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Autore: Hemmy    05/08/2012    4 recensioni
Emma Harper. Diciassettenne. E’ la tipica figlia di papà, non gli manca niente. E’ orfana di madre, e la sua assenza la porta a diventare una ragazza ribelle e testarda. L’unica che la capisce è suo fratello Sam, essendo un po’ più grande di lei la aiuta e le da consigli. La sua vita cambia, quando la nuova fidanzata del padre si trasferisce a casa sua. Emma non essendone per niente felice le fa uno scherzo, il più terribile che avesse mai fatto. Il padre furioso, la manda ad affrontare l’ultimo anno in un college a Londra. Lì Emma, conoscerà nuovi amici, amici veri, non come quelli che aveva a casa sua a Malibu in California, troverà la sua migliore amica e un ragazzo che le stravolgerà il cuore e sarà, anche grazie a lui, che imparerà a conoscere un lato di se stessa che neanche lei conosceva.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Quel giorno era finalmente arrivato, non stavo più nella pelle per fare ciò che ormai avevo programmato da settimane. Fra poche ore si sarebbe trasferita in casa nostra la nuova fidanzata di papà, Sophie. Era riuscita a rovinarmi la vita, papà aveva rimpiazzato la mamma con lei e questa cosa non mi andava tanto a genio, anzi non l’accettavo proprio. Per fortuna avevo sempre potuto contare su mio fratello, Sam, da quando la mamma se n’era andata lui è stato l’unico a prendersi cura di me, a consolarmi e a capirmi per davvero, mi aveva dato tanti consigli sui ragazzi e sulla vita, ed è grazie a lui che ora sono la principessina di tutta la scuola. Tutti mi considerano una ragazzina viziata, e da una parte hanno ragione, ma non posso farci niente se papà ha l’azienda più grande di tutta la California. Sono una tipa testarda, amo giocare con i sentimenti delle persone, ma non con quelle che mi stanno a cuore, guai a farmi arrabbiare che divento peggio di terminator. L’anno scorso all’insaputa di mio padre, e con la complicità di mio fratello già maggiorenne, sono riuscita a farmi un tatuaggio sull’inguine, il segno dell’infinito con accanto una scritta: I can’t change. Improvvisamente, suonò il campanello, era arrivata la strega. Mio fratello, che era al corrente di tutto ciò che volevo fare, andò ad aprire la porta.
“Ciao, sono Sophie, tu sei Sam?” riuscii a sentire la sua voce stridula  anche dalla mia stanza.
“Si, sono io. Papà arriverà a momenti, intanto puoi accomodarti mentre io nel frattempo porto le tue cose al piano di sopra” aveva centrato. Da bravo diciannovenne aveva risposto con la più perfetta calma. Sentii i suoi passi salire le scale e finalmente me lo vidi spuntare da dietro la porta della mia camera, con le valigie di Sophie in mano. Che il piano abbia inizio pensai; e subito dopo mi spuntò un sorrisetto sulle labbra.
“Vacci piano sorellina” disse poggiando le valigie sul letto.
“Oh, cercherò di fare il possibile, ora vai di sotto, fammi fare quello che sai già e avvertimi quando arriva papà” mi schioccò un bacio sulla fronte e se ne andò.
Mi avvicinai alla scrivania e estrassi dal cassetto un paio di forbici. Inizia a prendere i suoi vestiti e a tagliuzzarli, le avevo rovinato tutto, e non esitai nemmeno con i capi firmati che anche io avevo a cuore. Mentre stavo riducendo una camicia di Gucci in stracci, mi arriva un messaggio.. “Papà è arrivato, scendi! Sam”. Mi misi un vestito nero corto che lasciava scoperte le mie forme ben affusolate, non ero solita indossare abiti da ragazza casa e chiesa, mi piaceva mettere in mostra il mio corpo. Per finire un paio di tacchi rossi, un leggero trucco sul viso e i miei riccioli ambrati lasciati cadere sulle spalle. Scesi al piano di sotto, dove dovevo completare il mio lavoro. Sophie e papà erano seduti sul divano in pelle, mentre Sam era sulla poltrona intento a giocare con il suo iphone, identico al mio.
