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Autore: beeEnene    03/08/2012    3 recensioni
Raccolta di 10 drabble, e altrettanti pairings, per la terza giornata delle #Gaylimpiadi.
Nouis. Lilo. Lirry. Narry. Niam. Ziall. Ziam. Zarry. Zouis. Larry (il meglio per ultimo).
Tutte legate dal prompt: Se c'è una cosa che non sa.
Nene
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'THEGAYS, 3 Agosto'
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Yup, di nuovo io: Nene.
Raccolta di 10 drabble slash leggere leggere, alcune AU.
Partecipa alla terza giornata delle #Gaylimpiadi
 
 

Unknown Things

 
Nouis: 155 parole

Se c’è una cosa che Louis non sa, è certamente come ha fatto a trovarsi Niall, ubriaco fradicio, sul letto la notte di Natale, nonché giorno del suo compleanno, alle 6 del mattino. Era seduto sul materasso, che lo fissava con le guance morbide arrossate e le labbra socchiuse, come se aspettasse qualcosa.
«La festa è finita, lo sai?» mormorò sedendosi accanto a lui. Il biondino aveva annuito con calma e non aveva smesso di guardarlo con ancora quel mezzo sorriso.
«Sono ubriaco» aveva detto stringendosi nelle spalle e sollevando le braccia con i palmi aperti. Louis aveva riso ed annuito, facendolo sdraiare.
«Cosa vorresti fare?» aveva domandato mentre lui si rialzava a sedere. Niall aveva sorriso in modo timido e l’aveva baciato, facendo cozzare persino i loro nasi, con un gesto dolce quanto scoordinato.
«E’ un bellissimo regalo, Niall». E lui aveva sorriso felice, con quei denti un po’ storti che lo rendevano adorabile.
 
Lilo: 148

Se c’è una cosa che Louis non sa, o che forse non gli interessa sapere, è perché gli occhi di Liam si fanno piccoli piccoli e brillano quando sorride.
Sono color nocciola, come il gelato che sta mangiando Niall, steso sul pavimento mentre legge gli appunti che il castano gli ha prestato per il test di matematica, e sono un po’ allungati, quando ride sembra mezzo cinese. Fa una battuta idiota solo per vedere di nuovo i suoi tratti cambiare, e lo mette quasi in soggezione.
«Che c’è?» chiede lui arrossendo. Louis scrolla le spalle e sorride, facendo vedere i denti bianchissimi.
«Hai gli occhi piccoli» dice con semplicità. Liam aggrotta la fronte e incrocia le braccia.
«I tuoi non sono più grandi» dice offeso.
«Non è mica una cosa brutta avere gli occhi piccoli! L’importante è che sia l’unica cosa piccola, amore» ribatte lui con un ghigno.
 
Lirry: 159

Se c’è una cosa che Liam non sa, è come fa Harry a sembrare così innocente nonostante tutta quella malizia che trasudava. Era di dominio pubblico, Harry era la seduzione fatta persona, ma chiunque si faceva abbindolare da quelle fossette sulle guance e quegli occhi troppo lucidi, persino lui.
«Come hai fatto a farlo ubriacare?» aveva chiesto una voce che nemmeno riusciva a riconoscere.
«Segreto professionale» aveva risposto il riccio sfoggiando uno dei suoi soliti sorrisi ingannevoli. Lo aveva sentito ridere e subito dopo si era poggiato a lui, prendendolo dalle spalle. Un guizzo era balenato negli occhi troppo verdi di Harry, che lui vedeva perfino sfocati, e un attimo dopo era addossato a lui, con le sue mani sotto la maglia e le labbra morbide sulla bocca dell’altro. Questione di istanti e si erano staccati, così come avevano cominciato.
Era corso a vomitare, ma in mente aveva il suo sorriso furbo, comparso subito dopo quel piccolo bacio rubato.
 
Narry: 161

Se c’è una cosa che Harry non sa, è come fa Niall a sorridere in ogni occasione. Sul serio, a volte lui è così giù che non parlerebbe nemmeno con Louis, mentre lui si lascia scivolare tutto addosso.
«A te non da fastidio che ci abbiano insultato per il nostro bacio?» aveva mugugnato accarezzandogli i capelli. Ma Niall aveva solo alzato lo sguardo su di lui e aveva sorriso.
«E’ stato un bel bacio» aveva ridacchiato sistemandosi meglio sull’enorme divano. Harry avrebbe voluto arrabbiarsi con lui e insultarlo, ma nemmeno ci riusciva: il sorriso di Niall era intramontabile quanto irresistibile.
«Ti è piaciuto?» aveva detto tirandoselo più stretto. Lui aveva annuito e l’aveva stretto tra le braccia.
«Però sappiamo fare di meglio» aveva mormorato sulle sue labbra.
 Il più piccolo aveva riso, perché non riusciva proprio a tenere il muso con un ragazzo del genere.
«Detesto il tuo sorriso». Niall aveva ridacchiato ancora, perché sapeva che non era per niente vero.
 
