-Yuu,pranzi con noi,oggi?-chiesi,accorgendomi di parlare al vento.
-Yuu!-esclamai,dandogli un pugno sulla testa.
Il ragazzo si voltò e mi rivolse un sorrisetto idiota.
-Cose c’è,Hotaru?Ti infastidisce il fatto che non ti rivolga abbastanza attenzione,forse?-
Usai il mio schiacciamosche gigante e lo spiaccicai al suolo.
-Piantala!Vedo che hai scoperto l’uso delle lenti a contatto!I miei complimenti!-dissi in tono freddo.
-Già,visto!Ora sono come la luce per le falene,tutte attratte dal suo bagliore!-i suoi occhi parvero brillare.-Proprio come me con le ragazze!-
Alzai un sopracciglio.
-Yuuuuuuu!!!!-un urletto stridulo e da vera femminuccia si levò fra lo stuolo di ammiratrici che,una dopo l’altra,venivano sbalzate fuori dalla zona.
Sumire Shouda era piena di energie,quella mattina.
-Esci con meeeee!!!-disse,prendendo il giovane per un braccio.
-Sumire-la chiamai.-Ma non eri tu la presidentessa del Natsume e Ruka fan club?-
La ragazza sorrise sadica e lasciò la presa.
-Sì,però,loro non sono mai disponibili alle fans- poi,con l’unghia dell’indice destro(smaltata di un rosa shock inguardabile)si rivolse al biondino al suo fianco.-Invece,il nostro amatissimo Yuu Tobita,a cui,al contrario delle tue aspettative abbiamo dedicato un nuovo club,esce con noi e ci adora!!!-
-Puoi ben dirlo,tesoro!-le tirò una guancia,mandandola in iperventilazione.
“Tsk!Che idioti!”mi dissi,voltandomi per andare in mensa da sola.
“Da quando Mikan è in quello stato,sono costantemente sola,eccetto per…”
-Veniamo noi con te!-Ruka Nogi mi venne incontro,rivolgendomi un sorriso sincero e a trentadue denti.
Non seppi spiegarmi il motivo ma,quell’affermazione che,fino a pochi mesi prima poteva farmi saltare i nervi,mi rassicurò e mi portò a provare un calore che non si faceva sentire da tanto,dentro di me.
-Sì,non devi preoccuparti.-Natsume sorrise lievemente.
“Possibile?!”Mi chiesi,abbozzando ad un sorriso compiaciuto. “Natsume Hyuuga,il bel tenebroso dell’Alice Academy,che sorride?Da non credersi…”
-Cos’è…-dissi-Non c’è il vostro gruppetto di teppistelli a tenervi compagnia,quest’oggi?-
Il biondino dagli occhi azzurro cielo parve offendersi e corrugò la fronte,sbuffando.
-Che ingrata…-lo sentii mormorare.
-Che hai detto?!-
Il ragazzo fece un passo indietro e mi squadrò con un’espressione terrorizzata in viso.
-I t-tuoi occhi s-scintillano di una strana l-luce rossastra,H-Hotaru…-balbettò,nascondendosi alle spalle di Natsume.
-Ricomponiti,Ruka!-esclamò,in tono distaccato,l’altro.-
Ricordati che qui chiunque ti può vedere!Siamo nel cortile,luogo dove ogni studente,di ogni classe,viene a svagarsi a quest’ora,pochi istanti prima di entrare in mensa!-
Il ragazzo tornò con la sua solita espressione seria e impassibile e si scostò da Natsume.
-Comunque-il moro mi rivolse un’occhiata.-Tornando alla tua domanda,sì,oggi c’era,come al solito,ma noi abbiamo preferito non farti impazzire dalla solitudine,per non assistere all’orribile spettacolo di te che parli con il tuo piatto di riso.-
-Avrei sempre potuto chiedere a…-non mi lasciò terminare la frase.
-A chi?Hannah e Nonoko sono all’estero per conto dell’accedemia e…-lanciò un fugace sguardo al biondino dagli occhi nocciola,circondato dalle componenti del suo fan club,studentesse sia delle medie che delle superiori e continuò.-Yuu,come puoi tu stessa comprendere,è andato.-
-Già…-sussurrai,abbassando lo sguardo al suolo.
-Ci hai parlato?-mi domandarono ad un tratto,all’unisono.
-Sì,ma non è servito a granché…non vuole vedermi e ha detto che tutto ciò che è stata fino ad ora,non le importa più. Dice che è il passato…-
-Maledetta stupida!-Natsume digrignò i denti.
-E se la facessimo parlare con qualcun altro?-intervenne Ruka.
-Ad esempio?-lo trafissi con i miei occhi violacei.
-Bè,non lo so…con Tsubasa!-esclamò,soddisfatto della sua idea.-Sì,lei lo adora!E sono amici da molto tempo!-
-Se è per questo-intervenne il ragazzo con l’Alice del Fuoco-Hotaru è la sua migliore amica e si conoscono da sempre. Eppure,quella stupida con le mutandine color fragola ha avuto il coraggio di mandarla via!-
Scoppiai a ridere. Non ne capii il motivo,ma mi sentii immediatamente un po’ più leggera.
“Non ho mai riso in questo modo”mi dissi,asciugandomi le lacrime dagli occhi.
Ora i due giovani mi fissavano con uno sguardo interrogativo che diceva chiaramente:
“Chi sei?Che cosa ne hai fatto della nostra cara e scontrosa,dalla scorza più dura del diamante,Hotaru Imai?”
-Ti senti bene?-
Smisi di colpo,ma poi sorrisi lievemente.
-Sì…il fatto è che era dalle elementari che non ti sentivo chiamare Mikan con l’appellativo: “Mutandine color fragola”,eh eh!-
Anche Natsume sorrise.
-Questo perché,ora è quasi una donna…e non credo che sarebbe una cosa tanto carina da dire…-
-Come se a te importasse ciò che dici alla gente!-lo presi in giro.
-Hai ragione!-sospirò.-a chi importa?-
-A nessuno,però andiamo a mangiare!Ho una fame che quasi non riesco a distinguervi!-si ficcò in mezzo l’altro ragazzino,spingendoci verso il portone.
Mi scrollai la sua mano di dosso e lo sparai con la mia nuova invenzione:la pistola spara “Fluffa Puffa”
-Non toccarmi mai più,intesi?-ridussi gli occhi a due minuscole fessure,ma poi gli rivolsi un timido sorriso.
Lui fece lo stesso e annuì,alzandosi dal suolo terroso.
-Cosa si mangia oggi?-domandai.
-Non ne ho idea…-
-Io spero che ci sia anche il dolce!Magari delle squisite ciambelle francesi!-esclamò Kokoro,spuntando alle nostre spalle.-Posso mangiare con voi,ragazzi?-
-Va bene.-dissi.-Ma permettiti nuovamente di sbucare dal nulla e ti spedisco nell’Oceano,con una ciambella di salvataggio!-
-Okay-rise nervoso e si mise al fianco di Natsume.
Ci incamminammo verso l’entrata,ascoltando una noiosissima storia,di quelle che Kokoro tirava sempre fuori da chissà quale vecchio libro di barzellette riciclato.