************
Ciao!! Tranquille, “Convivenza
Recupero Debiti” non è ancora finita!! Apro una
piccola parentesi per far sognare le fan di Troy e
Gabriella. Tutto accade nella giornata di San Valentino, che io ho passato a
casa a studiare. Cioè, sono rimasta a casa da scuola
perché dovevo studiare per un’interrogazione, ma si sa… Passare una giornata
come questa da sola (non ho il ragazzo ç.ç) porta ispirazioni dell’ultimo
momento.
Lo so, lo so.
San Valentino è già passato.
La ficcy doveva essere di due o tre
capitoli, ma poi è diventata una shot!! XD
Fanfiction dedicata a tutte le
persone che sognano un San Valentino coi fiocchi. Per
tutti coloro che, almeno una volta, vorrebbero vivere
un pomeriggio bellissimo insieme alla persona amata o che magari hanno realizzato
questo loro sogno. Dedicata a tutti voi!!!
************
Cosa hai ricevuto a San
Valentino?
Oggi è
Mercoledì. Mercoledì 14 Febbraio se vogliamo essere precisi.
Esatto. Il giorno di San Valentino.
Come ogni
mattina mi sveglio, mi lavo, mi vesto, preparo la zaino.
Mi preparo, insomma, a una delle tante giornate
scolastiche monotone che mi aspettano ogni giorno.
Eppure questa giornata, so per certo, che sarà tutto meno che monotona. Oggi farò colpo su una ragazza.
Una ragazza che nessuno potrebbe considerare, il ché
mi rende felice in quanto so che nessuno potrà rubarmela.
Oggi mi dichiarerò ad una ragazza dolcissima, simpatica e, devo
ammetterlo, combattiva.
Saluto
velocemente mia madre con un bacio sulla guancia e mi avvio verso scuola…
Dimenticavo:
sono Troy Bolton, ho 17 anni e frequento la East High.
In quella scuola sono il capitano della squadra di basket, i Wildcats.
Ok, direi che abbiamo finito le presentazioni, quindi possiamo continuare
il nostro cammino. Possiamo imbatterci nella giornata che mi renderà un’altra
persona di fronte ai miei amici.
-Troy!
Mi volto.
Eccolo lì, il mio migliore amico da sempre. Chad Danforth. Di solito arriva in
ritardo, questa mattina, invece, è insolitamente puntuale.
-Che
mi racconti, amico?- mi chiede dandomi una gomitata nelle costole sorridendo
malizioso.
-Che
dovrei raccontarti?- replico io incerto sul suo sorriso.
-Per
esempio puoi dirmi quante ne hai fatte secche
quest’anno.- mi risponde lui accennando alla cheerlader, tra le quali una
bionda, di nome Hilary, che si avvicina a me.
-Ciao
Troy, questo è per te.- mi dice arrossendo vistosamente
e porgendomi un pacchetto rosso con un fiocco color oro.
-Ehm…
Grazie.- dico io rendendola, visto il suo sorriso entusiasta, molto felice.
Non appena
si allontana guardo il mio migliore amico e gli passò
il pacchetto.
-Per
adesso una.- rispondo avviandomi verso l’entrata dell’edificio
mentre Chad mi segue.
Il numero
delle cheerlader che consegnano a me e a Chad pacchetti di San Valentino
aumenta sempre di più, fino a quando non si aggregano
anche alcune skeater, secchione e punk.
Quando
entro nella classe della Darbus poso sul banco tutti i
pacchetti, che ammontano a 41. Chad mi ha quasi battuto, ne ha ricevuti 38.
-Sembra
che hai vinto tu.- dice Chad sedendosi nel banco
dietro al mio.
-Sembra?-
chiedo ironico sedendomi anch’io mentre altri studenti entrano
in classe.
Fra questi
posso scorgere una ragazza dai capelli neri e con i tratti del viso latini.
Occhi grandi e marroni e un sorriso meraviglioso. Non
sembra aver fatto caso a me. Si siede al banco davanti
al mio e, davanti lei, Taylor McKessie, che guarda accigliata il banco del mio
migliore amico. Sorrido inconsciamente e in quel preciso attimo vengo richiamato.
-Signor
Bolton, cos’ha da sorridere?- mi chiede la voce
teatrale della professoressa Darbus, avvolta in uno dei suoi soliti scialle
color viola intenso.
-Auguri,
Signora Darbus!- interviene in mio aiuto Zeke capendo che ero tra le nuvole.
Grande!
