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Autore: harry is a cupacake    05/08/2012    0 recensioni
Dal penultimo capitolo.
- Non posso amarvi tutti e cinque - dissi cominciando a singhiozzare - ma posso scegliere chi mi ha fatto battere più il cuore.
Mi allontanai da quell'albero che per 31 giorni era stata la mia rovina e la mia felicità, e ripensai a quanto amavo quei ragazzi, non potevo scegliere se sapevo che su cinque, quattro sarebbero rimasti delusi da me.
Mi girai giusto in tempo per vedere che erano spariti, e le mie lacrime iniziarono a impossessarsi del mio viso.
Genere: Avventura, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La sveglia sul mio comodino segnava mezzanotte meno dieci.
Non riuscivo a prendere sonno e allora mi rigirai nel letto in cerca di una posizione comoda per dormire, ma nel mio letto c'era qualcosa o meglio qualcuno e non riuscii a trattenere un gridolino.
- Zitta - disse mettendomi una mano sulla bocca - o mi farai scoprire! -
All'improvviso si aprì la porta che lasciò entrare un fascio di luce e a seguire mio padre con in spalla la sua mazza da baseball.
- Che succede? - chiese con affanno.
- Nie.. niente. Qua cera - mi girai di scatto e mi accorsi che quel 'qualcuno' era sparito - qua c'era un gufo, si un gufo, e mi ha spaventato, ecco.
- Non devi più lasciare la finestra aperta di notte. - disse chiudendola.
- Ma papà manca un mese alla fine della scuola e si avvicina l'estate!
- Lo so, ma non puoi più svegliarmi a mezzanotte perchè senti strani rumori, oggi è un gufo e ieri dicevi che era una lucertola.
Sbuffai arrabbiata e lui chiuse la porta portandosi via quel piccolo fascio di luce e bisbigliando qualcosa come la buonanotte.
- Tu, infiltrato, puoi uscire.
Un ragazzo si accasciò sul mio letto ed io accesi la lucetta sul comodino.
- Harry? Che ci fai qui a mezzanotte?
Ecco uno dei miei cinque demenziali amici di cui sono letteralmente innamor.. c’è volevo dire di cui sono letteralmente impazzita perché sono pazzi.
- Un gufo, eh? – disse lui con nonchalance.
- Si un gufo, ieri era davvero una lucertola, però!
- Allora piccola devo dirti una cosa.
Piccola? Come mi aveva chiamata? Dio ecco le palpitazioni.
- Dimmi Hazza.
- Vieni.
Aprì piano la finestra e la grada e mi porto sul balcone.
- Hai presente Twilight?
- Si, perché?
- Bene, Hope, tieniti forte! – e così detto mi prese in braccio e si buttò a capofitto dal balcone.
 
Ancora non ricordo bene quanto urlai forte, forse avevo anche svegliato tutto il vicinato, ma non mi importava. Io ed Harry ci trovavamo agrappati ad un albero, avvinghiati l’uno a l’altro.
- Che cosa sei? – la mia voce tremava, io tremavo.
- Mia cara Bella, io sono Edward, Edward Styles. – mi disse con uno di quei suoi sorrisi che ti fa sciogliere.
 
Pensa, pensa e vedrai che la soluzione troverai. Ok, no, troppo versione Winnie The Poo. Erano almeno 10 minuti che eravamo seduti su quell’albero e non avevamo aperto bocca. Dovevo trovare un modo per distrarlo e scappare, magari chiamare la polizia, la NASA, l’FBI.. ma no era il mio migliore amico del resto, sarei scappata e basta. Pensa Hope, pensa.
- Ehi – ci urla una vecchia – scendete da la ragazzi che vi fate male! Avete visto che ore sono? State saltando l’ora del riposino, andate a casa!
- Vada a casa lei e non rimanga li fuori ad aspettare Edward che il suo tempo per fare la Bella è finito! – urlai con la mia finezza da elefante.
La vecchietta tornò dentro e Harry scoppiò a ridere.
- Allora sei vivo. –gli dissi.
- Sei te che mi eviti come se fossi la morte.
Bhe devo dire che il vampiro stavolta ha azzeccato.
- Perché, te, brutto, lurido vampiro di un migliore amico non melo hai mai detto?
Si rabugliò tutto di un tratto.
- Hope, domani è il primo del mese e in questo mese.. in questo mese scoprirai delle cose, cose che tutti noi avremmo dovuto dirti. E’ la nostra ultima possibilità per aggiustare le cose. Il mio è solo un avvertimento, da domani cambierà tutto.
- Che c’è fai parte della programmazione The Avengers?
- No, quasi.
- Ho sonno, oggi è domenica e domani c’è scuola. PORTAMI A LETTO.
- Pff. – mi diede un cazzotto sulla spalla e io caddi dall’albero urlando.
- HAERREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE – non mi accorsi neanche che qualcuno mi poggio delicatamente sul letto.
Mormorai un buonanotte e mi addormentai con un bacio sulla fronte.




FORZA LE LIBELLULE (?)
Ok, no, la cambiero questa frase.
Ciao io sono Claudia, no Hope, cioè.. chiamatemi come vi pare.
Questa è la mia nuova e prima FF demenziale, cioè, non lo è, ma ci provo.
Questo è solo un prologo che vi fa 'insidiare' nella storia ( come direbbe la mia prof c': ).
Più andrà avanti e più, spero, diventi carina.
Ps. le recensioni non fanno mai male :') Plz.
Ok.
Goodbye lullaby (?)

#CLAUDIA/HOPE

  
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