Ai miei più cari amici, che vivono con me questo amore impossibile

Una fiamma di un arancione acceso. L’inizio della fine dell’ennesimo filtro. Un sottile fumo grigio che sale al cielo confondendosi nell’aria pura.
Shay aspirò distrattamente la nicotina e non poté far a meno di lasciarsi sfuggire una smorfia di disgusto che il fumo era solito provocarle.
Era di spalle, ma sapeva perfettamente la scena che si stava svolgendo dietro di lei. Il solito gruppetto, i soliti 5 ragazzi attorniati da adoranti giocatori di football e basket.
Scosse la testa con fare esasperato: erano così ipocriti. Con quale coraggio arrivavano a venerare dei loro pari? Come avrebbero fatto a convivere con quelle persone che incarnavano tutto ciò che si potesse desiderare? Come se loro fossero l’altra faccia di una lucente medaglia, la parte marcia di un’invitante mela.
Realizzò solo dopo di essere davvero l’ultima persona che avesse il potere di fare un discorso del genere. Non era forse lei che aveva iniziato a fumare per compiacere uno di loro? Non era forse lei che aveva preso l’abitudine di uscire ogni Sabato sera e a frequentare il locale più insopportabile dell’intera città solo per farsi notare?
Rise pensando a tutti gli sforzi fatti per far notare la sua esistenza. Ore passate a riempirsi di paranoie, ad annoiare amiche scocciate e divertite allo stesso tempo. Cadute e figuracce dovute alla presenza della persona “speciale”. E, soprattutto, la quantità abnorme di soldi spesi in cosmetici e abiti più appariscenti. L’avevano sempre detto tutti che Shay Mitchell aveva un corpo da favola, quindi perché non iniziare a metterlo in risalto?
Le cadde inconsapevolmente lo sguardo sulla parte inferiore del suo corpo. Quella gonna era davvero troppo corta, suo padre l’aveva detto quella stessa mattina, ma lei aveva sentito gli apprezzanti fatti dai ragazzi dopo averla vista indosso ad una ragazza che passava per lì.
Proprio lei si era ridotta a portare abiti di una taglia in meno rispetto alla sua, quando aveva sempre amato portare felpe e maglie appartenute al fratello maggiore.
Si girò per volgere lo sguardo al gruppetto e, con sua enorme sorpresa, si accorse di avere un paio di occhi puntati addosso.
Si sentì mancare quando capì chi erano i proprietari di quegli occhi: Niall Horan, in tutta la sua bellezza, le aveva rivolto la sua attenzione.
Non direttamente, certo, ma solo il fatto che si fosse girato e che non le togliesse gli occhi- da infarto- di dosso era la conquista più grande fatta nella sua vita.
Si sentiva al settimo cielo e allo stesso tempo preoccupata di avere anche solo un capello fuori posto.
Ma quando lui le sorrise, tutti i pensieri si azzerarono. Persino i battiti del cuore sembrarono fermarsi di botto.
Arrossì e abbassò lo sguardo, ma un gran sorriso fece tempo a spuntarle sul volto.
Niall Horan le stava dedicando le sue attenzioni. I mesi persi dietro a lui, a studiare le sue mosse, a capire i suoi gusti in fatto di abiti, musica e ragazze alla fine erano davvero serviti a qualcosa.
Alzò il volto olivastro appena in tempo per incrociare i suoi occhi e vedere la sua grande e candida mano farle segno di avvicinarsi.
Shay fu certa che in quel momento ogni pezzo, ogni centimetro, ogni fibra del suo corpo stesse trasudando felicità.
Raddrizzò la schiena, si rassettò la canotta scollata, si ravvivò i capelli e, dopo aver raccolto tutto il suo coraggio, si avvicinò con passo deciso e un sorriso vittorioso al gruppetto che ormai si era ridotto, lasciando solo sei o sette persone ad occupare il centro dello spiazzo.
La fortuna gira, questo è certo, e spesso ti ritrovi in un attimo senza più niente, con le difese abbassate e l’umore sotto terra.
E quando Shay si sentì urtare la spalla e vide una massa di capelli biondi svolazzarle davanti agli occhi e coprire interamente il volto del tanto agognato ragazzo, capì che quello era uno di quei casi.
Non poteva nemmeno dire di averlo perso, perché non era mai stato suo. Era solo una povera illusa e quando girò i tacchi e tornò verso casa decise che non sarebbe mai più cambiata per nessuno.
E che avrebbe dovuto, oltre a dimenticare il biondo, restituire ai rispettivi negozi un’ingente quantità di vestiti per lo più inutili.

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Nemmeno l'estate mi ferma.

In teoria dovrei continuare a scrivere i capitoli della mia long, MA SOLO IN TEORIA.
Piccola OS su Nialler (novità) che decido di postarvi esattamente 15 minuti prima del mio compleanno.
Se vi va passate a leggerei primi 4 capitoli (o forse erano 3?) della mia long "i just want you to know that you deserve the best"
Adieu a tutti, passate uno splendido Agosto!