-Questo
non l’aiuterà a ricevere un bel voto nel compito che sto
per assegnarvi.- dice l’insegnante sorridendo vittoriosa e lasciando cadere il
discorso che stava iniziando con me, -Oggi è San Valentino. Come ogni San
Valentino che si rispetti devono essere presenti
cioccolatini, fiori e regali romantici.
-Troy e
Chad si sono dati da fare.- dice Mark ridendo nella fila alla destra dell’aula
ed indicandoci.
La signora
Darbus lo zittisce con lo sguardo e riprende il suo discorso, -Oggi vi
dividerete in coppie. Ognuno di voi dovrà vivere questa giornata insieme, come
una coppia, e domani dovrà portarmi il resoconto completo.
Le voci
eccitate delle cheerlader si contrappongono a quelle annoiate delle secchione.
-Per
decidere le coppie i ragazzi pescheranno in questa scatoletta il nome della
ragazza che farà coppia con loro.- esclama tirando
fuori una scatoletta rossa e mostrando i biglietti al suo interno, -Chi vuole
iniziare?
Mark, decisamente il più coraggioso, si avvicina alla cattedra ed
estrae un biglietto.
-Hilary
Hart.- dice sorridendo malizioso ai compagni di squadra ed indicando la stessa
cheerlader bionda che mi ha consegnato il primo pacchetto della giornata.
Uno alla volta i ragazzi si avviano verso la cattedra. Quando
mancano solo dieci persone mi avvio anch’io, deciso a
terminare quella faccenda subito.
Pesco
dalla scatoletta un biglietto e lo leggo senza
pensarci, -Gabriella Montez.
-COSA??- chiede la classe in coro guardandomi allibiti.
-Oh
mamma.- commentò rileggendo attentamente il biglietto.
-Non posso cambiare compagno?- chiede Gabriella accigliata e
colorandosi le guance di rosso. Chissà perché quella reazione.
-No.- è la
risposta secca della Darbus che mi invita a tornare al
mio posto.
Poco dopo
anche Chad pesca dalla scatoletta valentina
ed estrae il nome di Taylor. È semplicemente perfetto per loro. Sono insieme da
un anno e mezzo ormai, sono stati gli unici ad aver avuto il coraggio di
intraprendere una relazione tra persone completamente diverse.
Quando
Chad passa vicino al banco della sua ragazza non posso fare a meno di captare un
lancio di battute fra i due.
-Spero che
quei pacchetti li brucerai.- dice lei sorridendo.
-Certo. Il
pacchetto più bello sei tu.- risponde lui chinandosi e
baciandole una guancia.
E dire che pensavo che la McKessie fosse senza cuore.
La
lezione, finalmente, incomincia e la signora Darbus incomincia
a recitare una tragedia di Shakespeare.
-Allora,
dove vuoi andare oggi?- chiedo sporgendomi in avanti e sussurrando le parole
all’orecchio della ragazza seduta davanti a me.
-Decidi tu.- risponde lei non voltandosi.
-Ok.- dico
tornando indietro con la testa e sorridendo.
Quel
pomeriggio, verso le due e mezza, esco di casa diretto
verso il centro commerciale. Indosso dei semplici jeans sdruciti, una felpa
rossa e un capotto nero.
Aspetto
per qualche minuto appoggiandomi ad un muro.
14:45
Il tempo
scorre e lei non si è ancora fatta viva. Mi dico, però, che le ragazze si fanno
sempre attendere.
15:05
Incomincio
ad avviarmi verso la strada che mi riporterà a casa, credendo che lei non
sarebbe venuta, ma vengo chiamato da una voce
femminile.
-Scusa, il
pullman era in ritardo.- dice Gabriella affannata per
la corsa guardandomi.
-Non ti
preoccupare.- sorrido, -Vogliamo entrare?
-Ok.- acconsente
togliendosi il cappotto bianco non appena entriamo nel centro commerciale.
Rimane con
una gonna bianca che le arriva al ginocchio, un maglione a collo alto nero e
dei tacchi neri. I capelli sono lasciati ricadere a
boccoli sulle spalle.
-Stai benissimo.- le dico togliendomi anch’io il cappotto.
-Grazie.-
sorride lei imbarazzata, -Mi ha aiutato Taylor, doveva
prepararsi per uscire con Chad.
-Capisco.- dico guardando l’ascensore.
-Prendiamo
l’ascensore.- dico notando che non farebbe alcune differenza
con la scale mobili, completamente piene. Sembra quasi che non si muovano.
