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Autore: Fiery    18/02/2007    17 recensioni
One-shot di San Valentino pubblicata in ritardo XD E' scritta dal punto di vista di Troy! Buona lettura e recensite in tanti! ^^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gabriella Montez, Troy Bolton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1: Troy e i suoi cioccolatini

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Ciao!! Tranquille, “Convivenza Recupero Debiti” non è ancora finita!! Apro una piccola parentesi per far sognare le fan di Troy e Gabriella. Tutto accade nella giornata di San Valentino, che io ho passato a casa a studiare. Cioè, sono rimasta a casa da scuola perché dovevo studiare per un’interrogazione, ma si sa… Passare una giornata come questa da sola (non ho il ragazzo ç.ç) porta ispirazioni dell’ultimo momento.

Lo so, lo so. San Valentino è già passato.

La ficcy doveva essere di due o tre capitoli, ma poi è diventata una shot!! XD

Fanfiction dedicata a tutte le persone che sognano un San Valentino coi fiocchi. Per tutti coloro che, almeno una volta, vorrebbero vivere un pomeriggio bellissimo insieme alla persona amata o che magari hanno realizzato questo loro sogno. Dedicata a tutti voi!!!

 

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Cosa hai ricevuto a San Valentino?

 

Oggi è Mercoledì. Mercoledì 14 Febbraio se vogliamo essere precisi. Esatto. Il giorno di San Valentino.

 

Come ogni mattina mi sveglio, mi lavo, mi vesto, preparo la zaino. Mi preparo, insomma, a una delle tante giornate scolastiche monotone che mi aspettano ogni giorno.

Eppure questa giornata, so per certo, che sarà tutto meno che monotona. Oggi farò colpo su una ragazza. Una ragazza che nessuno potrebbe considerare, il ché mi rende felice in quanto so che nessuno potrà rubarmela.

Oggi mi dichiarerò ad una ragazza dolcissima, simpatica e, devo ammetterlo, combattiva.

Saluto velocemente mia madre con un bacio sulla guancia e mi avvio verso scuola…

 

Dimenticavo: sono Troy Bolton, ho 17 anni e frequento la East High. In quella scuola sono il capitano della squadra di basket, i Wildcats.

Ok, direi che abbiamo finito le presentazioni, quindi possiamo continuare il nostro cammino. Possiamo imbatterci nella giornata che mi renderà un’altra persona di fronte ai miei amici.

 

La East High, come si erge davanti a me, è un edificio molto conosciuto qui ad Alberenque.

 

-Troy!

 

Mi volto. Eccolo lì, il mio migliore amico da sempre. Chad Danforth. Di solito arriva in ritardo, questa mattina, invece, è insolitamente puntuale.

 

-Che mi racconti, amico?- mi chiede dandomi una gomitata nelle costole sorridendo malizioso.

 

-Che dovrei raccontarti?- replico io incerto sul suo sorriso.

 

-Per esempio puoi dirmi quante ne hai fatte secche quest’anno.- mi risponde lui accennando alla cheerlader, tra le quali una bionda, di nome Hilary, che si avvicina a me.

 

-Ciao Troy, questo è per te.- mi dice arrossendo vistosamente e porgendomi un pacchetto rosso con un fiocco color oro.

 

-Ehm… Grazie.- dico io rendendola, visto il suo sorriso entusiasta, molto felice.

 

Non appena si allontana guardo il mio migliore amico e gli passò il pacchetto.

 

-Per adesso una.- rispondo avviandomi verso l’entrata dell’edificio mentre Chad mi segue.

 

Il numero delle cheerlader che consegnano a me e a Chad pacchetti di San Valentino aumenta sempre di più, fino a quando non si aggregano anche alcune skeater, secchione e punk.

Quando entro nella classe della Darbus poso sul banco tutti i pacchetti, che ammontano a 41. Chad mi ha quasi battuto, ne ha ricevuti 38.

 

-Sembra che hai vinto tu.- dice Chad sedendosi nel banco dietro al mio.

 

-Sembra?- chiedo ironico sedendomi anch’io mentre altri studenti entrano in classe.

 

Fra questi posso scorgere una ragazza dai capelli neri e con i tratti del viso latini. Occhi grandi e marroni e un sorriso meraviglioso. Non sembra aver fatto caso a me. Si siede al banco davanti al mio e, davanti lei, Taylor McKessie, che guarda accigliata il banco del mio migliore amico. Sorrido inconsciamente e in quel preciso attimo vengo richiamato.

