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Autore: Jalexa    05/08/2012    21 recensioni
Alla fine, il grande mistero dell’incontro solo uomini di Mark si era rivelato essere l’idea di trascorrere l’intera giornata sulla sua barca nuova fiammante a bere, mangiare, fare il bagno e prendere il sole, lontani da tutto e da tutti.
Sì, l’apoteosi della frociaggine.
E sì, quando Chris Colfer aveva udito l’esito del piano di Mark non ne era rimasto particolarmente entusiasta.
Praticamente per niente, dato che odiava il mare, l’ondeggiare vagamente nauseante della barca, la confusione immane e infantile che avrebbero fatto i suoi compagni di cast, e soprattutto, il sole. Il suo più grande nemico.

Otto amici, una barca, un imprevisto, un pizzico di smut, e tanta, tanta stupidità.
Che cosa succederebbe ai nostri eroi se rimanessero bloccati in mare senza sapere come far a risalire?
FF ad altissimo contenuto comico.
{CrissColfer, SallingStreet, McGustin}
Genere: Comico, Commedia, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss, Grant Gustin, Kevin McHale, Quasi tutti
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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AVVERTENZE: All'interno della FF è presente una piccola ma dettagliata scena smut, che verrà segnalata con un paio di asterischi rossi.
Se siete suscettibili saltate il pezzo (ma tanto lo sappiamo che siete dei porconi (??) e non vedete l'ora di leggerlo LOOOL).
L'altra avvertenza è che questa FF è ad alto contenuto di stupidità.
Lettore avvisato...











Alla Deriva (Della Stupidità)

 
 










Conversazione Whatsapp: Gli uomini di Mark.
 
MisterSalling: Tenetevi liberi questo week end, si prospetta all’orizzonte una giornata sul mio nuovo gioiellino, solo per uomini veri.
Vietato l’accesso a chiunque non sia dotato di un pene.
 
Kind Of A Ninja: Che cosa gay.
Uomini veri? Perché hai invitato Darren?

 
From a Cupboard Under Some Stairs: YAAAY. Ci sto!!
Io porto una palla! :D
 
White Chocolate: Sono già lì Mark ;D
 
Cory Mont-Boobs: Stessa domanda di Chris.
Lea chiede se posso portarla…

Kind Of A Ninja: Visto che ha il pene più lungo dei nostri, sì…

 
From a Cupboard Under Some Stairs: Parla per te…
 
MisterSalling: Mi dispiace Lea, le donne non sono ammesse :D
 
Kevin McGustin: Io e Grant ci stiamo!
 
Cory Mont-Boobs: Sei con lui?? ;)
 
Grant McGustin: OVVIAMENTE no xD
 
The Magic Dancer: Io porto l’alcohol!
 
White Chocolate: Portane tanto, ci servirà!

Kind Of A Ninja: La cosa si fa sempre più gay…
Ma il nuovo gioiellino sarebbe?

MisterSalling: Aspettate e vedrete ;D

Domenica mattina, davanti agli studi, alle sette in punto! Abbiamo molta strada da fare!
 
 
 
 
 
Alla fine, il grande mistero dell’incontro solo uomini di Mark si era rivelato essere l’idea di trascorrere l’intera giornata sulla sua barca nuova fiammante a bere, mangiare, fare il bagno e prendere il sole, lontani da tutto e da tutti.

Sì, l’apoteosi della frociaggine.

E sì, quando Chris Colfer aveva udito l’esito del piano di Mark non ne era rimasto particolarmente entusiasta.
Praticamente per niente, dato che odiava il mare, l’ondeggiare vagamente nauseante della barca, la confusione immane e infantile che avrebbero fatto i suoi compagni di cast, e soprattutto, il sole. Il suo più grande nemico.
Così, mentre lui storceva appena la bocca con fare quasi contrariato, tutti gli altri cominciavano a saltare euforici battendosi il cinque e aggrappandosi l’uno all’altro, lasciandolo con la sferzante tentazione di allontanarsi lentamente e in silenzio, e scappare il più veloce possibile.

Peccato che venne prontamente braccato da Mark.

“Vieni mozzarellino…vedrai che ti divertirai”

Come chiamati dal cielo, Grant e Kevin passarono davanti a loro di corsa, ridacchiando per chissà quale motivo idiota.
Sicuramente se la facevano, quei due, era poco ma sicuro e il fatto che ci scherzassero sopra tutto il tempo, purtroppo non era una prova tangibile.

“Hey, ragazzi!” urlò Mark, assordando Chris e sfondandogli così il timpano destro. Questo gli fece guadagnare un’occhiata assassina “Non si corre in barca!”

Chord, che sedeva poco distante, sbuffò sonoramente “In barca non si corre, non si cucina a barbecue, non si fa la pipì da poppa fin nell’oceano…. Che altro?”

“Non si possono avere coiti?” propose Cory, ridendo.

“Assolutamente no!” disse quasi indignato Mark “Non mi pare il caso!”

“La cosa è fin troppo ambigua anche senza spargimenti strani di liquido seminale” borbottò Chris, bevendo un sorso di diet coke.

Salling lo guardò truce da dietro gli occhiali da sole “Per l’appunto. A proposito: Darren? È al bagno da ore, perché non lo vai a recuperare?”

Colfer si abbassò gli occhiali dalle lenti scure sulla punta del naso, guardandolo un po’ male “Perché io?!”

“Chissà perché tu…” ridacchiò l’altro maliziosamente, scatenando l’ilarità collettiva.
Chris preferì alzarsi e scendere sotto coperta alla ricerca di quell’altro idiota, invece di sopportare per l’ennesima volta le loro squallide insinuazioni.

Si avviò sottocoperta guardandosi un attimo intorno per cercare di capire dove potesse essere il bagno, e dopo un paio di tentativi e qualche bussata sentì la voce di Darren squillare dall’altro lato della porta.

“Un attimo, sto finendo di passarmi il filo interdentale!”

Chris alzò gli occhi al cielo e scosse leggermente il capo, chiedendosi che cosa aveva fatto di male nella sua vita passata per ritrovarsi incastrato in una situazione del genere.

“Datti una mossa Dare, gli altri cominciano a fare strane supposizioni…” rispose Chris lasciandosi poi sfuggire un breve sospiro, prima di girarsi per tornare dagli altri. Non ne ebbe però il tempo materiale, perché sentì immediatamente la porta aprirsi con uno scatto, e il suo polso venne saldamente afferrato e strattonato, così da finire a sua volta dentro il bagno. In una manciata di secondi Chris si trovò spalmato tra la porta bianca e il corpo quasi del tutto nudo di Darren Criss, il quale gli rivolse un sorrisetto malizioso a solo qualche centimetro di distanza dalla sua faccia.