La mora mi
segue senza dire una parola ed insieme entriamo
nell’ascensore, pieno per di più. Inevitabilmente la gente si stringe per far
stare più persone possibili.
-Meglio
che ti stringi a me, Gabriella.- dico prendendola per
un braccio e stringendola al mio corpo.
-Ma
che fai?- mi chiede scandalizzata.
Faccio un
cenno ad alcuni ragazzi accanto a lei e che le lanciano
occhiate troppo penetranti per i miei gusti.
-In questo
caso, stringimi pure… Troy.- esclama imbarazzata e diventando improvvisamente
rossa.
Decido di
non dire niente. Per me sembra durare in eterno, ma l’ascensore viaggia
velocemente e ci troviamo al secondo piano, dove sono
situati bar e ristoranti.
Quando
usciamo dall’ascensore ci avviamo, senza dire niente, verso un bar e optiamo per un tavolino in un angolo dove c’è il divanetto.
-Cosa prendi?- chiedo sedendomi accanto a lei.
-Non lo so.- mi risponde appoggiando la borsetta vicino a lei.
-Buon
pomeriggio, ragazzi. Cosa posso portarvi?- ci chiede
la voce gentile della cameriera.
-Per me
una cioccolata.- dico guardando poi Gabriella.
-Anche
per me, grazie.- dice lei.
La
cameriera se ne va sorridendo dopo aver appuntato l’ordine.
-Sicura di
non volere nient’altro? Offro io.- le chiedo.
-Scherzi?
Mi pago da sola la cioccolata.- mi risponde inarcando
le sopraciglia.
Non ho il
tempo di ribattere che la cameriera torna con le nostre cioccolate e due
piattini su cui ci sono dei tiramisù.
-Questi li
offriamo gratis alle coppie giovani come regalo di San
Valentino.- sorride posando tutto sul tavolino.
-Noi non siamo una coppia.- dice Gabriella rossa in viso.
Ma
perché questa reazione? Ha mangiato del peperoncino per caso?
-Maschio e femmina è uguale a coppia.- dice la cameriera andandosene.
In un
silenzio innaturale cominciamo a bere le nostre cioccolate. Ad un certo punto
poso la mia tazza e comincio a mangiare un po’ di tiramisù.
-E’
buonissimo, dovresti provarlo.- le dico mettendo un
altro boccone in bocca.
-Non siamo
una coppia, per cui io non mangio quel tiramisù.- dice
lei posando la tazza.
-E
invece lo mangerai.- dico prendendone un pezzo col cucchiaino e portandoglielo
alla bocca.
Dopo che
il rossore sulle sue guance fa di nuovo la sua
comparsa, apre la bocca e mette in bocca il tiramisù.
Ci sono
due possibilità: o ha caldo o è imbarazzata. Opto per il caldo, in fondo si soffoca in questo bar.
-Com’è?- chiedo mentre bevo della cioccolata.
-Scusa, io
devo proprio andare.- dice evitando il discorso ed
alzandosi di scatto.
-Ma
dobbiamo passare il pomeriggio insieme, come scriveremo il nostro resoconto se
tu te ne vai?- le faccio notare inarcando un sopraciglio scettico.
-Non sono abituata a certi tipi di pomeriggi.- confessa lei, -Non sono
mai uscita con un ragazzo.
-Cosa?
Vuol dire che non hai mai festeggiato San Valentino?
Che non hai mai baciato un ragazzo?- le chiedo
sgranando gli occhi. Va bene, è una secchiona, ma è
indubbiamente carina.
-Faccio a meno delle tue prese in giro, grazie.- afferma offesa.
-Non fare
così, scusa. Mi sembra strano tutto qui.
-Comunque
questo è il mio primo San Valentino.- confessa diventando per la millesima
volta rossa.
Ehi, credo
di aver capito. Era così evidente, sono proprio scemo per non accorgermi del
suo stato imbarazzato, mille volte ho visto quella stessa espressione sulle
ragazze che mi vengono dietro.
Devo
sapere se le mie supposizioni sono fondate.
-Ma ti
piaccio?- chiedo sentendo il cuore battere improvvisamente a mille.
-Ma
che domande mi fai?- domanda sgranando gli occhi.
-Scusa, ma
il tuo comportamento è bizzarro. Ogni cosa che dico o faccio diventi rossa, ora
mi confessi che sono il primo ragazzo con cui hai
passato il San Valentino. Cosa dovrei dedurre secondo
te?