 

-Signor Bolton, cos’ha da sorridere?- mi chiede la voce teatrale della professoressa Darbus, avvolta in uno dei suoi soliti scialle color viola intenso.

 

-Auguri, Signora Darbus!- interviene in mio aiuto Zeke capendo che ero tra le nuvole. Grande!

 

-Questo non l’aiuterà a ricevere un bel voto nel compito che sto per assegnarvi.- dice l’insegnante sorridendo vittoriosa e lasciando cadere il discorso che stava iniziando con me, -Oggi è San Valentino. Come ogni San Valentino che si rispetti devono essere presenti cioccolatini, fiori e regali romantici.

 

-Troy e Chad si sono dati da fare.- dice Mark ridendo nella fila alla destra dell’aula ed indicandoci.

 

La signora Darbus lo zittisce con lo sguardo e riprende il suo discorso, -Oggi vi dividerete in coppie. Ognuno di voi dovrà vivere questa giornata insieme, come una coppia, e domani dovrà portarmi il resoconto completo.

 

Le voci eccitate delle cheerlader si contrappongono a quelle annoiate delle secchione.

 

-Per decidere le coppie i ragazzi pescheranno in questa scatoletta il nome della ragazza che farà coppia con loro.- esclama tirando fuori una scatoletta rossa e mostrando i biglietti al suo interno, -Chi vuole iniziare?

 

Mark, decisamente il più coraggioso, si avvicina alla cattedra ed estrae un biglietto.

 

-Hilary Hart.- dice sorridendo malizioso ai compagni di squadra ed indicando la stessa cheerlader bionda che mi ha consegnato il primo pacchetto della giornata.

 

Uno alla volta i ragazzi si avviano verso la cattedra. Quando mancano solo dieci persone mi avvio anch’io, deciso a terminare quella faccenda subito.

Pesco dalla scatoletta un biglietto e lo leggo senza pensarci, -Gabriella Montez.

 

-COSA??- chiede la classe in coro guardandomi allibiti.

 

-Oh mamma.- commentò rileggendo attentamente il biglietto.

 

-Non posso cambiare compagno?- chiede Gabriella accigliata e colorandosi le guance di rosso. Chissà perché quella reazione.

 

-No.- è la risposta secca della Darbus che mi invita a tornare al mio posto.

 

Poco dopo anche Chad pesca dalla scatoletta valentina ed estrae il nome di Taylor. È semplicemente perfetto per loro. Sono insieme da un anno e mezzo ormai, sono stati gli unici ad aver avuto il coraggio di intraprendere una relazione tra persone completamente diverse.

Quando Chad passa vicino al banco della sua ragazza non posso fare a meno di captare un lancio di battute fra i due.

 

-Spero che quei pacchetti li brucerai.- dice lei sorridendo.

 

-Certo. Il pacchetto più bello sei tu.- risponde lui chinandosi e baciandole una guancia.

 

E dire che pensavo che la McKessie fosse senza cuore.

La lezione, finalmente, incomincia e la signora Darbus incomincia a recitare una tragedia di Shakespeare.

 

-Allora, dove vuoi andare oggi?- chiedo sporgendomi in avanti e sussurrando le parole all’orecchio della ragazza seduta davanti a me.

 

-Decidi tu.- risponde lei non voltandosi.

 

-Ok.- dico tornando indietro con la testa e sorridendo.

 

Quel pomeriggio, verso le due e mezza, esco di casa diretto verso il centro commerciale. Indosso dei semplici jeans sdruciti, una felpa rossa e un capotto nero.

Aspetto per qualche minuto appoggiandomi ad un muro.

 

14:45

 

Il tempo scorre e lei non si è ancora fatta viva. Mi dico, però, che le ragazze si fanno sempre attendere.

 

15:05

 

Incomincio ad avviarmi verso la strada che mi riporterà a casa, credendo che lei non sarebbe venuta, ma vengo chiamato da una voce femminile.

 

-Scusa, il pullman era in ritardo.- dice Gabriella affannata per la corsa guardandomi.

 

-Non ti preoccupare.- sorrido, -Vogliamo entrare?

 

-Ok.- acconsente togliendosi il cappotto bianco non appena entriamo nel centro commerciale.

 

Rimane con una gonna bianca che le arriva al ginocchio, un maglione a collo alto nero e dei tacchi neri. I capelli sono lasciati ricadere a boccoli sulle spalle.

 

-Stai benissimo.- le dico togliendomi anch’io il cappotto.

 

-Grazie.- sorride lei imbarazzata, -Mi ha aiutato Taylor, doveva prepararsi per uscire con Chad.