“Ma ciao” lo salutò con tono strascicato, stringendogli i fianchi con entrambe le mani e premendosi completamente sul corpo dell’altro, riservando particolare attenzione allo strusciare dei loro bacini.

“Darren!” squittì interdetto Chris poggiandogli le mani sul petto come se volesse allontanarlo, anche se in realtà non mosse un muscolo.

“Che stai facendo?” gli domandò sottovoce con fare un po’ allarmato.

“Ti sto salutando” rispose il moro con l’ovvietà più assoluta, sporgendosi poi velocemente per chiudere la distanza tra i loro volti e baciarlo con decisione sulle labbra, con la sicurezza di uno abituato a fare una cosa del genere.
Chris sobbalzò quasi impercettibilmente ma non si azzardò a protestare (come avrebbe potuto, d’altronde?), così cinse il collo di Darren con le braccia e si aggrappò a lui, assaporando le sue labbra morbide con lentezza e seguendo il ritmo del suo respiro.

“Dobbiamo andare” sussurrò Chris una volta staccatosi dalla bocca del collega.

“Stanno già facendo abbastanza battute senza che ci diano per dispersi…”

Darren borbottò qualcosa, prima di sospirare e ricomporsi, lasciando che Chris lo precedette su per le scalette fino a raggiungere gli altri, buttati un po’ a caso lungo il ponte dello yacht.

“Se avete fatto qualcosa, uno dei due ha dei problemi seri.” Ridacchio Mark mentre Harry prendeva un tramezzino dal frigo portatile “Fatevi vedere la prostata da uno bravo.”

“La nostra prostata sta benissimo!” ruggì irritato Chris, sedendosi nel suo posticino all’ombra.
Tenere nascosto la sua relazione con Darren era maledettamente difficile con quel branco di bastardi con i quali lavorava attorno.
Senza contare che Dare non lo aiutava ma, anzi, rendeva tutto maledettamente difficile ridacchiando insieme al resto di quella combriccola di mono-neuroni.

“Facciamo un bagno?” Propose Cory di punto in bianco, alzando gli occhiali da sole sul capo per asciugare il sudore che si era accumulato ai lati del naso.

“Fa troppo caldo, amico” Rilanciò Grant, appoggiandosi con entrambe le mani al parapetto della barca per guardare l’acqua sotto di sé.
Kevin ridacchiò, al suo fianco “Così ti rinfreschi per benino visto che questo qui davanti è l’oceano!”

“Io ci sto!” proruppe Harry, finendo il tramezzino e salendo in piedi fin sul parapetto, aggrappandosi ad una delle corde delle vele e piazzandosi così in una posa molto eroica.

Mark gettò l’ancora e si fermarono lì, prima di fare un cenno a Chord che annuì “Per me è ok”

Darren aveva già in mano la palla e sul viso l’espressione più cucciolosa del mondo, pronto a convincere Chris ad andare con loro.

Sapeva che sarebbe stato quasi impossibile e infatti la risposta, prima ancora di formulare la domanda fu un ‘No’.

“Ma…” provò subito a ribattere il moro, sfoderando il suo collaudato sguardo da cagnolino abbandonato in cerca di coccole e amore, ma questo contribuì solo a far diventare l’occhiata di Chris più severa e categorica.

“Non ci provare nemmeno Darren, è già tanto se sono qui sopra, io non faccio il bagno! Me ne starò qui, buono buono, con la mia bella canottiera, il mio capello, i miei occhiali da sole, e soprattutto la mia amata protezione 50 + spalmata ovunque. Perciò adesso fila a giocare e non rompere!” esclamò Chris puntandogli un dito contro con aria autoritaria e il suo classico tono che non ammetteva repliche.

Se fossero stati da soli, Darren si sarebbe morso il labbro e gli avrebbe ammiccato, ricordandogli quanto lo eccitava quando faceva così, ma per cause superiori si limitò a guardarlo sconsolato e tornare verso i suoi colleghi con la coda fra le gambe.
Harry e Chord erano già in acqua che sguazzavano allegramente, sbracciandosi per incoraggiare gli altri a raggiungerli ed imitare i loro tuffi. Grant e Kevin si lanciarono uno sguardo divertito e vagamente complice, per poi prendere la rincorsa e buttarsi insieme in mare, guadagnandosi gli applausi entusiasti degli amici.

“Io vado a prendere la maschera!” esclamò Darren di punto in bianco, incespicando tra qualche corda e saltellando fino a lanciarsi di sotto alle scale, diretto verso la sua borsa riposta al sicuro sottocoperta.

“Oddio l’acqua è meravigliosa!” commentò Kevin estasiato, sfiorandone la superficie con le dita, mentre Chord si immergeva del tutto e cominciava a nuotare intorno a loro.

“Ehi Cory, vieni qui…” fece Mark con un fil di voce, accennando all’amico di farsi più vicino.

“Prendiamo di peso Colfer e lo lanciamo in acqua?” gli propose con sguardo macchiato da una luce ironicamente maligna, inarcando entrambe le sopracciglia. Cory voltò lentamente lo sguardo per adocchiare il collega in questione, sdraiato sul lettino all’ombra con le braccia incrociate al petto  e la guardia apparentemente abbassata.

“Ci ucciderà” sussurrò Cory con voce quasi bramosa.

“Tanto prima o poi lo farà comunque” ribatté divertito Mark dandogli un piccolo colpo con il gomito per incoraggiarlo, e l’altro cedette con un sorrisino.

“Ci sto”

Il cielo volle che, proprio in quel momento, Chris avesse deciso di collegare le cuffie al cellulare per ascoltare un po’ di musica e godersi un po’ di pace.

Illuso.

Cory, per primo, si portò dietro di lui facendo segno a Mark di seguirlo molto lentamente e con molta calma. Non si sarebbe stupito di vedere i famigerati Sai di Chris spuntare da sotto il telo azzurro, se li avesse scoperti.
Non sapevano nemmeno loro come, ma riuscirono a portarsi nella posizione ottimale per prenderlo di peso.

Si scambiarono uno sguardo e Mark contò fino a tre, alzando un dito alla volta.

Poi fu il caos.

Chris prese a sbraitare in tutti i modi possibili, sbracciandosi e cercando di liberare le caviglie dalla presa salda di Cory, mentre l’altro lo teneva sotto alle braccia.

