Per colmare l'attesa del sesto capitolo 'la rivolta degli ex' vi lascio questo piccolo regalino.
Sperando che non vi deprima XD
La dedico a Crownless. Sei grande. :*
Ed a tutte le altre dame che han recenzito le mie storie. :*
-Aithusa_Emrys.

PS: Vi prometto che posterò il sesto capitolo appena lo finirò. Non siate arrabbiati con me! ^-^ *occhi da cucciolo*.
Baciotti.


Ad Avalon.



E tutto accadde troppo in fretta per gli occhi stanchi di Merlino.

"Artù"

E correre verso il suo corpo che cade sulle ginocchia e si accascia per terra. 

E sentire un pezzo della propria anima andare in frantumi per il fragore che il dolore futuro procurerà.

"Mi dispiace Merlino"

Sentirlo ripetere ad un Artù sfinito e morente.

"No"

Sentirsi ripetere, stravolto dal dolore e dalla paura.

"Non puoi andartene adesso. No, amore mio, non adesso"

E vedere il Re di Albion sorridegli stanco.

Lo sguardo di Merlino è basso. Veder Piovere da quegli occhi zaffiro e dalle nuvole che sembrano invocare il nome di Artù.

"Apri gli occhi"

l'ultimo ordine decretato dal Re.

E scoprirsi ad obbedire, guardandolo nelle iridi. Vedendolo morire.

"Ora posso andare felice" sentirlo annunciare.

"No...ti prego, Artù"

Ma il tempo è scaduto.

Vedere la sua testa bionda ricadere esanime sul proprio braccio e le mani sul freddo suolo fangoso. Prendergli il viso con una mano, mentre l'altro braccio è impegnato a sollevare il capo del suo Re.

E lasciare un bacio pieno di dolore, pieno di Addii.

"Ad Avalon" sussurrare in lacrime.

"Ti amerò per sempre, mio Re"

promettere, lasciandolo scivolare giù nel lago magico.

"Custoditelo con voi" 

Pregare i guardiani di Avalon affinchè almeno l'anima del suo unico vero amore riposi in pace.

"M-merlino. Cos'è successo? Dov'è Artù?" 

Sentirsi chiedere da Sir Leon.

"è morto"

E rispondere sapendo di danneggiare il proprio essere. 

"Ma..."

"Basta parlare. Adesso bisogna solo aspettare"

E sapere di aver gli occhi del cavaliere addosso. E sentirsi quasi male. 

E Merlino in quel frangente è dolore, rabbia e desiderio represso di vendetta.

Il vedere il lago illuminarsi di una luce dorata, capire che l'anima di Artù è stata accolta. E poi vederla spegnersi, sapendolo al sicuro.

"Ecco. Ora si può continuare..."

Dire in tono smorto per poi salire sul cavallo e tornare a Camelot.

Entrare nelle stanze di Artù e percepire delle fitte, sentire il cuore bruciare e dolere.

Ricordare con le lacrime i momenti più belli passati insieme.

E sentire gli echi di frasi che aumentano il pianto.

 

"Ti amo, mio dolce idiota"

"Anche io, babbeo reale"

E sentire l'eco della sua risata, il suo profumo addosso, i gemiti intrecciati e i loro corpi in sincronia, ricordare la morbidezza del suoi capelli tra le dita, la bontà del suo cuore, l'ardore con cui si è stato amato.

E capire di non poter stare senza Artù. 

No. è come vivere senza cuore, senza anima.

Prendere un pugnale dai cassetti accanto al letto che mostra ricordi tanto belli quanto dolorosi.

E poi sussurrare poche parole trafiggersi l'addome.

"Ah"

Gemere dal dolore. Respirare a fatica.

Vedere le mani aprirsi automaticamente, lasciando cadere per terra la lama sporca di sangue.

"Sto per raggiungerti amore mio"

Mettersi una mano sul cuore, pensando ai suoi capelli biondi ed ai suoi occhi azzurri. 

"Ad Avalon"

Augurare alla propria anima, mentre lascia lentamente il corpo.

"Ti amo, Artù"

E incontrarsi dinuovo. Vivere per sempre insieme anche dopo la morte.




:')...
Spero vi sia piaciuta. Attendo commentiiiiiii!!!!!!! :P
Bacioni.
-Aithusa_Emrys.