“Buonasera” dissi facendo la mia entrata in soggiorno.
“Finalmente tesoro, ti stavamo aspettando” mi riproverò papà, come al solito.
“Ciao” gli fece eco una voce, quella voce.
“Oh ciao” dissi snobbandola.
“Io sono Sophie” continuò la bionda con fare insistente.
“So chi sei” già non potevo sopportarla solo sentendone parlare da papà figuriamoci parlandole direttamente io stessa.
“Vedi ragazzina, io passerò ormai il resto della mia vita con te e tuo fratello, quindi vedi di portarmi rispetto” ma come si permetteva a rispondermi così?? Non era mia madre e per giunta si trovava a casa mia!
“Si chiama Emma la ragazzina, e non ti consiglio di metterti contro di lei, è al quanto ribelle, papà ne sa qualcosa” mi difese Sam senza distogliere lo sguardo dal suo cellulare. Quanto amavo mio fratello? Era sempre lì, pronto a difendermi, come mai nessuna aveva fatto.
“Penso sia meglio farci portare qualcosa da bere da Anne” disse papà cercando ci calmare la situazione.
“No, lasciala stare, di sicuro è fuori a pulire la piscina, vado io” andai a prendere un Campari, era il momento di sviluppare la seconda parte del piano. Versai l’alcolico nei bicchieri, diedi il primo a Sophie, e mentre si avvicinava per prenderlo gli rovesciai tutto il contenuto del bicchiere sulla maglia che portava.
“Stupida ragazzina come hai potuto!’ iniziò a gridare come solo le streghe sanno fare.
“Emma! Mi chiamo Emma. E comunque non è nulla di che, puoi andare a prendere un cambio nelle tue valigie, sono in camera mia”. Mentre lei andava a prendersi una maglia pulita, mi accoccolai vicino a mio fratello.
“Buona fortuna” mi sussurò all’orecchio.
“3,2..” Si sentì un urlo dal piano di sopra,  evidentemente la strega aveva aperto una delle sette valigie e ad occhi sgranati aveva osservato ciò che io stessa avevo fatto ai suoi vestiti. Mentre io e Sam ce la spassavamo dal ridere, papà corse al piano di sopra per andare a vedere cosa fosse successo. Sentii sbattere la porta di camera e due passi pesanti scendere le scale. La figura di mio padre si affrettò a raggiungermi.
“Questa volta hai superato il limite!’ si era incazzato sul serio, avevo oltrepassato il limite e lo sapevo benissimo. “Emma Harper! Da domani si cambia vita, andrai a finire l’ultimo anno in un college a Londra, niente obiezioni. Così vediamo se lì ti insegnano le buone maniere. Ti conviene iniziare a preparare le valigie se domani non vuoi partire in pigiama”
“Ma papà lei non voleva, sono stato io” intervenne mio fratello.
“Oh Sam, non osare difenderla, so benissimo che è stata lei, tu non saresti mai capace di fare una cosa così, vi conosco, ti conosco, dopotutto sono vostro padre” urlò.
“Questo è tutto, ci vediamo domani alle sette davanti al cancello, che ti accompagno all’aeroporto” avete presente quando dicono chi la fa, l’aspetti?? Io avevo combinato un altro dei miei casini, ma avevo superato il limite sul serio e quando papà decideva qualcosa non gli si poteva far cambiare idea, non ci era riuscita nemmeno la mamma dieci anni fa, tanto meno io, la figlia ribelle e viziata. Ormai il danno lo avevo fatto, non potevo più tornare indietro. 
 

 

Hemmy's Corner :)

Hola a todos (?) E' la mia prima FanFiction su efp, è da tempo che navigo come lettrice su questo sito, e finalmente mi sono decisa di scrivere anche io una storia. E' il primo capitolo, ed è corto, solo per vedere un po' come vanno le cose, se andrannò bene, farò capitoli assolutamente più lunghi di questo.. Quando capirò che qualcuno legga questa storia, aggiornerò. 
Spero che almeno a qualcuno piaccia questo capitolo d'inizio..
                                                             Hemmy <3
  
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