Quando lo fecero oscillare un paio di volte, buttandolo letteralmente oltre il parapetto della barca, Chris si sentì improvvisamente simile ad un sacco di patate, gettato in una cantina.

Un sacco di patate molto incazzato, per giunta.

Mark rise, mentre Cory afferrava uno dei giubbotti salvagente giallo e si avvicinava all’amico “Oddio Colfer, dovresti vedere la tua faccia!”
Chris era così incazzato che nemmeno rispose, limitandosi ad arrancare per tenersi a galla. Quasi ringraziò Cory, quando gli lanciò il giubbotto, dicendo con tono di spregio “Potrebbe servirti!”

“Voi… Due…” riuscì solo a sibilare il controtenore, mentre questi si lanciavano a loro volta in acqua, cadendo poco distanti e schizzandolo.

Era il colmo.

Chris avrebbe cercato una vendetta lenta e dolorosa, e avrebbe cominciato a macchinarla da quel preciso istante.
Intanto, gli altri ragazzi continuavano a ridere senza ritegno, specialmente quando si allacciò il giubbotto salvagente, beccandosi un suo sguardo tanto fulminante che avrebbe potuto incenerirli all’istante, e che, per una ragione del tutto oscura, fece solo aumentare la loro ilarità.

Le risa però ebbero vita breve.

Scemarono quando tutti sentirono dei passi di corsa provenire dalla barca, e si voltarono giusto in tempo per vedere Darren con la maschera in testa gettarsi a bomba al di là del parapetto.
Fu come in quelle scene dei film in cui alza un “no” a rallentatore mentre osservi la catastrofe accadere ancora più lentamente, logorandoti perché non puoi fare niente per evitarla.

Quando Darren riemerse dall’acqua, scuotendo i capelli neanche fosse un cane, sollevò le braccia per lanciare un urlo elettrizzato, che gli morì in gola non appena incrociò gli occhi attoniti dei suoi colleghi, e soprattutto, quelli completamente agghiacciati di Chris, che galleggiava poco lontano da lui.

“Chr…Chris? Che ci fai qui?” domandò incredulo Darren.

“… Mi hanno appena lanciato… “

Seguirono svariati minuti di silenzio seguiti da diverse imprecazioni alquanto colorite.

“Oh mio Dio! Darren!” Mark nuotò fino a lui con l’insano desiderio di annegarlo. Subito il riccioluto corse ad aggrapparsi a Chris che non ebbe nemmeno la forza di scacciarlo “Perché l’hai fatto??”

“Credevo che Chris fosse rimasto su!” gridò l’altro, totalmente scioccato.

Erano tutti in acqua.

Nessuno aveva calato le scalette per risalire sulla barca.
Quando quella consapevolezza li colpì come una martellata tra capo e collo, partirono accuse pesanti come “Chi diavolo ha avuto questa idea??” e “Ho lasciato mezzo tramezzino sotto il sole! La maionese andrà a male”, prima che Chris decidesse di prendere in mano la situazione.

“Ragazzi! Niente panico, ok? Ora, per quanto mi ecciti parecchio fare la boa” iniziò, coprendo la voce degli altri con la sua che arrivò a toccare note particolarmente alte “possiamo trovare una soluzione?”

Tutti si guardarono un po’ tra di loro, un po’ intorno, e dopo qualche attimo di silenzio Grant roteò gli occhi “Mettiamo le manine a barchetta e lanciamo su il più magro no?”
Tutti si voltarono all’istante verso Kevin, che con un sospiro annuì.

“Va bene, va bene, non guardatemi come se fossi un appetitoso spiedino…arrivo” rispose il ragazzo nuotando verso il bordo della barca insieme a Mark, Chord e Cory.

“Perché ho il presentimento che questa cosa andrà a finire male?” mormorò Chris mentre Darren continuava ad aggrapparsi a lui, e i tre ragazzi si mettevano in posizione per testare le loro doti da esperti di nuovo sincronizzato.

“Ok, Kevin al tre sali e poi datti una spinta più forte che puoi” gli dette indicazioni Mark, prima di cominciare a contare ad alta voce.

“Uno…due…TRE!”

Kevin poggiò velocemente i piedi sulle mani dei colleghi e si tirò su, ma i ragazzi sotto il peso così deciso dell’altro andarono giù, e quando Kevin saltò riuscì solo a spalmarsi contro la fiancata lucida della barca, tentando di aggrapparsi a qualunque cosa ma scivolando giù miseramente e bruciandosi la pelle per la strusciata.
Kevin imprecò volgarmente ad alta voce mentre gli altri tossicchiavano un po’ d’acqua ingoiata per sbaglio.

“Ma siete idioti?! Dovete tenermi, sennò come faccio a saltare?!” sbraitò quest’ultimo contro gli amici.

“Beh non è semplice tenerti mentre non tocchi terra e devi anche restare a galla!” si giustificò Chord passandosi una mano sugli occhi per levarsi un po’ d’acqua.

“Dai riproviamo” li incitò Cory rimettendosi in posizione, e Kevin si lasciò andare ad un altro sospiro, questa volta molto più rumoroso e rassegnato.

Chris iniziò a dare indicazioni “Ragazzi ma se vi immergeste? Prendete un respiro prima di spingerlo, così se andate sotto-”

“Vuoi venire a farlo tu??” chiese Mark irritato mentre Kevin si avvicinava di nuovo a loro.
Chris lo guardò male, assottigliando gli occhi “Certo che sei stronzo! Spero che affoghi e…. Darren! Non buttarmi l’acqua sui capelli!”

“Lo faccio per evitarti un colpo di calore!” si difese questi, stringendosi di più a lui “Ti vedo già nervoso a sufficienza…”

Si zittirono per vedere un altro fallimentare tentativo dei quattro ragazzi, che finì se possibile anche peggio del precedente.
Stavolta Kevin ci andò abbastanza vicino, aggrappandosi al bordo scivoloso, ma perse la presa ricadendo pesantemente addosso a Chord.

Tutto ciò che seguì fu una serie non consecutiva di bestemmie da parte di entrambi: Il biondo per la botta in testa e Kevin per aver perso una lente.

Grant sbuffò, prendendo in braccio McHale come se fosse una sposa il giorno delle nozze e permettendogli di aggrapparsi alle sue spalle, mentre si lamentava per le porzioni di pelle rosse e doloranti che aveva sul petto “Ok, altre idee?”

