, passo più tempo a scrivere il mio spazio d'autrice che il capitolo, no sto scherzando ovviamente. 
Comunque se volete farmi qualche domanda anche, sono disposta a rispondervi.
E se ve lo state chiedendo, si, me ne sto andando, adieu.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _acchiappasogni