05/08/2012
16 recensioniThrough her eyes.
La realtà spesso si tramuta in pura finzione.
La finzione impedisce ad un sentimento di essere provato per davvero.
L’amore finto non esiste, quello vero è destinato a finire nel modo sbagliato.
Tutti hanno imparato a fingere e l’ho fatto anche io.
L’ultimo petalo, ormai violaceo, di quella rosa rossa, adagiata in un vaso posto sulla pietra fretta, cadde definitivamente al suolo provocando un suono appena percettibile. Attorno a lui regnava il silenzio più totale, non un rumore di passi, non una voce. Solamente il vento cullava i suoi pensieri trasportandoli verso l’alto, esattamente dove si trovava lei.
Passò il dito sopra alle lettere dorate che sottolineavano la foto ovale di quel viso angelico contornato dai chiari capelli castani. Sorrideva, quella ragazza sorrideva sempre, anche il giorno in cui fu scattata la foto decise di sorridere, come sempre.
Justin amava il suo sorriso, tanto quanto amava lei o forse di più.
Manteneva lo sguardo fisso su quel petalo, prendendolo poi tra le mani, lo strinse a sé schiacciandolo contro il petto. Un’altra lacrima gli rigò il viso, ma non l’asciugo come solitamente faceva per nascondere la sua tristezza, la lasciò correre libera finché non andò a bagnargli anche l’incavo del collo.
Il vento freddo, che soffiava quella domenica mattina di dicembre, gli schiaffeggiò leggermente il viso, premendo maggiormente lungo il tragitto che quella lacrima aveva percorso una volta uscita dal suo occhio sinistro.
«Mi manchi» sussurrò guardando quella foto, la vista annebbiata dalle lacrime ed il cuore come spento che lentamente gli batteva nel petto.
She never really had a chance
On that fateful moonlit night
Sacrificed without a fight
A victim of her circumstance.
«Ti ricordi la promessa che mi facesti qualche tempo fa?»
Il biondo scosse ripetutamente la testa mentre lei incrociò le braccia al petto corrucciando le labbra in un broncio.
«Scusami Ally, ma proprio non so di cosa parli» rispose lui abbassando il capo.
La ragazza sorrise, quasi divertita dalla sbadataggine di quel ragazzo e gli prese la mano, intrecciando le sue dita con quelle di lui.
«Ti do un piccolo aiuto, guarda là» e, con il dito puntato avanti a sé, indicò un piccolo palco da poco allestito nella piazza principale di quella di piccola cittadina canadese.
«Mi avevi promesso che, non appena l’avresti finita, avresti cantato insieme a me davanti a centinaia di persone. Non te lo ricordi già più?» continuò lei esaltata solo all’idea di realizzare quel piccolo sogno, i suoi occhi verdi brillavano alla luce del sole e sorridevano con lei.
«Credo ci vorrà ancora un po’, non so come continuarla quella canzone» ribatté lui nettamente deluso, stringendo ancora più forte la presa sulla mano di lei.
«Non importa Justin, abbiamo tutta la vita davanti.»
«Ti amerò per sempre, questa è una promessa che riuscirò a mantenere. Te lo giuro Ally» le disse lui sorridendole, poco prima di lasciarle un dolce bacio sulle labbra.
Quanto si sbagliava.
Il ragazzo strinse forte i pugni lungo i fianchi, maledicendosi di non essere riuscito a mantenere quella promessa, come tante altre del resto.
Accanto a lui giaceva una chitarra. La stessa chitarra che aveva suonato per la prima volta con lei.
Da allora non si era più preoccupato di accordarla né di mantenere viva quella passione che da tanto avrebbe voluto coltivare. L’aveva semplicemente lasciata chiusa nella sua custodia accanto al letto in cui, molteplici notti, avevano dormito sonni tranquilli l’uno tra le braccia dell’altro.
I’m learning all about my life,
by looking through her eyes.
Era così distante da lui. Aveva perso il suo punto di riferimento, aveva perso tutta la sua vita.
Ogni aspetto che lo caratterizzava era dovuto a lei e alla sua incredibile forza.
Malediceva il cielo ogni volta che gli rivolgeva lo sguardo.
«Perché me l’hanno portata via?»continuava a ripetere a sé stesso, non trovando mai una risposta a quella domanda.
She wasn’t give any choice,
desperation stole her voice
Aveva lottato, quella ragazza aveva lottato terribilmente tanto per rimanere accanto al suo unico amore, ma non ce l’aveva fatta.
«Mi dispiace, Justin» disse a bassa voce, faticando per mantenere il suo respiro regolare,
«Non manterrò quella promessa» continuò, stringendo più che poté la mano del biondo.
Gli occhi di Justin si riempirono immediatamente di lacrime e ripetutamente scosse la testa.
«Ce la farai, sii forte. Sii forte per me, per te. Per noi»
La ragazza gli sorrise, mostrandogli ancora una volta quei suoi splendidi occhi verdi.
Quella fu l’ultima volta che Justin la vide sorridere, l’ultima volta in cui poté specchiarsi nei suoi occhi, l’ultima volta che, prima di lasciarla andare, posò le labbra su quelle di lei.
Erano passati ormai tre anni da quando se n’era andata e l’edera aveva già da tempo iniziato a ricoprire quella lapide, quelle lettere e quella foto.
Più cercava di scostarle dal volto di quell’angelo più quelle foglie lo ricoprivano, quasi a voler contribuire a fargliela dimenticare del tutto. Ma nessuno ci sarebbe riuscito.
Allyson Smith
‘In loving memory’
Spazio Autrice:
E' decisamente fin troppo triste questo genere per essere uno dei miei, eppure è un periodo un po' così ed io sono triste.
Tralasciando i convenevoli, spero vi piaccia e aspetto di sapere che ne pensate :)
Alla prossima!
Much Love,
Giulia ♥
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