Quando Harry propose di lanciare qualcun altro che fosse più alto di Kev, come lui o Grant, tutti dissentirono visto che erano ‘troppo stanchi e sarebbero annegati in caso di un altro fallimento’.

“Ok, ci sono” disse Mark risoluto dopo qualche istante di silenzio “Levatevi tutti i costumi e dateli a me.”

“Non mi pare sia il momento adatto” disse Chord, scettico.

“Questa faccenda si fa via via più gay, e non credevo fosse possibile…” si aggiunse Chris mentre Darren già mulinava il costume blu e giallo in una mano, sopra le loro teste.

“E di grazia, come mai dovremmo levarci tutti i costumi?” domandò Grant con aria vagamente perplessa, mentre Kevin si abbarbicava sulla sua schiena e lanciava anche lui qualche occhiata titubante.

“Così possiamo legarli insieme, fare una corda e arrampicarci su” rispose Mark con il tono intriso d’ovvietà, mentre anche lui abbassava le braccia per sfilarsi i boxer rossi.

“Io non mi spoglio di certo!” obiettò all’istante Chris, alzando il mento in un gesto categorico e facendo sbuffare sonoramente gli altri.

“Chris vuoi morire affogato qui per caso?” ribatté Chord prima di passare il suo costume a Mark, il quale aveva appena tirato fuori dal suo un coltellino svizzero con fare davvero inquietante.

“Che diamine ci fai con quello nel costume?” chiese Harry rivolgendogli un’occhiata in tralice.

“Ci stavo aprendo lo champagne…che adesso si starà sgasando, tra l’altro” borbottò indignato Mark mentre iniziava a tagliare la stoffa e legarli stretti insieme, per poi voltare lo sguardo verso il controtenore, che si stava ancora tenendo stretto al suo giubbotto salvagente.

“Chris! Darren, puoi spogliarlo tu per favore? Tanto lo fai spesso” esclamò con fare rassegnato e un lungo sospiro.

A Darren si accese una luce entusiasta e un po’ maliziosa negli occhi, e senza farselo ripetere si gettò verso Chris, il quale tentò di allontanarlo e di urlargli contro di smetterla, ma il moro in paio di mosse gli aveva già sfilato il costume.

“Il talento di Darren Criss di sfilare le mutande è imbattibile” commentò sarcastico Grant, mentre faceva scendere Kevin per spogliarsi anche lui e dare tutto a Mark.

Chris si appoggiò con entrambe le mani sulla testa riccia di Dare, facendolo affondare sotto al suo peso “Traditore! Io ti difendo sempre da questo branco di stronzi e tu mi tradisci così!”
Cory prese un bastoncino che stava galleggiando poco distante da lui e lo passò a Mark insieme al costume bianco di Chris e al suo blu scuro

“Ok che dire che te lo scopi potrebbe essere imbarazzante per lui, ma noi non lo infamate mai.”

“No!” ribattè sarcasticamente il controtenore “Voi non infamate mai nessuno!” continuò ironico, prima di farsi serio “Poi scusa, dovrebbe essere un disonore così grande stare con me?! Non ho capito, Cory!”

“Sarei onorato di mettermi a novanta per te, giuro” Lo prese in giro Darren prima di scoppiare a ridere. Se ne pentì poco dopo visto che venne spinto di nuovo sotto e rischiò sul serio di annegare.
Mark lo guardò sputacchiare un po’ di acqua prima di scuotere il capo e lanciare la corda artigianale che aveva assemblato con i loro costumi.

Dopo un paio di tentativi il pezzo di legno si incastrò contro il parapetto, facendoli gioire e esultare.

“Chi va?” domandò Chord.

Cory si fece avanti ma venne infamato “Così rovesci la nave” Lo prese in giro Harry, prima di indicare Darren “Mandiamo lui, così gli vediamo anche le chiappette.”

Chris sbiancò “No, mandiamo Kevin…”

“Io sono quasi morto prima, passo il testimone all’altro nano del gruppo” borbottò McHale mentre Mark ridacchiava malizioso.

“Paura di non poter resistere, Colfer?” domandò mentre Darren nuotava a cagnolino fino a lui e Chord, che lo avrebbero aiutato ad appendersi.

“Fottiti Salling” ribatté Chris mortalmente indignato, osservando poi il moro che iniziava a tirarsi su e sentendo i sudori freddi che cominciavano ad imperlargli la fronte. Provò a distogliere lo sguardo più e più volte, ma mano a mano che Darren saliva, riemergeva la sua schiena tonica e perfettamente disegnata, su cui scorrevano delicate le gocce d’acqua che finivano inevitabilmente verso il suo fondoschiena sodo che si faceva sempre più vicino alla superficie, e Chris maledì mentalmente tutto e tutti.

“Piano Darren, piano” gli diceva Mark quando sentiva la stoffa cominciare a cedere, e il moro si fermava qualche istante per poi riprendere a salire, facendo agilmente forza sulle braccia, e mettendo sotto sforzo i muscoli, provocando altre imprecazioni silenziose da parte del controtenore.

Quando si fu arrampicato abbastanza da mostrare allegramente tutte le sue gioie, il momento serietà terminò all’istante, ucciso da una serie di battute che fecero arrossire Chris in tutte le tonalità visibili dall’occhio umano.

“Dio Dare ti potevi arrampicare con quello!” esclamò Cory facendo scoppiare a ridere tutti gli altri.

“Incredibile, sta diventando ancora più gay! Stiamo battendo un record mondiale ragazzi” esclamò Chris cercando di stroncare sul nascere le battutine, ma naturalmente venne ignorato del tutto e i ragazzi continuarono a scherzare su quanto la natura fosse stata generosa con Darren.

Quando Grant esclamò “ma quando esci devi mettergli la museruola?” il moro cominciò a ridere talmente forte che scivolò e per non cadere del tutto si aggrappò il più forte possibile alla corda. Peccato che la stoffa si strappò malamente sotto la sua stretta e Darren cadde rovinosamente in acqua.

Chris ruggì istericamente mentre agli altri passava la voglia di ridere “Siete un branco di coglioni!” urlò mentre Darren riemergeva,  tenendo in mano quei brandelli di stoffa.

Mark se li riprese, amareggiato “Ti avevo detto di fare piano.”

Colfer decise che trattenersi era qualcosa che poteva evitare, ormai “Se voi, ammasso di carne senza capo né coda, aveste evitato di farlo ridere ora sarebbe fatta!”

Harry sospirò “Penso sia Darren la coda” Altre risate.

