Mercoledì 14 febbraio 2007 Cronaca
nera Occhio su Konoha | 3
Anniversario
della tragedia
La strage di Villa Uchiha
Il
delitto che insanguinò il nostro villaggio
____________Di
Kurenai ________________
Quello che fu un giallo
Era
notte. Il piccolo Sasuke Uchiha tornava a casa dall’Accademia, dopo aver preso
una nota sul diario per aver lavato i capelli con la colla al suo compagno di banco. Lo
attenderà una brutta sorpresa.
Troverà
i corpi martoriati dei membri del suo clan, uccisi da diversi shuriken. Chi mai
potrà aver compiuto un’azione simile…?
La
polizia, sopraggiunta sul luogo la mattina dopo, sotto la minaccia di una
gentile dirimpettaia che si lamentava del tanfo dei cadaveri, ritroverà il
piccolo, il sopravvissuto Uchiha, accasciato a terra, con gli occhi vuoti, a
rigirarsi fra le mani un kunai insanguinato.
Si
stringeva una spalla ferita.
Un
carabiniere si offrirà di tenerlo in custodia, ma il bambino rifiuterà
orgogliosamente, uccidendolo all’istante.
Alla
richiesta del movente della sua azione, risponderà:
-
Mio fratello mi ha detto che devo odiare.
Si
volterà verso le forze pubbliche, cadaverico, mormorando come un filo di voce:
-
Sì, ha ucciso lui tutti i miei parenti, mi ha ferito e… credo di essere
diventato gay…
L’atmosfera
si gelerà all’istante all’orrenda dichiarazione.
Tutti
rimarranno senza parole.
Guarderanno
nel vuoto attoniti.
Il
clan Uchiha…
L’unico
erede…
L’unico
erede rimasto è omosessuale?
Questa
è una cicatrice sulla faccia di Konoha, che tocca a noi risanare. Una cicatrice
che si apre quando il piccolo Sasuke sorride al piccolo Naruto, una cicatrice
che Sakura Haruno e Ino Yamanaka, fedeli collaboratrici, si offrono di
migliorare.
Itachi
Uchiha ha fatto perdere le sue tracce, forse anche lui sconvolto per le
condizioni del fratellino.
Presto
verrà catturato e messo in prigione, perché responsabile di non aver spiegato
“i fatti della vita” a Sasuke.
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