-Dovevi
dedurre che sono solo imbarazzata per questa uscita
costretta dalla Darbus, ma siccome che il tuo cervello sembra che non abbia mai
messo piede nella tua scatola cranica allora non puoi aver dedotto cose
giuste!- esclama ritornando la secchiona che piace a me.
-Cosa hai ricevuto a San Valentino?- chiedo prendendole un polso e
costringendola a sedersi accanto a me.
-Intendi oggi?- mi chiede accigliata.
-Esatto.
Oggi hai visto quanti pacchetti ti hanno recapitato?
-Questo
non vuol dire niente.- risponde la mora sorridendo sarcastica, -Solo perché
alcuni ragazzi mi trovano attraente, questo non significa che io possa piacere a qualcuno su questo mondo popolato da uomini
che pensano solo a-
Le parole
le muoiono in gola non appena la bacio. Esatto la bacio. La bacio con una tale
passione che mi sembra quasi che tutto intorno a me stia prendendo fuoco.
Quando mi
allontano dalle sue labbra lei mi guarda e si
inumidisce le labbra.
-Scusa,
non dovevo… eri qui… scusa, Gabriella, volevo solo-
Un altro bacio, un po’ più dolce e meno pretendente dell’altro. Gabriella mi sta baciando di sua
spontanea volontà, mentre una mia mano scivola delicata sulle sue spalle.
Quando ci stacchiamo nuovamente lei mi guarda con occhi da cerbiatto, quasi abbia paura di quello che sta accadendo.
Il sorriso
innocente che mi regala, però, toglie ogni dubbio così mi avvicino ancora ma
senza riuscire nel mio intento.
-Meno male
che non eravate una coppia.- ci fa notare la nostra cameriera sorridendo
sincera e posando il conto sul tavolino.
Quando
se ne va mi volto verso la ragazza fantastica che mi sta accanto e a cui cingo
le spalle con un braccio.
-Allora,
cosa hai ricevuto per San Valentino?- le chiedo sorridendo.
-Un
resoconto dettagliato per domani in cui racconterò
quante volte ho baciato il ragazzo che amo.
È
semplicemente perfetto, penso, mentre annullo per la terza volta le distanze
tra le nostre labbra, che desiderano solo unirsi.
Il giorno
dopo, quando entro nella classe della Darbus, mi appoggio stancamente alla sedia
del mio solito banco. Ripenso al pomeriggio prima e
intanto i restanti studenti entrano nell’aula. Fra questi c’è Chad che mi
sorride ironico come a dire “Prima o poi sarebbe
capitato!”. In fondo gli ho raccontato tutto ieri sera.
Deve aver
fatto la stessa cosa Gabriella perché, quando entra con quei
semplici jeans e quel semplice maglione bianco, mi guarda sorridendo a
Taylor.
Si siede
esattamente davanti a me, come ieri.
-Le vostre
relazioni?- chiede la signora Darbus entrando in classe. Indossa uno scialle
verde marcio. No comment.
-Sono
sulla scrivania.- dice Taylor accennando un sorriso a Chad che è seduto dietro
di me.
-Aspetti,
manca il mio e quello di Troy.- dice Gabriella alzandosi e consegnando la
nostra relazione lunga tre pagine intere.
-Come mai
così tante pagine?- chiede l’insegnante scrutandoci da dietro i suoi occhiali a
mezza luna.
-Diciamo
che avevamo molto da raccontare.- affermo sorridendo a Gabriella, ancora
accanto alla Darbus.
-Già.-
concorda Gabriella sedendosi nuovamente davanti a me.
-Cosa hai ricevuto per San Valentino?- chiede Jameline curiosa,
una nostra compagna di classe dai capelli rossi come il fuoco.
-Un
bacio.- risponde Gabriella voltandosi verso di me.
-Uno
solo?- le faccio notare.
Le sorrido
e mi avvicino al suo viso baciandola, mentre la classe ci guarda come sospesa
in un abisso silenzioso. A noi non interessa. Per questo San Valentino ho
ricevuto un regalo diverso dai soliti. Ho ricevuto Gabriella.
The
End
************
Allora? Che ne pensate?? ^^ Alla fine ho aggiunto anche un po’ di Chaylor ^^’’’
non ho resistito!! XD
Ho detto tutto all’inizio, mi
raccomando lasciatemi tante belle recensioni da leggere e rileggere!!! ^^
Tantissimi
kiss tutti per voi!!!
By Titty90
^^