Ehi, occhi blu.
                                                                                                  Quando vidi i tuoi occhi capii di essermi innamorata.

Correvo per evitare un altro rimprovero sui miei ritardi.
Correvo per evitare le botte.
Correvo per sfuggire al tempo, che mi sembrava sempre troppo poco.
Correvo senza guardare la strada.
E' questo ciò che deve fare una ragazza di appena 20 anni?
Correre per paura che tutto il mondo le venga addosso, accusandola di qualsiasi cosa che lei non avesse fatto?
No, non era giusto.
Andai a scontrarmi contro qualcuno e gli caddi addosso.
"Peggio dell'autoscontro." disse lui ridendo.
"Scusami, ma sono di fretta." dissi.
Alzai lo sguardo e vidi dei bellissimi occhi azzurri guardarmi.
"Tranquilla." disse.
Mi alzai e gli porsi una mano per aiutarlo a rialzarsi.
Mi rivolse un dolce sorriso.
"Cavolo, che sorriso." Pensai.
Guardai l'orologio.
Cazzo, ero in ritardo.
"Scusami, devo scappare." dissi.
"Da cosa scappi?"
"Da tutto."
Dissi correndo via senza lasciargli tempo di rispondere.
Mi voltai indietro e guardai il ragazzo.
"Ehi, occhi blu, posso sapere il tuo nome?" chiesi.
"Louis, Louis Tomlinson. Il tuo?" disse sorridendomi.
"Amber." dissi.
Ritornai a casa, e non c'era nessuno fortunatamente.
Odiavo il momento che stavo passando, era troppo doloroso da sopportare.
Mio padre abusava di me e mia madre mi abbandonò all'età di 5 anni, mentre mio fratello morì in un'incidente stradale quando ebbe 19 anni.
La mia vita era una merda.
Dovevo fare due lavori per mantenere me e mio padre e a causa sua dovetti abbandonare gli studi.
Volevo laurearmi in medicina, ma penso che ormai tutto ciò sia impossibile.
Andai in camera e sentii la porta sbattersi violentemente.
"Amber, dove sei? Ti piace giocare a nascondino eh? Sappi che ti troverò." disse lui.
La paura in me cresceva sempre di più.
Mi trovò e mi buttò sul letto.
Ecco il centesimo abuso che soffrii quel giorno.
Le lacrime versate ormai erano infinite.
Uscii di casa, sperando che non ritornasse più.
Mi rivestii e suonarono al campanello.
Non andai ad aprire, mi sedetti in un angolino e iniziai a piangere.
Qualcuno entrò.
Alzai lo sguardo e vidi Louis.
"Amber, ma che ti è successo?" domandò.
Non risposi.
Mi alzai e andai ad abbracciarlo.
Lui ricambiò tenendomi stretta a sè; mi accarezzò i capelli.
"Cosa è successo? Per favore, dimmelo Amber." disse implorandomi con gli occhi lucidi.
"Mio padre ha abusato di me.." dissi, abbassando lo sguardo.
Stette in silenzio, shoccato dalla notizia.
"Amber, vieni con me." disse infine.
Sorrisi e andai a preparare le valige.
Occhi blu le prese e le caricò in macchina.
Salimmo e aprimmo i finestrini.
Il vento londinese mi scompigliava i capelli e potevo ammirare il tramonto che ormai stava arrivando.
"Da oggi inizierai una nuova vita, Amb." disse Occhi blu guardandomi.
Gli sorrisi e sussurrai un "grazie.".
Lui mi salvò la vita.

Amber e Louis non erano a conoscienza di tutto ciò che dopo sarebbe capitato.
Non erano a conoscienza del fatto che si sarebbero innamorati l'uno dell'altra.
Non erano a conoscienza del fatto che si sarebbero sposati.
Non erano a conoscienza del fatto che avrebbero avuto dei bambini insieme.
Non erano a conoscienza di diventare nonni.
Non erano a conoscienza di morire insieme.
Non erano a conoscienza che il loro era il Vero amore.


Ciao, ciao, ciaoooo. (?)
Ecco una Os sul nostro Boo bear. :3
Ora mi dileguo.