Chris decise di rinunciare, mentre sentiva il ricciolo attaccarsi di nuovo alla sua schiena, come prima.

“No, sul serio” Chord si levò una lacrimuccia dall’angolo dell’occhio “Ora capisco tutto, Chris! La vostra relazione si basa solo sul sesso!”

“E posso capirlo” sottolineò in modo davvero equivoco Mark.

“La nostra relazione non si basa solo sul sesso!” disse il controtenore quasi isterico, attirando sguardi molto scettici su di sé. Avvampò tutto d’un colpo e poi si corresse “ La nostra relazione non si fonda proprio, perché è fantascienza!”

“Seh, seh, dicono tutti così” sottolineò Cory, beccandosi una pedata in faccia.

“Siamo tutti con te, Chris” ridacchiò Kevin “Sei invidiato dal mondo, hai davvero molto tra le mani!”

Chris spalancò gli occhi e la bocca in un’espressione completamente sconvolta e indignata, che si trasformò in omicida quando sentì Darren dietro di lui scoppiare a ridere fragorosamente, beccandosi un’occhiata dal controtenore che avrebbe potuto sbriciolarlo all’istante.

“Ti ci metti anche tu?! Dì qualcosa dannazione!” replicò Chris spintonandolo sul petto e cercando di allontanarlo, ma Darren rimase ben ancorato a lui e continuò a ridacchiare.

“Beh non hanno tutti i torti…” rispose il moro ammiccandogli visibilmente, e Chris si girò giusto in tempo per tirargli un sonoro schiaffo sulla spalla.

“AHIA!” guaì Darren guardandolo con gli occhi da cucciolo ferito.

“Sì che hanno tutti i torti, e smettila di assecondarli solo per compiacere la tua ego virile! Che poi lo so che ti piace prenderlo in culo!”
Dopo che Chris sbraitò contro il moro calò un silenzio sconcertato e incredulo, dove tutti si voltarono verso il controtenore con gli occhi sgranati e un’espressione sconvolta, mentre quest’ultimo si guardava intorno con un attimo di smarrimento, per poi tirare su con il naso.

“Ehm…intendevo…metaforicamente, ovvio. Non capite mai niente”

Ci pensò Chord a sbloccare la situazione “Ok tutto questo è davvero molto magico” commentò ironico mentre Mark ancora non poteva crederci “Però il problema ancora sussiste. Come torniamo a bordo?”
Grant prese un respiro profondo “Dovevamo portare le ragazze, con loro non sarebbe mai successo…”

“Almeno una ha il ciclo. Sempre.” Aggiunse Harry, con espressione di chi la sa lunga.

“Vi rendete conto che le ragazze ci avrebbero lasciati qui per scelta, vero?” commentò ovvio Chris, prima di sbuffare “Avete finito le idee? Siete più scarsi di Dora l’Esploratrice”

“Ok ho un’idea” tutti si voltarono verso Mark “Qualcuno dovrebbe nuotare fino a riva.”

Cory scoppiò a ridere, ma la risata morì sulle sue labbra all’espressione seria dell’altro “Amico, tu hai preso troppo sole.”

“Siamo in mare da chissà quante ore!” sottolineò Kevin “Chissà dove siamo…. Forse in mezzo al Pacifico!”

“Posso andare io, se volete” Darren alzò la manina, ma Chris lo costrinse a tacere con un altro schiaffo.

“Pensate voi qualcosa, allora, grandissime menti!” sbottò irritato Mark.

Grant e Kevin si scambiarono uno sguardo mentre Darren si massaggiava la spalla “Per voi passerà una nave prima o poi?”
Tutti lo fissarono spiazzati.

Darren aveva detto qualcosa di intelligente.

*

“Darreeen…stiamo morendo” mormorò Chris con gli occhi socchiusi e le braccia spalancate sull’acqua, mentre Darren gli nuotava intorno e si aggrappava di tanto in tanto.

“Ma no che non stiamo morendo, stiamo facendo il bagno” rispose allegro il moro, sguazzando felicemente intorno all’altro.

“No Dare, stiamo morendo! Moriremo qui affogati, sfiniti, cotti dal sole!” ribatté disperato Chris tirandosi i capelli bagnati quasi volesse strapparseli, mentre i suoi colleghi galleggiavano chi più chi meno vitale. Harry stava letteralmente facendo il morto, Grant e Kevin si nuotavano intorno, abbracciandosi di tanto in tanto con una certa tranquillità, e gli altri tre continuavano a guardare la barca cercando di mettere in moto quei tre neuroni che gli erano rimasti in testa.

“Non fare il tragico Chris, non siamo dispersi nel mezzo del niente…goditi la giornata” replicò Kevin con fare non curante, mentre allacciava le gambe intorno alla vita di Grant per stendersi sulla superficie dell’acqua.

“Godermi la giornata?! SIAMO BLOCCATI IN ACQUA E NON RIUSCIAMO A RISALIRE IN BARCA! Io non voglio morire così!” sbraitò Chris per poi squadrare attentamente le sue braccia.

“Oddio sono tutto rosso! SONO TUTTO ROSSO! Morirò con la mia bellissima pelle deturpata per sempre” piagnucolò coprendosi il volto con entrambe le mani, e sentendo poco lontano da lui un sonoro sospiro dal tono sconsolato.

“Mi dispiace un sacco ragazzi, non doveva andare così…” borbottò Mark con voce affranta.

“Doveva essere solo divertimento e uomini…e adesso siamo nei guai” continuò mentre gli saliva uno strano groppo in gola.

“Mark ti prego non metterti a piangere” bofonchiò Chord portandosi una mano sulla bocca come se dovesse a sua volta trattenere le lacrime.

“Spero che ci annegherete, in quelle lacrime!” Chris mugugnò sofferente, sentendo la pelle del viso tirare.  “Non può essere possibile, non deve esserlo…”

“Invece di rompere le palle, perché non ti fai venire un’idea decente?” domandò Kevin senza troppa cattiveria nella voce, ma si pentì immediatamente  dell’insinuazione.

Chris sembrava sul punto di scoppiare.

“IO vi ho dato dei suggerimenti che VOI avete deliberatamente ignorato! Mi avete detto di tacere o di agire e tutto è andato a puttane!”

“Calmo Chris…”

“Calmo sto cazzo, Darren! Non ti ci mettere anche tu! Tu mi hai convinto a venire a questa giornata! Tu mi hai messo un costume nello zainetto perché sapevi che ci avrebbe portati qui e tu mi hai detto che…” fece una pausa, prima di sbollire almeno un po’ la rabbia “Sei un piccolo, squallido, ricattatore.”