 

-Capisco.- dico guardando l’ascensore.

 

-Prendiamo l’ascensore.- dico notando che non farebbe alcune differenza con la scale mobili, completamente piene. Sembra quasi che non si muovano.

 

La mora mi segue senza dire una parola ed insieme entriamo nell’ascensore, pieno per di più. Inevitabilmente la gente si stringe per far stare più persone possibili.

 

-Meglio che ti stringi a me, Gabriella.- dico prendendola per un braccio e stringendola al mio corpo.

 

-Ma che fai?- mi chiede scandalizzata.

 

Faccio un cenno ad alcuni ragazzi accanto a lei e che le lanciano occhiate troppo penetranti per i miei gusti.

 

-In questo caso, stringimi pure… Troy.- esclama imbarazzata e diventando improvvisamente rossa.

 

Decido di non dire niente. Per me sembra durare in eterno, ma l’ascensore viaggia velocemente e ci troviamo al secondo piano, dove sono situati bar e ristoranti.

Quando usciamo dall’ascensore ci avviamo, senza dire niente, verso un bar e optiamo per un tavolino in un angolo dove c’è il divanetto.

 

-Cosa prendi?- chiedo sedendomi accanto a lei.

 

-Non lo so.- mi risponde appoggiando la borsetta vicino a lei.

 

-Buon pomeriggio, ragazzi. Cosa posso portarvi?- ci chiede la voce gentile della cameriera.

 

-Per me una cioccolata.- dico guardando poi Gabriella.

 

-Anche per me, grazie.- dice lei.

 

La cameriera se ne va sorridendo dopo aver appuntato l’ordine.

 

-Sicura di non volere nient’altro? Offro io.- le chiedo.

 

-Scherzi? Mi pago da sola la cioccolata.- mi risponde inarcando le sopraciglia.

 

Non ho il tempo di ribattere che la cameriera torna con le nostre cioccolate e due piattini su cui ci sono dei tiramisù.

 

-Questi li offriamo gratis alle coppie giovani come regalo di San Valentino.- sorride posando tutto sul tavolino.

 

-Noi non siamo una coppia.- dice Gabriella rossa in viso.

 

Ma perché questa reazione? Ha mangiato del peperoncino per caso?

 

-Maschio e femmina è uguale a coppia.- dice la cameriera andandosene.

 

In un silenzio innaturale cominciamo a bere le nostre cioccolate. Ad un certo punto poso la mia tazza e comincio a mangiare un po’ di tiramisù.

 

-E’ buonissimo, dovresti provarlo.- le dico mettendo un altro boccone in bocca.

 

-Non siamo una coppia, per cui io non mangio quel tiramisù.- dice lei posando la tazza.

 

-E invece lo mangerai.- dico prendendone un pezzo col cucchiaino e portandoglielo alla bocca.

 

Dopo che il rossore sulle sue guance fa di nuovo la sua comparsa, apre la bocca e mette in bocca il tiramisù.

Ci sono due possibilità: o ha caldo o è imbarazzata. Opto per il caldo, in fondo si soffoca in questo bar.

 

-Com’è?- chiedo mentre bevo della cioccolata.

 

-Scusa, io devo proprio andare.- dice evitando il discorso ed alzandosi di scatto.

 

-Ma dobbiamo passare il pomeriggio insieme, come scriveremo il nostro resoconto se tu te ne vai?- le faccio notare inarcando un sopraciglio scettico.

 

-Non sono abituata a certi tipi di pomeriggi.- confessa lei, -Non sono mai uscita con un ragazzo.

 

-Cosa? Vuol dire che non hai mai festeggiato San Valentino? Che non hai mai baciato un ragazzo?- le chiedo sgranando gli occhi. Va bene, è una secchiona, ma è indubbiamente carina.

 

-Faccio a meno delle tue prese in giro, grazie.- afferma offesa.

 

-Non fare così, scusa. Mi sembra strano tutto qui.

 

-Comunque questo è il mio primo San Valentino.- confessa diventando per la millesima volta rossa.

 

Ehi, credo di aver capito. Era così evidente, sono proprio scemo per non accorgermi del suo stato imbarazzato, mille volte ho visto quella stessa espressione sulle ragazze che mi vengono dietro.

Devo sapere se le mie supposizioni sono fondate.

 

-Ma ti piaccio?- chiedo sentendo il cuore battere improvvisamente a mille.

 

-Ma che domande mi fai?- domanda sgranando gli occhi.

 

-Scusa, ma il tuo comportamento è bizzarro. Ogni cosa che dico o faccio diventi rossa, ora mi confessi che sono il primo ragazzo con cui hai passato il San Valentino. Cosa dovrei dedurre secondo te?

