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Autore: Alexia26    05/08/2012    4 recensioni
Tributo a Severus Piton.
Tutto il suo amore, tutto il suo dolore.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Ciò che lui non voleva che gli altri sapessero



When she was just a girl, 
She expected the world, 
But it flew away from her reach, 
So she ran away in her sleep. *



 


Una bambina giocava felice con la sorella in un prato, i lunghi capelli rossi le ricadevano con grazia sulla schiena.
Aveva sempre amato ricordarla così.
Aveva saputo che lei era speciale fin dal primo momento in cui l'aveva vista.                                                                                                                      
Quello era stato il periodo più felice della sua vita. Lei gli aveva donato la sua amicizia. Era una strega molto brillante. Lui viveva dei momenti passati con lei; purtroppo diede tutto per scontato e la fiducia di lei venne meno. Rimpianse lungamente le sue scelte.                                                      
Ora lei non c'era più.                                                                                                                                         

Lui si immerse sempre più nelle arti oscure, era il suo sfogo, la sua distrazione, perché lei gli stava spezzando il cuore. La loro amicizia era finita, lei si era allontanata per sempre dalla sua portata.  
Lei gli aveva lasciato solo un vuoto immenso, che non sarebbe mai stato colmato.                                  
 
Il suo ricordo era l'unica cosa che aveva. Il ricordo di lei era l'unica cosa che lo aveva mantenuto in vita, era pentito, era stata tutta colpa sua. Non avrebbe mai dovuto ascoltare quella profezia, non avrebbe mai dovuto riferire quella profezia. Lo aveva supplicato, aveva supplicato il padrone che aveva sempre diligentemente servito, ma invano, per lui l'amore era la debolezza degli uomini, mai lasciarsi sopraffare dall'amore, l'uomo era destinato al potere.                                                                           
 Ma lei non c'era più ed era colpa sua.                                                                                            
 
Aveva ucciso molte persone sotto gli ordini del suo padrone, lasciati orfani i figli, vedove le mogli. Aveva visto il terrore nei loro occhi mentre li torturava, sentito le loro voci amplificate e distorte dal dolore implorarlo per una morte veloce. Gli era sembrato di avere tutto il mondo nel palmo della mano, non pensava più a lei. Aveva scelto quella feccia, non era più degna di lui.                                       
 Ma ora lei non c'era più, e questo faceva la differenza. Era pentito.                                                                      
 
L'impero del suo Signore era tramontato, ma lui se ne era già pentito, avrebbe fatto qualsiasi cosa, si era lasciato trascinare sulla retta via, si era fidato, perché lei non c'era più ed era colpa sua. Anche dopo diversi anni dalla morte di lei non passava notte in cui non le pensasse, non passava giorno in cui non ricordasse perfettamente i suoi lineamenti sottili, il suo sorriso furbo e divertito, i suoi occhi verde chiaro, che aveva tanto amato.                                                                                       
Ma lei non c'era più, e lui avrebbe fatto qualsiasi cosa per lei.                                                                    
 
Se ne accorse subito: gli occhi del ragazzo erano identici a quelli di lei. Ma per il resto era tutto suo padre. Lo avrebbe protetto, per lei. 
Anche il carattere era come quello del padre, strafottente, amava darsi delle arie e pavoneggiarsi per i corridoi. 
Ma il ragazzo era tutto ciò che restava di lei, lo avrebbe tenuto in vita, per lei.                                              
 
Il suo odio verso il vecchio padrone, nei confronti del Signore che aveva sempre servito, aumentava di giorno in giorno; egli si credeva troppo superiore per poter pensare che qualcuno potesse mentirgli spudoratamente per mesi e mesi. Ma al risorgere del suo oscuro impero lui era pronto. 
Avrebbe salvato il ragazzo, per lei.                                                                                                                   
 
Poi accadde qualcosa di drastico. Non aveva mai dubitato della fiducia riposta nella persona che lo aveva salvato dalla sua vecchia vita. Ma forse si era sbagliato. Il ragazzo era cresciuto e, anche se non lo aveva ammesso nemmeno con se stesso, un po' gli si era affezionato.                                          
Si era preso cura di lui, per lei.                                                                                                                  
 
Ed ora tutto quello che aveva fatto sarebbe stato vano. Tutto era destinato ad uno scopo superiore. Il ragazzo avrebbe salvato il mondo morendo. Questo era il piano, era l'unico modo. Inizialmente lui non era stato molto d'accordo, ma si era sempre fidato di Silente e, alla fine, lo avrebbe fatto anche questa volta. 
Era pronto a tutto pur che questo piano riuscisse.                                                                               
Nessuno avrebbe saputo da che parte stava veramente fino alla fine. Avrebbe sopportato qualsiasi cosa, non gli interessava che cosa pensassero gli altri. Voleva solo fare qualcosa di buono, dare un senso alla propria vita, sentirsi finalmente parte del mondo, come lei aveva già fatto ormai da molto tempo prima di morire. 
Avrebbe fatto di tutto, adesso, per vendicare la morte di lei.                                                                      
Era davvero riuscito ad ingannare l'oscuro signore, talmente bene che gli era costato la vita. Negli ultimi istanti affidò al ragazzo il pesante fardello che gli era destinato ormai da diciassette anni, a sua insaputa.                                                                                                                                              
 Fu proprio in quegli stessi istanti che si accorse che quel profondo vuoto era sparito.                      

Aveva i battiti contati quando gli chiese di guardarlo e, prima che esalasse l'ultimo respiro, rivide attraverso quei limpidi occhi verdi quella bambina spensierata che, nell'ingenuità della sua infanzia, gli aveva regalato una ragione di vita.



* Coldplay, Paradise. 

# spazio autrice
Ho scritto questa OS in onore di Piton, ho sempre amato questo personaggio e ancora di più alla fine del settimo libro. 
Spero che non faccia totalmente schifo! :) 
Accetto le vostre recensioni, di tutti i tipi ! 
Un bacio, 
Alexia26
  
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