Nessuno ebbe la forza di fare insinuazioni e Colfer ne fu quasi deluso.

Darren dal canto suo si limitò ad abbassare lo sguardo sospirando, prima di nuotare via molto lentamente, andando ad appoggiarsi al fianco della barca, per non dare più fastidio a Chris – il quale si sentì uno schifo all’istante per averlo ferito.

Nessuno parlò per diversi minuti, poi Harry si mise in posizione verticale, passando gli occhi da uno all’altro “Visto che stiamo per morire” iniziò con enfasi, deglutendo a vuoto “Ho una dichiarazione da fare: io non ho origini asiatiche…. Mi sono sottoposto a otto interventi di ricostruzione facciale e uso tinte spray per la pelle”

Il gruppo accolse la notizia con un certo shock. Tutti sgranarono gli occhi e si scambiarono degli sguardi completamente esterrefatti, senza riuscire a commentare per diversi istanti.

“Non ci posso credere” mugugnò Kevin portandosi una mano davanti alla bocca.

“Non è possibile Harry! Io e te siamo amici da così tanto tempo, come hai fatto a non dirmelo prima? E…oddio! Nascondete tutti qualcosa?” continuò il ragazzo completamente sconvolto.

“Oh mio Dio, ammazzami” sussurrò piano Cory, arrivando a capire cosa sarebbe successo di lì a poco.

Infatti, Darren non lo fece aspettare “Oh! Al diavolo! Stiamo per morire, no?” domandò, guardando determinato Chris che si sentì morire.
“No, non farlo…”

“Io sono gay” disse tutto di un fiato “E sto con Chris. A dirla tutta, sto con lui da molto tempo. Non me ne pento e ne sono felice!”

Kevin sbadigliò mentre Mark lo guardava con sufficienza “La novità dov’è?”

Chris si batté una mano sulla fronte mentre Darren aggrottava le sopracciglia interdetto e un po’ perplesso.

“Ragazzi, ho appena fatto coming out!” esclamò il moro cercando di smuovere gli animi dei suoi colleghi, che continuarono a guardarlo annoiati.

“Darren, tu sei gay come il quattro di Luglio, è come se girassi con una grande insegna al neon che grida “GAY”. Per di più quando tu e Chris scopate nello sgabuzzino delle scope vi si sente dall’altra parte del set” ribatté Mark sollevando le sopracciglia mentre Chris tratteneva il respiro con fare sdegnato.

“Questa è calunnia!” controbatté puntando un indice contro il collega.

“Questo è Darren che urla come un ossesso, niente di più” replicò Grant con un misto di divertimento e rassegnazione stampato in volto.

“Ma…io…voi…DARREN! SEI UN IDIOTA!” sbraitò Chris girandosi verso il moro con fare accusatorio ed esasperato.

“Come ti è saltato in testa?!” continuò incredulo avvicinandosi minacciosamente a lui.

“L’hai detto tu che stiamo per morire” si giustificò Darren alzando entrambe le mani con fare innocente, già pronto a sfoderare il suo dannatissimo sguardo da cucciolo.

“E questo segreto doveva morire con noi!” sbottò Chris cominciando a picchiare il moro sul petto, mentre questo tentava di girarsi per difendersi.

“Ma quale segreto? Lo sa il mondo!” ribatté Kevin alzando gli occhi al cielo.

“Ragazzi…” bofonchiò Mark dopo aver lanciato diverse occhiate complici a Chord.

“No, il mondo lo supponeva, non avrebbe MAI dovuto saperlo!” si lamentò Chris continuando a picchiare il moro davanti a lui.

“Ragazzi!” tentò di nuovo Mark cercando di attirare l’attenzione dei suoi colleghi.

“Oh Chris ma smettila, lo sappiamo tutti che Ryan vi ha beccati a scopare nel camerino” replicò Cory indicando i due piccioncini con l’aria di chi la sa lunga, mentre il controtenore spalancava la bocca indignato.

“Questa è solo una leggenda metropolitana infondata!” ribatté Chris con fare combattivo, mentre gli altri scuotevano il capo.

“RAGAZZI! Io e Chord siamo andati a letto insieme!”

L’attenzione generale si spostò improvvisamente.

Persino Chris desistette dal voler picchiare Darren.

Chord fece schioccare la lingua contro il palato, guardando lo stupore del resto del gruppo quasi divertito. “Eh, già…. Visto che ci siamo tutti quanti confidando…”

“Ammettiamo le nostre colpe” concluse Mark per lui “è successo…. Qualche volta.”

Il biondo riprese in mano le redini della conversazione visto che nessuno diceva nulla “Ragazzi, è tutto ok?”

“No!” sbottò Cory facendolo spaventare al punto tale che ingerì un po’ di acqua.

Kevin ridacchiò, mentre guardava Chord tossicchiare e sputare, prima di sospirare “Ok, ammetto che dopo un primo momento di stupore, anche questo è abbastanza logico…”

“Infondo c’erano le basi per supporre che ci fosse qualcosa tra voi due” asserì anche Grant, scambiando uno sguardo con Kev.

“Perché per loro vi stupite e per noi no?!” continuò Chris a mo’ di cantilena, mentre Darren schiaffeggiava piano Harry per farlo riprendere
“Questo sfiora il bullismo!”

“Ti prego, il tuo uomo è la cosa più gay mai inventata dopo i My Little Pony” borbottò Mark quasi annoiato “Ora passiamo oltre…” puntò lo sguardo su Grant e Kevin ancora vicini “Voi due? Non avete nulla da dirci?”

I due ragazzi interpellati incrociarono gli occhi con calma e una nota quasi divertita, per poi tornare ad osservare i loro amici.

“Noi due? Che cosa dovremmo dirvi?” domandò Grant stringendosi nelle spalle e arricciando il labbro inferiore.

“Ma non saprei, signori McGustin…” commentò Chord con sarcasmo, ammiccando ai due ragazzi che, dopo qualche secondo, scoppiarono a ridere fragorosamente.

“Oh ma quello è solo un gioco! Io e Kevin siamo etero…” rispose tranquillamente Grant quando l’ilarità si fu un po’ placata.

“Lui ha la ragazza, e a me piace Naya…” andò avanti Kevin annuendo con il capo e imitato subito dall’altro, che dopo un istante lo guardò dubbioso.

“Naya? Credevo foste solo ottimi amici…” replicò Grant increspando appena la fronte.

