Dedicata alla mia bella Maddie.
Tutta per te, mon amour.

-

-Arthùr? Arthùr? Oh, mon Dieu, dove ti sei cacciato?

Francis si era svegliato da poco.
Ed era subito andato alla ricerca dell'inglese, nella sua enorme residenza a Parigi.
Aveva controllato in ogni singola stanza, con curiosità maniacale.

-Oh, Arthùr, insomma!

Che se ne fosse andato già di primo mattino?
Certo, dopo la litigata dell'altra sera, avrebbe anche potuto capirlo.
Era da millenni che non alzavano così tanto la voce e che non s'insultavano così pesantemente.
Eppure..eppure il motivo di questo astio non lo ricordava proprio.
Sapeva solo che, dopo una notte trascorsa senza lui nel suo letto, era pronto a perdonargli tutto, anche la più brutta infamia.
Passare quasi più di dieci ore senza poter stringere tra le sue mani quelle dell'altro, privato della tenera e angelica visione dell'inglesino che dormiva beatamente a pochi centimetri dai suoi occhi, lo faceva sentir pazzo.

-Arthùr, mon amour, per fav--

La voce cantilenante e preoccupata del francese s'interruppe bruscamente.

Una busta sul tavolo della cucina.

Francis ci si avventò contro, aprendola di mala maniera, riconoscendo subito la calligrafia elegante e lineare del suo amato.

Arthur gli aveva scritto una lettera.

'Ho bisogno di te.
Credimi, mi verrebbe così facile staccarti quella bella testolina a morsi.
Ma mi piaci.
Mi piace che urli, che m'insulti, che mi tieni testa, che ti arrabbi e che dici di odiarmi. E mi piace che dopo che fai questo, sorridi.
Mi piace come parli, quel tuo accento così sensuale ed irritante, tutti i discorsi perversi che tiri fuori.
E mi piace come ridi ed il modo in cui guardi il cielo e mi sussurri di ammirare le stelle.
Mi piace che hai sempre la parola giusta al momento giusto, che cucini sempre manicaretti elaborati e gustosi, che distribuisci rose, che esclami 'amour!' ogni tre parole, che sei carnale da morire e che hai un cuore enorme, nonostante tutto.
Mi piacciono i tuoi capelli biondi, le tue camicie accuratamente sbottonate, mi piace il tuo corpo e come lo muovi.
Mi piace che soffri in silenzio, che piangi e taci per non far piangere anche me.
Mi piacciono i tuoi occhi che mi cercano anche quando giro lo sguardo, le tue labbra che non sono mai stanche e sazie delle mie.
Mi piace quando mi abbracci e cerchi sicurezza. Mi piace che tiri dritto, che ragioni con la tua testa, per quanto perversa possa essere.
Mi piace quando sei con i tuoi mille amici e mi cerchi per sorridere di più.
Mi piace quando mi chiami 'mon amour'.
Perchè, in cuor mio, quel 'mon' vale più di tutti gli insulti che posso dirti.
I love you, stupid frog.
Arthur.'

Non aveva più alcun dubbio.
Avrebbe litigato con lui ogni singola sera, d'ora in poi.
Solo per sentirsi dire quanto Arthur l'amasse.
 

-

Angolino dell'autrice.
Aaah! Qui il povero Arthur fa' la parte del sentimentale. Ma non posso farci nulla, nel mio cervellino, lui, sotto la pelle, ha un animo da vero romanticone. Proprio come Francis, d'altronde.
E poi, Maddie, questo è per dimostrarti che..di FrUk non so scriverne, LOL.
Spero ti sia piaciuta almeno un po'. <3
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