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Autore: Lupus    18/02/2007    11 recensioni
È notte fonda ed io ancora non sono riuscito a chiudere occhio.
Non è una novità per me non riuscire a dormire: succede da quanto sono piccolo, oramai.
Però, non ho mai sentito questa sensazione strana: è come se dovesse succedere qualcosa, qualcosa di terrificante.
Mi giro e rigiro nelle coperte e abbraccio il cuscino come per ricevere più conforto, ma niente: l’ansia aumenta sempre di più.
Sento il bisogno di muovermi, di deglutire questo maledetto nodo che mi si è venuto a formare in gola.
Scendo dal letto, mi vesto e vado in paese.
Genere: Triste, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sasuke Uchiha, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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È notte fonda ed io ancora non sono riuscito a chiudere occhio.
Non è una novità per me non riuscire a dormire: succede da quanto sono piccolo, oramai.
Però, non ho mai sentito questa sensazione strana: è come se dovesse succedere qualcosa, qualcosa di terrificante.
Mi giro e rigiro nelle coperte e abbraccio il cuscino come per ricevere più conforto, ma niente: l’ansia aumenta sempre di più.
Sento il bisogno di muovermi, di deglutire questo maledetto nodo che mi si è venuto a formare in gola. Scendo dal letto, mi vesto e vado in paese.

Deve essere successo qualcosa!



Inizio a camminare senza una meta precisa tra i campi pensando alla giornata trascorsa.
Flashback confusi dei vari momenti passati quella mattina si stanziano nella mia mente.
Senza che me ne renda conto, inizio a fantasticare sul corso degli eventi.
Poi, dal nulla, l’immagine di due occhi che di nascosto mi fissano appare per scomparire, in seguito, misteriosamente.
Sobbalzo e stringo forte il kunai appena estratto dal taschino ma mi accorgo che le mie sono solo sciocche paranoie: dietro di me, difatti, non c’è assolutamente nessuno.
Ristabilitomi, riprendo a camminare.
Per molte altre volte ancora rividi quelle iridi apparentemente incolori in sogno, ma, ancora adesso, non riesco proprio a capire cosa vogliano significare.
L’agitazione sale sempre più: ora sento un senso di oppressione che parte dalla zona del diaframma e brucia fin verso la laringe.
Distrutto, mi sdraio sull’erba ed osservo le stelle.
Cerco di contarle, ma sono troppe e dopo un po’ mi stanco e smetto.
Mentre stavo per addormentarmi cullato dalla dolce brezza estiva, all’improvviso, un abbaglio improvviso mi riporta alla realtà.
Rivedo ancora una volta quegli occhi e ne riesco anche a distinguerne il colore: sono di un celeste opaco e malandato.
Stanno piangendo, ma al posto delle solite lacrime esce del sangue. Preludio di morte.
Molto velocemente, mi alzo in piedi ed inizio a correre verso la piazza di Konoha.
Ho un brutto, bruttissimo, presentimento.

No, non può essere vero!



Ansimo.
Le caviglie mi implorano di smettere di correre, ma non posso farlo… non ora, almeno.
Quasi come se non me ne rendessi conto, inizio a piangere senza un motivo preciso.
Ho paura, paura che gli possa essere successo qualcosa.
Proprio oggi era partito in missione speciale con Neji e Shikamaru, ma Tsunade aveva assicurato che non c’era nulla di pericoloso. Bugiarda.
No, non può essere.
Sono di sicuro solamente mie logorroiche paranoie, niente di più.
Cerco di ripetermi in mente parole come per rassicurami, ma l’ansia e il timore sembra non vogliano abbandonarmi.
Riesco a stento ad arrivare nella piazza, dove trovo una miriade di gente tutta accerchiata con lo sguardo fisso su un determinato punto del terreno.
Mi osservo intorno per cercare qualche indizio, o meglio qualche convinzione che mi dia la conferma che niente di quello che mi passa per la testa sia realmente successo, ma per tutta risposta intravedo solamente un Neji moribondo e uno Shikamaru molto malsano e ferito.
Dalle loro postazioni mi guardano in silenzio.
Nei loro occhi una nota di tristezza e di rammarico. È successo.
Comprendo, ma non voglio crederci.

No, non può essere vero!



Mi faccio largo tra la folla urlando a più non posso il suo nome.
La gente mi osserva attonita, ma capisce il mio dolore e mi lascia passare senza alcuna obiezione.
Ad un certo punto, lo vedo, o meglio osservo quel che è rimasto di lui.

Naruto Uzumaki era steso a terra, senza vita, completamente nudo.
Sul suo ventre il sigillo che tiene intrappolato il Kyuubi non c’era più: il mostro era stato liberato.
Sul torace, invece, risplendeva di una luce tetra una scritta marchiata con il fuoco.

<< Vendicati anche di questo, fratellino.>>




   
 
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