Niam: 185

Se c’è una cosa che Niall non sa, fra le tante, è come è possibile essere apprensivi quanto Liam.
«Se non smetti di ingozzarti tanto, finirai per ingrassare come una palla!» lo aveva rimproverato davanti al Fast Food dove si erano riforniti di cibo. Niall aveva ridacchiato e lo aveva guardato sornione.
«Potrei essere una pallina da ping-pong, non credi?» aveva ribattuto a bocca piena.
«Non ti rendi conto che fa male? Sono tutte schifezze! E se poi ti viene qualche malattia? O fai indigestione? O…» ma non lo aveva lasciato finire.
«Che palle che sei» aveva detto prima di inghiottire rumorosamente e baciarlo per metterlo a tacere.
«Sto guidando!» aveva biascicato contro le sue labbra. Niall aveva fatto un versetto per dargli il contentino e l’aveva baciato a fondo, facendogli sentire il sapore del panino.
Si erano staccati solo al suono dei clacson, e lui aveva ripreso a mangiare come se niente fosse.
«Avremo potuto fare un incidente» lo aveva sgridato col respiro affannoso.
«C’era il semaforo rosso».
E così via, tra un paranoia e un sorriso, si compensavano come sempre senza sapere come.
 
Ziall: 133

Se c’è una cosa che Niall non sa, esattamente come Zayn, è come fanno le loro pelli a combaciare così bene.
Insomma, c’erano colori che proprio non andavano d’accordo, come i boxer e i pantaloni di Louis, ed entrambi erano abituati a pensare che il marrone e il blu rientrassero tra questi. O almeno lo credevano prima di incontrarsi. Adesso era quasi divertente fonderli nei loro sguardi interminabili e dolci, anche mentre si baciavano.
«Secondo te siamo come i boxer di Lou?» aveva chiesto Niall durante l’intervallo tra una lezione e l’altra. Zayn si era voltato verso di lui distogliendo l’attenzione dal libro di algebra e gli aveva sorriso.
«Spero di no, perché altrimenti Harry ci toccherebbe sempre». E Niall aveva riso prima di continuare  scarabocchiare le canzoni di Bieber sul suo banco.
 
Ziam: 143

Se c’è una cosa che Liam non sa, è una spiegazione per la sua attrazione verso le labbra di Zayn.
Sono indiscutibilmente belle, certo, carnose e dolci, ma cos’hanno di così irresistibile? Si ostinava a fissarlo mentre dormiva al suo fianco come in quel momento, perché al mulatto non piaceva essere osservato, e non riusciva a darsi una risposta. A volte le baciava con l’intento di scoprirlo, ma tutti i suoi pensieri si aggrovigliavano non appena le sfiorava.
«Smettila di guardarmi». Ecco, lo sapeva: Zayn aveva i superpoteri, oltre che delle labbra divine.
«Scusa» disse con una smorfia di disappunto. Zayn lo prese dal fianco senza aprire gli occhi e se lo tirò addosso, abbandonando poi il braccio sul suo petto. Il castano aspettò che si riaddormentasse per riprendere il suo esame, come sempre, ma finì solo per sbuffare e stringerlo dalla vita, indispettito.
 
Zarry: 140

Se c’è una cosa che Harry non sa, è come fa Zayn a non crollare dopo tutte quelle canne.
Ormai aveva perso il conto di quante ne aveva fumate lui, ed erano solo due, figuriamoci quanto dovevano essere quelle che si era fatto il pakistano.
«Sicuro di non avere i capelli biondi?» aveva detto puntandolo con un dito. Zayn aveva annuito con aria svogliata e aveva preso un altro tiro.
«A me sembrano rossi». Il mulatto aveva riso e gli aveva poggiato una mano sulla guancia morbida.
«Tu hai gli occhi rossi» aveva sussurrato con tenerezza. Ed Harry aveva messo su un piccolo broncio di fastidio.
 «I miei occhi sono verdi!». E Zayn aveva alzato gli occhi al cielo con un mezzo sorriso sulle labbra, portandosi di nuovo la canna alla bocca, certo che quella smorfia sarebbe sparita subito dopo.
 
Zouis: 112

Se c’è una cosa che Zayn non sa, è come fare a mettere a tacere Louis senza baciarlo o infilargli qualcosa in bocca.
Parlava come una macchinetta a volte, era irrefrenabile e il peggio era che lo faceva nei momenti peggiori.
«Quindi dormite nella stessa camera?» aveva detto sua zia con aria sconvolta, in visita per il nuovo appartamento vicino all’università dove frequentavano corsi diversi.
«Sì! Cioè no…Vuoi del tè? Mamma me ne ha portato di buonissimo!» disse per salvarsi in corner. Zayn aveva buttato la testa all’indietro e sospirato, consapevole dello sguardo un po’ disgustato della donna.
Almeno avevano nascosto i boxer e i preservativi sotto il letto, prima che arrivasse.
 
Larry: 116

Se c’è una cosa che nessuno – e sottolineo nessuno- sa, è come si fa ad amare qualcuno quanto Harry ama Louis, e viceversa.
Il loro è un idillio fatto di sguardi, sfioramenti, carezza rubate, sospiri affannosi e litigi violenti; eppure si amano come nessun altro potrebbe fare. Niall e gli altri vorrebbero imparare, prendere spunto, ma proprio non ci riescono, è un concetto troppo astratto e concreto allo stesso tempo, tanto che nemmeno Liam è in grado di capirlo.
Non si dicono “Ti amo”, perché è scontato. Si limitano a venerarsi, a vivere dell’altro, a dipendere dalla loro presenza.
Forse è questo quello che nessuno potrebbe mai capire, l’enigma al quale nessun genio troverà mai soluzione.
 
 
  
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