05/08/2012
1 recensionidove mi trovo in questo momento?oh,beh,non lo so nemmeno io se è per questo,ho solo letto un grande cartello con scritto stratford.. credo,che si chiami così questa cittadina di provincia.
-selene,alzati,è il tuo primo giorno di scuola.- urlò la grande donna che ha avuto la grande idea di trasferirsi senza motivo.
-si,con calma..- detto questo,misi un piede fuori dal letto.. il pavimento era ghiacciato,d'altronde era inverno,e poi qui in canada,che cavolo mi aspetto?bah.
poco dopo mi alzai definitivamente e andai in cucina,sempre con la stessa domanda che mi ronzava nella testa la sera prima: perchè papà non è venuto con noi.
-perchè papà non è con noi?- sbottai appena entrata in cucina.
mia madre ci pensò un pò su,e poi rispose.
-lavoro.. a new york,si,ha da fare.- mi rispose con un sorriso sul viso.
-si va bene..- la guardai cercando di capire il vero motivo.. come se potessi leggere nel pensiero! questo paesino mi stava dando davvero alla testa.
-lo vuoi un cornetto?- continuò porgendomi un pancakee sul piatto.
-mamma questo non è un cornetto..- continuai guardandola male. -e mi sono sbagliata,dai.. lo vuoi si o no?- continuò chiedendo.
-non ho fame,mi vesto e vado a scuola.. magari all'entrata faccio amicizia con qualcuno.- dissi dirigendomi verso la mia camera.
presi qualcosa dall'armadio,qualcosa di pesante,davvero pesante,dato che fuori c'era la neve,ed era solo ottobre.. dovrò abituarmi a questo clima,pensai.
07:45
era già quasi ora di entrare e nel frattempo mi misi a parlare con una ragazza,anche molto simpatica direi: jasmine.
-mi puoi spiegare una cosa?- gli chiesi mettendomi le mani in tasca.
-si,dimmi.- continuò con quel suo bellissimo sorriso sul volto.
-come è divisa la scuola? dico gli alunni.. si,ormai in tutte le scuole ci sono divisioni tra studenti.- dissi facendo spallucce.
-allora.. vedi quel gruppetto lì di ragazzi?- mi chiese indicando un gruppo di diciasettenni,annuì. -ecco,loro diciamo sono il gruppo dominante sulla scuola,se diventica amica loro,qui dentro sei qualcuno,ma stai attenta al.. - la bloccai. -il biondino?- chiesi guardandola.
ci pensò un pò su,e poi rispose.. sembrava mia madre,bah.
-no,lui è innocente,si chiama justin.- continuò. -stai attenta al tizio con i capelli neri.. non dico sia un puttaniere,che vergine comunque non lo è,ti dico solo di non innamorarti di lui,fa sentire tutte speciali,sopratutto se sei molto carina.. e tu sei molto carina.- disse sospirando,guardando quel ragazzo dai capelli neri.
poco dopo suonò la campanella e mi precipitai in segreterai chiedendo il foglio con gli orari scolastici,mentre jasmine era già andata in classe.
-l'aula di biologia si trova in fondo al corridoio.- mi informò la vecchia signora.
annuì ringraziondola per poi dirigermi sicura,verso la classe.
-ti serve aiuto,bellezza?- disse qualcuno alle mie spalle.
mi girai curiosa,e trovai capellineri e un'altro ragazzo,che credo fosse justin.. tipi poco fighi,mi hanno detto.
-oh,no.. so dov'è l'aula,grazie lo stesso.- risposi sorridendo.
jasmine mi aveva detto che capellineri (così ormai lo chiamo.) faceva innamorare tutte.. ma,scusate vogliamo parlare di justin?non si può paragonare,bah.
-sei nuova?- aprì bocca il biondo.
mi squadrò da testa a piedi,per poi tornare sul mio viso indifferente del tutto.
-si..- risposi sulle mie.
-fammi vedere gli orari,dai.- disse prendendo il foglio. -biologia.. mh,vieni con noi,anche noi dobbiamo andare là.- concluse per poi ridarmi il foglio,annuì velocemente.
si misero a camminare,ero dietro di loro,finchè capellineri si fermò per poi camminare accanto a me.
-ah,comunque,piacere io sono christopher,e l'ignorante davanti a noi è justin.- mi disse,mostrandomi un sorriso a trentadue denti.
-piacere mio,selene.- dissi stringendomi i libri al petto.
poco dopo arrivammo,l'aula era ancora vuota.. i ragazzi erano tutti nei corridoi,nel frattempo presi posto e christopher,si mise seduto accanto a me.
-da dove vieni?- tizio,inizi a fare troppe domande.
-new york.. - risposi sbuffando. -ragazza di città allora.- disse ridendo.
per quanto jasmine mi avesse messo in allerta su questo ragazzo,io continuavo a guardare il suo sorriso.. era così boh,perfetto?si,lo era.
mi girai per un attimo,e vidi justin seduto su un banco non poco lontano da noi,che ci fissava.. per quanto fosse carino quel ragazzo,mi faceva un pò paura,se ne stava zitto e ti fissava come se fossi una strega o chissà chi.
-non farci caso.. da quando si è lasciato con samantha,è molto strano.- disse girandosi verso l'amico,per poi tornare con lo sguardo su di me. -sta entrando la professoressa,meglio che mi metto in fondo sennò quella mi manda già dal preside.. non gli vado molto a genio.- disse sfiorandomi la mano.. sorrise.
sentì come un calore percorrermi il corpo.. lo conoscevo da meno di venti mintui e già mi faceva quest'effetto?colpa del suo sorriso,forse.. anzi,senza forse.
-si presenti alla classe,signorina.- questa già mi sta sul cazzo.
mi alzai insicura e iniziai a parlare. -mi chiamo selene robynson,ho 17 anni e vengo da new york.. mi sono trasferita qui per non so quale motivo.- la classe mi guardò con aria interrogativa.
si,selene hai fatto proprio una bella figura.
LEGGIMI O TI ARRIVA UNA CIABATTA IN TESTA.(con amore,me.)
prima avevo scritto una storia ma non mi piaceva molto,questa mi piace un pochino di più,yhugvgh.
comunque,è un pò corto per essere il primo capitolo,lo so,mi rifarò nel secondo, e magari se mi lasciate una recensione dicendomi quello che ne pensate,vi amo di già.
AHAHAHA,no,seriamente.
ora vado,ciao belle.
-kate.