Stefy: Grazie mille ancora anche se te l'ho già detto su messenger =P Sei troppo buona! Adirittura 'capolavoro'? *me arrossisce* =D
miss_C: ghgh, che bello una nuova lettrice =D Grazie mille per i complimenti, mi fa piacere che il mio stile ti invogli a leggere qualcos' altro di mio e sono felice che la storia ti abbia preso già dall'inizio =P
linkin: ohi fedelissima! ^_^ Che bello rivederti anche qui...su questo capitolo si scopre qualcosina in più su Eva ;) spero ti piaccia =)
Frytty: hey ciau!! lol XD Ho letto il commento anche di là e sono contenta ti abbia soddisfatto il finale, come l'inizio di quest'altra...Ricevere complimenti da te è sempre un piacere perchè anche tu scrivi davvero bene =D
Sore: Virgy!!! =D ghgh, che bello vedere anche te nei commenti ^^ Anche qui c'è una piccola parentesi sui vestiti, lol XD Grazie mille tesora
Etoil noir: dulcis in fundo...=D Se devo essere sincera all'inizio non ero affatto sicura di come avevo impostato il personaggio di Evangeline, ma volevo fare qualcosa di diverso, non la solita cosa 'fan-band' =P Comunque mi ripeterò ma mi rende davvero felice il fatto che tu, come le altre, apprezziate il mio stile =D
Ok...ed ecco anche il secondo, è un po' di passaggio, dal prossimo entriamo nel vivo della storia =P
Is it a joke?
- Bene...qual è il motivo così urgente per cui c’hai chiamato?- chiede Ray
passandosi una mano tra i capelli più arruffati del solito.
- Ho un motivo più che valido: abbiamo l’attrice
per il nuovo video…- risponde Brian, mi volto a guardarlo, curioso.
- Cioè?- chiede Gerard
avvicinandosi a lui.
- Evangeline Deluca- lo guardo trattenendomi dal scoppiare a ridere.
- E’ uno scherzo vero?- gli chiedo con un sorrisetto, mentre gli altri stanno in silenzio, non poi
tanto entusiasti.
- Sentite…lo so: ha un comportamento da diva
snob o qualcosa del genere, ma dovete ammettere che è davvero un’ ottima attrice e a noi interessa solo per questo, ai
suoi capricci da star non dobbiamo pensarci noi…- dice con un sorrisetto – E poi il prossimo film in cui è protagonista
parla di vampiri e…voglio dire, avete visto il trailer, no? E’ perfetta.- Lo
guardo ancora un po’ incredulo – Eddai Frank!-
- Ok…ok,ma io mi dissocio…- dico
alzando le mani in segno di resa – Voi che ne pensate?- chiedo guardando gli
altri.
- Bhe…infondo si
tratta solo di un video...- comincia Mikey.
- Per me è perfetta, ok
..aldilà del fatto che è una ragazzina capricciosa-
dice Gerard, per ora il più sicuro.
- Io penso sia ok,
magari non è così insopportabile…- azzarda Ray. Bob
si limita ad una risatina.
- Ok, allora
chiamo il suo agente per confermare- dice Brian sorridendo. Lo guardo ancora insicuro mentre si allontana col cellulare in mano. Lancio
un’occhiata ad un giornale abbandonato, dove lei appare: è dappertutto. Leggo
qualche stralcio di una sua intervista: domande su un fighetto
qualunque che giura di non conoscere. Sì, già me la
immagino a ridere come una cretina mentre si espone ai
flash. Non capisco che c’entri con noi.
Finalmente sera. Apro l’armadio tirando
fuori le cose più comode da mettermi, ancora con i capelli bagnati. La musica dei Sonata Arctica esce dallo
stereo mentre canticchio su ‘Shy’ e non posso fare a
meno di pensare ad Andrew: ho la netta sensazione che
non ci sentiremo più. E, come al solito, mi impongo di
non pensarci, tanto so che ci sarà un momento in cui il suo pensiero mi
assillerà alla paranoia e non farò altro che piangere ricordandomelo a letto
con quella, perché nonostante tutto ci ero legata davvero, forse non lo amavo,
non so nemmeno bene che significhi la parola ‘amare’, ma ci tenevo a noi due.
Mi mordo il labbro mentre
mi rivesto: felpa di Jack Skeletron e un paio di
pantaloni in felpa. Mi lancio un’occhiata allo specchio: se il mio agente, il
produttore o qualsiasi altro mi vedessero ora non mi riconoscerebbero. Meglio
così.
Spengo lo stereo avviandomi in salotto e mi
lascio cadere sulla morbida pelle del divanetto di fronte al pianoforte. Faccio
scivolare piano le dita sui tasti e comincio a suonare una melodia triste senza
nemmeno ascoltarla, pensando ad altro. Non sono granchè
col pianoforte: l’ho suonato per 6 anni e a 13
ho abbandonato per fare teatro, perché secondo tutti ero portata a quello e
basta.