“Beh sai come funziona in questi casi…una cosa tira l’altra” rispose Kev facendo l’occhiolino all’amico, per poi fare spallucce in direzione degli altri.

“Che ci volete fare, ho sempre avuto un debole per lei…”

Tutti a quel punto si voltarono contemporaneamente verso Cory, l’unico che ancora non aveva rilasciato un’indiscrezione scottante sul suo conto, e gli rivolsero delle occhiate piene d’aspettativa.

“E tu Cory? Che cosa ci vuoi confessare?” chiese Mark ammiccandogli.

Cory ci pensò su qualche istante, poi spostò lentamente lo sguardo su Chris “Ok, una cosa ci sarebbe…”

Colfer si coprì il viso con le mani “Ti supplico, no”

“Io e Chris siamo usciti insieme, un bel po’ di tempo fa…”

Kevin battè le mani, ridendo “Oddio questo si che è uno scoop!”

“Sono il solo etero al cento per cento qui?” chiese stranito Harry, mentre Darren assottigliava gli occhi guardando Cory, che mise in chiaro le cose “No, lo sono anche io” spiegò con convinzione, mentre Mark alzava un sopracciglio con scetticismo “Solo, è successo…. Anzi, non è successo. Niente.”

“Siamo usciti a cena e quando ho provato a baciarlo lui…” Chris prese un respiro profondo “Mi ha detto che forse non ero il suo tipo perché si era accorto di non essere attratto da me, anatomicamente”

Cory annuì con vigore, mentre Darren spalancava la bocca “Amico, tu sei totalmente cieco! Cioè, guardarlo, è qualcosa come l’essere più scopabile sulla faccia della terra!”

Chris sbuffò “La cavalleria è morta poco dopo il tuo romanticismo, Darren…”

Il ricciolo mosse una mano davanti al naso di Chris, come per scacciare una mosca fastidiosa “Sai a cosa mi riferivo. Io ero etero prima di incontrarti”

“Hai delle prove?” domandò scettico Grant, ma venne ignorato, così rubò la mascherina che Darren teneva appoggiata sul capo. Tanto lui era troppo impegnato per usarla “Io vado a vedere se trovo un modo per tornare sulla barca, passando da sotto” spiegò poi a Kevin, sistemandosi la mascherina.

“Penso sia così che è morto il primo ragazzo, in quel film che abbiamo visto l’altra sera in tv. Cercando una botola sotto alla barca” spiegò Chord mentre Mark annuiva.

“Vedete anche i film insieme?” chiese scettico Kevin.

“Tu e Grant no?”

“Si ma non abbiamo mai scopato!” rilanciò McHale con convinzione, prima di voltarsi verso Chris e Darren che però sembravano troppo occupati a limonare per notarlo.

“Oh bene, sono finito a Gayland” sussurrò fra sé e sé scuotendo il capo, mentre Harry nuotò verso di lui e gli batté una mano sulla spalla.
Intanto Chris si staccò dalle labbra dell’altro con un sonoro schiocco e gli accarezzò lentamente i ricci morbidi.

“Ho seriamente paura” mormorò il controtenore con un fil di voce, e Darren si strinse istintivamente di più a lui, poggiando la fronte sulla sua e immergendosi nei suoi occhi azzurri.

“Non averne…” rispose il ragazzo tornando a baciarlo languidamente, improvvisamente non curanti di tutti gli altri perché dannazione ormai il danno era fatto, e sarebbero potuti morire sul serio, quindi tanto valeva fare quello che entrambi avrebbero voluto fare se quelli fossero stati davvero i loro ultimi momenti.

Così Darren infilò la lingua in bocca a Chris mentre gli altri continuavano a guardarli perplessi.

“Ah non ne posso più…saranno ore che siamo qui” si lamentò Cory cercando di distrarsi dall’accenno di porno gay che stava avendo luogo poco lontano da lui.

“Piuttosto…dove diamine è Grant? Comincio a preoccuparmi” disse Kevin facendo scorrere lo sguardo intorno a lui per cercare di avvistare l’amico.

“Oddio, lo sapevo, non avremmo dovuto mandarlo, è proprio come nel film!” squittì preoccupato Mark, stringendo le braccia vicino al petto.

“Ehm…ragazzi?”

La voce di Grant arrivò nitida ma un po’ di distante, come se venisse dall’alto, e infatti tutti alzarono gli occhi verso il parapetto della barca, dove avvistarono il ragazzo in questione appoggiato comodamente, con in mano un bicchiere di champagne e lo sguardo divertito puntato su di loro.

“C’erano le scalette dall’altra parte”

Gli altri spostarono gli occhi dal corpo totalmente nudo di Grant alla faccia altrettanto da cazzo di Mark.

“Scalette?” chiese lentamente Chris, stringendosi alle spalle di Darren che nel frattempo, tentava disperatamente di non ridere.

“Non lo sapevo, ragazzi” si difese Salling.

“Dopotutto è solo la tua cazzo di barca” commentò ironicamente Cory mentre Harry e Kevin avevano già preso a nuotare verso l’altro lato della barca, fino alla salvezza.

Darren tornò a guardare Chris, baciandolo di nuovo “Che ne dici se noi rimaniamo un altro po’ qui?” chiese lascivo, portando una mano tra le gambe dell’altro e sorridendo con malizia “Ormai siamo bagnati, tanto…”

“Col cazzo!” fu il solo commento di Chris, prima di costringerlo a girarsi per attaccarsi alla sua schiena “Sono una prugna! Sono ore che siamo qui!! Voglio uscire ora! Vai, FreeWilly, nuota!”

Darren corrugò le sopracciglia, nuotando piano e trascinando con sé l’altro “Stai dicendo che sono grasso?”

“No, ma che hai la capacità cognitiva di una piccola orca però potrei averlo insinuato…”

Tornare a bordo fu semplicemente favoloso.
Chris andò a prendere il suo telo, avvolgendolo attorno ai suoi fianchi e cercando di non guardare troppo come gli altri si trovassero perfettamente a loro agio totalmente nudi. Quando prese il suo cellulare dalla tracolla nella quale aveva anche il portatile, per poco non svenì
“R-ragazzi?”

Tutti si voltarono a guardarlo e Cory sbiancò “C-che è successo?”

“Siamo stati in acqua solo quarantacinque minuti.”

Ci fu qualche secondo di totale silenzio, poi Grant prese a ridacchiare sempre più forte, fino al punto di iniziare a scompisciarsi. Lo seguirono a ruota sia Harry che Kevin e poco dopo anche gli altri tre.

