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Autore: xtomlinsoneyes    05/08/2012    1 recensioni
questa è la prima fan fiction che faccio,spero vi piaccia.parla di Meredith Richard,una semplice ragazza che vive la sua vita accanto ad un migliore amico speciale.
twitter: @xtomlinsoneyes
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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#flashback
Venticinque gennaio millenovecentonovantacinque,ore 21.30 mi svegliai dal fracasso che proveniva dalla camera dei miei. Buttai i piedi giù dal letto,mi misi in fretta le pantofole rosa,corsi in corridoio. Mi diressi nella loro stanza,aprii la porta. Vidi la scena più disgustosa della mia vita,nonostante avessi solo quattro miseri anni,quel momento rimase,è rimasto e rimarrà per sempre, impresso nella mia mente come inchiostro indelebile su carta bianca.Mia madre a terra,mio padre con la mano pronta per schiaffeggiarla.Il volto di mia madre coperto di sangue e lo sguardo spietato di mio padre che tirò un pugno talmente forte,da stenderla a terra,svenuta.Mio padre si girò verso di me,e il suo volto così dolce da bravo padre,si trasformò in un volto sconosciuto e cattivo,quello non era mio padre.Scappai e mi rincorse,urlando:
«No,Meredith,ti prego! torna indietro,la mamma sta bene,non è come sembra!» scappai di corsa sentendo a stento le parole colpevoli di mio padre.Corsi in camera e mi rifugiai sotto il letto piangendo.
Mi ci misi con la paura che mia madre non stesse bene,ma ero piccola,era tardi per me,quindi mi addormentai immediatamente.
Il giorno dopo,nella mia camera c'erano delle valigie.Andai in cucina per chiedere spiegazioni.Chiesi il motivo,e mia madre si limitò solo a dire:
«Amore mio.Notiziona,partiamo! Andiamo a vivere a Londra a Doncaster,da nonna! Non sei contenta?»
vidi il finto sorriso di mia madre e mio padre in camera che beato dormiva,disgustoso.mia madre non sapeva che avevo visto quel che era successo la sera prima,e non glielo dissi,meglio non farglielo sapere.Annuii,dopo mi porse i biglietti nella mia piccola e fragile mano.
Il giorno dopo partimmo,arrivammo a casa di nonna e ci sistemammo.mi misi a dormire,perché quando eravamo arrivate,era sera,quindi mangiammo e mi misi subito nel letto caldo.mi sembrava che mia madre mi stesse spingendo ad andare a dormire,forse doveva parlare alla nonna di quel fatto sconcertante di mio padre.

ventisette gennaio millenovecentonovantacinque,uno dei giorni più importanti della mia vita.mia madre mi portò nella piazza principale di Doncaster per inziare a socializzare con gli altri ragazzini.Ero in un parco pieno zeppo di bambini e bambine,ma mi colpì uno.Un piccolo e fragile bambino dagli occhi color ghiaccio,capelli castani,arruffati e una tuta rossa da calcetto.
Mi avviciani con aria disinvolta e gli chiesi come si chiamava.Lui con voce delicata disse:
«Louis Tomlinson,e tu?» «Meredith.Richard.Meredith Richard,è il mio nome,piacere.»
sussurrai incerta davanti a quei grandi occhioni.Iniziammo a giocare insieme,inconsapevoli di cosa saremmo potuti diventare.In quel giorno,in quel periodo dove tutto andava male,trovai il mio migliore amico,la persone con cui sarei cresciuta.

Passarono tanti,tanti anni,circa quindici o poco più.Stavamo tornando da un party con Lou,Liam,Harry,Niall e Zayn,si tutta la combriccola e solo io come ragazza,ma mia madre mi ci faceva rimanere,dopotutto conoscevo louis da una vita,i suoi amici da qualche anno,mia madre si fidava.Stavamo correndo a tavoletta in autostrada,lou guidava nonostante fosse in stato di ebrezza.Io sobria gli dissi di andare piano,ma lui non mi ascoltava,e continuava ad andare comeun razzo.Fino a quando,si formò un boato improvviso e poi uno scoppio enorme.
La macchina andò in fiamme.
  
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