Certo, ora amo il mio lavoro
ma non posso fare a meno di chiedermi come sarebbe se fossi qualcun
altro, se non fossi quella sorta di ragazzina viziata, ma magari una scrittrice
o una cantante o una cavolo di persona con una vita normale e felice. Il trillo
del cellulare mi riporta alla realtà. Lo prendo: un messaggio di Jake. ‘Passa da me, alle
Aprendo l’armadio guardo con amarezza le
varie maglie di gruppi che non metto da un’ eternità e
pesco un vestito Chanel e una giacca. Mi asciugo i
capelli arricciandoli, come sempre. Un leggero tratto di matita e qualche
minuto dopo sono sulla mia Nissan 350Z
diretta da Jake. Al diavolo la serata libera. Sempre
e solo lavoro.
In mezz’ora arrivo davanti al palazzo e
salgo verso l’attico, quando le porte dell’ascensore si aprono mi trovo davanti
Jake. Evito i convenevoli, salutandolo velocemente e
vado a sedermi sul divano appoggiando la mia borsa sul tavolo di cristallo di fronte
a questo.
- Bene, allora…queste novità?- chiedo
corrucciando le sopracciglia.
- E’ riguardo al video di cui ti parlavo
stamattina…- comincia.
- Ah…già. La band allora…chi sono?-
- I My chemical romance, cercavano….- continua a parlare, ma non
lo seguo. I My chemical
romance? Cazzo.
- Vuoi dire… i-i..My chem…davvero?-
gli chiedo incredula, non riuscendo a trattenere un sorriso a 32 denti. Di
colpo avrei voglia di saltare per tutta la stanza e il mio cuore batte
all’impazzata.
- Sì…- comincia insicuro – sì, perché?...Immagino non ti piac-
- No, no
va…benissimo- taglio corto, interrompendolo.
Cerco di riprendere un’ espressione
professionale, ma è semplicemente pazzesco. Adoro la musica dei My chem: da quando l’ho preso non
faccio altro che ascoltare il loro ultimo cd, ma sono tutti e tre ottimi e ora
mi ritrovo a girare un video per loro, con
loro. Assurdo.
- Le riprese si faranno a New York, tre
giorni dovrebbero bastare, cominci lunedì. Ovviamente andrai col jet,
alloggerai al Ritz. Parti domenica pomeriggio, così
avrai il tempo di conoscere la band. Verso le 5 pm
sarebbe perfetto- E’
già giovedì, tra soli 3 giorni li incontrerò. Pazzesco.
- Oh….ok perfetto-
dico annuendo.
- Per il tuo ruolo ti spiegherà tutto il regista,
per qualsiasi cosa ti avviso- dice nel suo solito modo veloce e preciso.
- Ah-a-
annuisco distrattamente, pensando a come sarà.
- Ti mando io una macchina sotto casa
domenica- dice guardandomi.
- Perfetto- gli sorrido – Bene allora a
domani, Jake…-
- Sì, alla prima- dice lui, annuisco,
avviandomi verso l’ascensore che mi riporta giù.
Sorrido mentre mi avvio alla macchina. Mi
infilo nella strada, più trafficata di prima e mentre sono incastrata in quel
blocco infinito di auto accendo la radio su una delle tante stazioni rock, dopo
la classica ’Come as you are’ dei Nirvana, cominciano le note di un'altra canzone: Guns’n’roses ‘Don’t
cry’ e subito mi ritrovo a pensare a quando avevo 15
anni, quando ero solo all’inizio…
- Ci pensate?
Fare un telefilm in cui sarò la protagonista! E’ una figata-
dico ai miei sorridendo, ma loro non mostrano il mio stesso entusiasmo, anzi.
- E cosa
pensi di fare con la scuola, eh?- mi chiede mio papà freddo.
- Bhe...credo che potrò riuscire a seguirla comunque,no?- dico senza preoccuparmene troppo in realtà.
Non sono mai
stata un granché…e proprio loro mi hanno incoraggiato a fare un corso di
recitazione, speravo che ora fossero come minimo entusiasti…
Invece non sembra mai abbastanza.
- Tesoro…è
molto bello ma…sai che tutto non è come sembra, se un
giorno ti dovessero dire che è finita…non potrai più fare nulla…- dice mia
mamma in un finto modo dolce.
- Siete stati
voi stessi a dirmi che sarei stata perfetta come attrice- li ricordo con un po’
di amarezza.
- Senti: la
questione è chiusa. Finché sarai in questa casa finirai la scuola e poi
penserai a quei telefilm da quattro soldi…E poi…chi pensi
di diventare?- lo guardo con rabbia, mentre un nodo mi si forma alla gola. In
questo momento lo odio. Più del solito.
- Non so chi
diventerò….spero solo di non essere come te…- sussurro a denti stretti, prima
di uscire mentre lui mi grida di tornare indietro.
Ma la porta
che sbatte è l’ultima cosa che sento, poi rimane solo il rumore della strada
attorno a me e le varie persone che parlano. Corro anche se
non so dove, il vento mi fa stare un po’ meglio. Vorrei che mi portasse via con
se.
Il suono dei clacson dietro di me mi fa
sussultare, premo sull’acceleratore anche se poco dopo
mi trovo di nuovo incastrata tra altre macchine. Strano come i ricordi riescano
a rapirmi da tutto e farmi piombare nel passato così velocemente. So don’t you cry tonight,
baby, maybe…someday…