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Autore: I love to write    04/08/2012    0 recensioni
Lei è una semplice ragazza,felpone jeans e converse la rappresentano a un amore,e quel unico amore è per il wrestling il suo idolo in assoluto è Phil Brooks in arte Cm Punk,è pazza di lui purtroppo è la maledetta distanza che divide lei ed il suo idolo,lui vive a Chicago ma lei è in Italia.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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I poster,e le magliette fatte dal fotografo erano le uniche cose che avevo di lui,le mille foto nel pc e le altre mille nel telefono,ero bambina il mio fratellone accese la televisione,e apparvero voci inglesi lui amava l'inglese,io non ci capivo nulla ma vedevo quelle immagini e mi affascinavano anche perché c'erano anche le ragazze.E ora sono qui,con questo vero e proprio amore,sono diciasette anni che non vedo ne sento mio fratello mi mancava,avevo solo vari flesh nella testa lui con le valigie in mano,mia madre piangeva mio padre gli urlava contro e dopo solo un sordo rumore la porta sbattere per chiudersi,e da lì in poi più niente ne una foto più nulla,lo cercai su facebook ma niente,la mia porta si aprì ed il poster gigante di Cm punk venne al contatto con il muro freddo.

Emi:Tesoro,è pronta la cena -sorrise-.
Martina:Mamma,mi sento vuota.
Emi:Martina,ti prego basta con queste tue paranoie con quel lottatore.
Martina:Mamma dio ti prego,non parlare.
Emi:Da quando ti sei 'innamorata' di quel lottatore,sei diventata un altra.
Martina:Perché Mattia se ne è andato?.
Emi:Non stava più bene qui.
Martina:Non è una giustificazione valida,perché non lo hai fermato?.
Emi:Martina,ti aspettiamo giù io e tuo padre per mangiare fai in fretta.

Lei scese,io ero arrabbiata con loro non potevo fare un cazzo avevo 17 anni,non potevo domandare di mio fratello non potevo partire niente.Scesi,mio padre era a capo tavola e mia madre vicino il pollo era in tavola,mi misi al mio solito posto rivolsi il muso ad entrambi,volevo rivedere mio fratello ed ovviamente anche il mio amore platonico cioè il mio idolo,a interrompere il mio navigare tra i miei pensieri fù mio padre.

Giorgio:Martina,ascoltami attentamente..
Martina:Dimmi,-mentre sorseggiai un po' di acqua-.
Giorgio:Questi,-tirò fuori un biglietto-è un biglietto per Chicago per te,lì..insomma tuo fratello vive a Chicago ed ci ha spedito il biglietto vuoi andare?
Martina:Me lo chiedi pure?SI,-urlai per tutta casa- si si si si si si si si si,a Chicago oddio rincontrerò mio fratello e ho la possibilità anche di incontrare il mio amore platonico,sisisisisi. -sorrisi e qualche lacrime si fece spazio tra il mio viso.-
Emi:Vai,ma sappi contro il mio consenso e quello di tuo padre.
Martina:Ma perché non volete che rincontri mio fratello?,perchè cazzo l'odiate tanto non vi capisco è vostro figlio!.
Emi:Lui,è tuo fratello non di sangue lui ha i genitori li a Chicago..
Rimasi a bocca aperta,le lacrime ora erano di gioia e dolore entrambi,sorrisi a trentadue denti non me ne fregava niente io gli volevo bene come se fosse mio fratello.Volevo solo rivederlo,volevo stare con lui,volevo conoscere la sua famiglia e chissà fratelli o sorelle volevo far parte della sua famiglia,come lui ha fatto parte della mia,mancavano solo quindici giorni e Chicago sarà il mio sogno realizzato.

  
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