 

-Dovevi dedurre che sono solo imbarazzata per questa uscita costretta dalla Darbus, ma siccome che il tuo cervello sembra che non abbia mai messo piede nella tua scatola cranica allora non puoi aver dedotto cose giuste!- esclama ritornando la secchiona che piace a me.

 

-Cosa hai ricevuto a San Valentino?- chiedo prendendole un polso e costringendola a sedersi accanto a me.

 

-Intendi oggi?- mi chiede accigliata.

 

-Esatto. Oggi hai visto quanti pacchetti ti hanno recapitato?

 

-Questo non vuol dire niente.- risponde la mora sorridendo sarcastica, -Solo perché alcuni ragazzi mi trovano attraente, questo non significa che io possa piacere a qualcuno su questo mondo popolato da uomini che pensano solo a-

 

Le parole le muoiono in gola non appena la bacio. Esatto la bacio. La bacio con una tale passione che mi sembra quasi che tutto intorno a me stia prendendo fuoco.

Quando mi allontano dalle sue labbra lei mi guarda e si inumidisce le labbra.

 

-Scusa, non dovevo… eri qui… scusa, Gabriella, volevo solo-

 

Un altro bacio, un po’ più dolce e meno pretendente dell’altro. Gabriella mi sta baciando di sua spontanea volontà, mentre una mia mano scivola delicata sulle sue spalle. Quando ci stacchiamo nuovamente lei mi guarda con occhi da cerbiatto, quasi abbia paura di quello che sta accadendo.

Il sorriso innocente che mi regala, però, toglie ogni dubbio così mi avvicino ancora ma senza riuscire nel mio intento.

 

-Meno male che non eravate una coppia.- ci fa notare la nostra cameriera sorridendo sincera e posando il conto sul tavolino.

 

Quando se ne va mi volto verso la ragazza fantastica che mi sta accanto e a cui cingo le spalle con un braccio.

 

-Allora, cosa hai ricevuto per San Valentino?- le chiedo sorridendo.

 

-Un resoconto dettagliato per domani in cui racconterò quante volte ho baciato il ragazzo che amo.

 

È semplicemente perfetto, penso, mentre annullo per la terza volta le distanze tra le nostre labbra, che desiderano solo unirsi.

 

Il giorno dopo, quando entro nella classe della Darbus, mi appoggio stancamente alla sedia del mio solito banco. Ripenso al pomeriggio prima e intanto i restanti studenti entrano nell’aula. Fra questi c’è Chad che mi sorride ironico come a dire “Prima o poi sarebbe capitato!”. In fondo gli ho raccontato tutto ieri sera.

Deve aver fatto la stessa cosa Gabriella perché, quando entra con quei semplici jeans e quel semplice maglione bianco, mi guarda sorridendo a Taylor.

Si siede esattamente davanti a me, come ieri.

 

-Le vostre relazioni?- chiede la signora Darbus entrando in classe. Indossa uno scialle verde marcio. No comment.

 

-Sono sulla scrivania.- dice Taylor accennando un sorriso a Chad che è seduto dietro di me.

 

-Aspetti, manca il mio e quello di Troy.- dice Gabriella alzandosi e consegnando la nostra relazione lunga tre pagine intere.

 

-Come mai così tante pagine?- chiede l’insegnante scrutandoci da dietro i suoi occhiali a mezza luna.

 

-Diciamo che avevamo molto da raccontare.- affermo sorridendo a Gabriella, ancora accanto alla Darbus.

 

-Già.- concorda Gabriella sedendosi nuovamente davanti a me.

 

-Cosa hai ricevuto per San Valentino?- chiede Jameline curiosa, una nostra compagna di classe dai capelli rossi come il fuoco.

 

-Un bacio.- risponde Gabriella voltandosi verso di me.

 

-Uno solo?- le faccio notare.

 

Le sorrido e mi avvicino al suo viso baciandola, mentre la classe ci guarda come sospesa in un abisso silenzioso. A noi non interessa. Per questo San Valentino ho ricevuto un regalo diverso dai soliti. Ho ricevuto Gabriella.

 

The End

 

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Allora? Che ne pensate?? ^^ Alla fine ho aggiunto anche un po’ di Chaylor ^^’’’ non ho resistito!! XD

Ho detto tutto all’inizio, mi raccomando lasciatemi tante belle recensioni da leggere e rileggere!!! ^^

 

Tantissimi kiss tutti per voi!!!

By Titty90 ^^

  
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