Escluso Chris ovviamente, che si limitava a fissarli davvero incazzato “No, scusate. Io mi sono ustionato anche l’anima e voi ridete?!” disse alludendo alla pelle arrossata del viso e della parte superiore del corpo.
Darren si sedette accanto a lui, sorridendogli e appoggiando la mano sulla sua coscia coperta dal telo “Posso fare qualcosa per alleviare le tue sofferenze?”

“… Potresti.”



*



 
“Oh…questo è decisamente meglio della crema” mormorò Chris mordendosi poi il labbro inferiore con forza, per evitare di urlare più di quanto in realtà stava già facendo. Ma d’altronde ormai il danno era fatto, quindi tanto valeva non sprecare fatica nel trattenersi e lasciare che i loro colleghi si godessero lo spettacolo. Anche perché era un notevole sforzo controllarsi per Chris quando Darren era inginocchiato davanti a lui e gli stava facendo uno dei suoi formidabili pompini.

Quel ragazzo aveva una serie di talenti infinita.

“Oh sì Darren…” gemette Chris artigliando i ricci del moro e cercando in tutti i modi di restare fermo e non spingersi nella sua gola, mentre questo continuava a fare su e giù con la bocca lungo tutta la sua erezione, aumentando gradualmente il ritmo e la pressione della lingua, facendo fremere il controtenore.

“AH! Sì, cazzo!” esclamò Chris inarcando di scatto la schiena, mentre Darren risaliva la sua lunghezza fino alla punta, staccandosi poi con un sonoro pop per leccarlo ampiamente, premendo tutta la lingua contro le vene sporgenti della sua erezione.

“Oddio oddio oddio…” piagnucolò il controtenore contorcendosi contro il muro e spingendo la testa di Darren a riprenderlo in bocca. Il moro lo fece ubbidiente e lo ingoiò riprendendo un ritmo deciso e mano a mano più frenetico e scomposto, mentre Chris gemeva sempre più forte e si tendeva sempre di più, fino ad annunciare di essere sull’orlo dell’orgasmo, e venire poco dopo con un grido nella bocca di Darren.
Il controtenore si accasciò affaticato contro la parete e il moro si rimise in piedi, pulendosi la bocca con la mano e sogghignando malizioso.

“Meglio?” domandò Darren con fare soddisfatto, abbracciando stretto l’altro mentre riprendeva fiato.

“Decisamente meglio” sospirò Chris sorridendo beato, per poi avvicinarsi e posargli un tenero bacio sulle labbra.

“L’hai combinata grossa, ne sei consapevole vero?” continuò il ragazzo osservando il moro quasi divertito.

“Non se ci accordiamo di mantenere il segreto” rispose Darren inarcando le sopracciglia.

“Quello che è successo su questa barca, rimane su questa barca”
 


*


 
 
Kevin si appoggiò al gomito, guardando verso la piccola porta che dava sopra alle scale. Da sotto coperta provenivano dei suoni assolutamente inequivocabili.

Cory sospirò “Sono assurdi qui due… Darren ha fatto coming out da un quarto d’ora e adesso….”

“Oh, a proposito” Si intromise Harry “Mentivo. Io sono seriamente asiatico” ridacchiò a voce bassa “Volevo fare una battuta, non credevo che per una cavolata del genere si potesse scatenare tutto questo.”

“Ovviamente anche noi scherzavamo” provò a dire Mark con un tono tutt’altro che credibile, beccandosi così un sacco di occhiate scettiche e al contempo maliziose.

“Vi va una partita a carte mentre le coppiette limonano?” chiese ironicamente Cory guardando Harry, Kev e Grant, mentre Mark se ne andava borbottando irritato verso la postazione di navigazione, ancorandosi al timone mentre Chord gli ricordava, giusto per gentilezza, che era un vero idiota.

“Io passo” disse Grant, portandosi una mano sulla pancia nuda e grattandola piano “Preferisco stendermi a poppa e prendere il sole fino al ritorno a Los Angeles.”

“Io ci sto” disse Harry battendo il cinque a Monteith “Tu Kev?”

“Io mi aggrego a Grant” rispose McHale, scrollando le spalle “Ho voglia di rilassarmi e dormire”

“Ancora non mi capacito di come sia possibile che voi due non abbiate mai fatto niente…” Cory scrollò il capo, camminando dietro al ballerino mentre gli altri due andavano verso la parte posteriore dello yacht, prendendo i teli e stendendoli vicini.

Solo quando furono sicuri di essere soli, si stesero vicini e ancora nudi – nessuno sembrava aver avuto davvero l’intenzione di coprirsi, nemmeno Chris in fondo, rendendo la situazione davvero gaia- sporgendosi uno verso l’altro per scambiarsi un soffice bacetto a stampo.

“Un po’ mi dispiace che Chris e Darren abbiano occupato la sola zona di privacy della nave” sussurrò piano Grant, appoggiandosi a un braccio e accarezzando il fianco dell’altro con la punta dei polpastrelli.

“Io non rischierei, onestamente” Gli disse Kevin, prendendo la sua mano e guardandosi un istante attorno prima di baciarlo di nuovo.
Poi entrambi si stesero a pancia in su, chiudendo gli occhi per godersi sul serio i raggi del sole pomeridiano.

Il silenzio durò pochi istanti, poi la voce più bassa del solito di Grant infranse la quiete “Quindi, stasera…. Da me o da te?”

Kevin sorrise maliziosamente “Da te, sai quanto amo il tuo letto….” 









Jalexa are floated off.




ZAN ZAN! Per la serie, alla stupidità non c'è mai fine, eccoci qua, che invece di aggiornare la nostra long, scriviamo queste stronzate assurde LOL

Come ci è venuta l'idea? Semplice, guardando un angosciantissimo quanto bruttissimo film "horror" (non proprio horror ma sul genere "voglia di vivere stuprami") che s'intitola "Alla deriva", dove questi 6 deficienti rimangono sotto dalla loro barca perchè si scordano di buttare giù la scaletta e muoiono uno ad uno.

Dei geni insomma xD
E visto che abbiamo passato tutto il film a prenderli per il culo e inveirli contro, per combattere l'ansia che mi stava venendo (cit Alexa) ci siamo imamginate i nostri eroi in una situazione del genere, in chiave comica ed...ECCOCI QUA!

Per voi tutto quello che c'è di bello al mondo: CrissColfer, McGustin e Sallingstreet!

Fateci sapere se vi è piaciuta LOL

Un bacione <3

Jalexa
  
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