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Autore: game over_    06/08/2012    4 recensioni
Mmhh.. non saprei che dirvi come anticipazione, e non voglio rovinarvi la sorpresa, quindi, entrate e leggete.
Ah, se non siete interessati al rating, non aprite. ;)
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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_Vivo in una città impronunciabile_
 
 
Ero di fronte a quella casa, quella casa che sarebbe stata casa mia per due interi anni.
Gli ultimi anni.
Quella casa dove mi aspettava una nuova famiglia, con nuove usanze, nuove conoscenze e nuove abitudini di vita.
Quella casa che mi era completamente sconosciuta.
 
Avanti, bussa, non fare la codarda. Per una volta in vita tua, reagisci ragazza!
 
Bussai.
 
Oh no, cosa ho fatto?! SPARISCO.
 
Troppo tardi, una donna sulla quarantina mi venne ad aprire. Era bassina, con degli occhiali bianchi e i capelli corti e biondi. Ma con un sorriso smagliante e rassicurante.
-Ciao, tu devi essere la nuova arrivata, giusto?- Chiese la donna porgendomi la mano destra, che con un po' di insicurezza strinsi.
Le sorrisi flebilmente.
-Oh, avanti entra cara. Io sono Mina. E' un piacere averti con noi. Vedrai, sarai come a casa tua.- Disse lei prendendomi le valigie e entrandole cautamente in casa.
Mi trovai davanti ad un corridoio abbastanza lungo, con pareti e mobili di legno antico. Era davvero bella e accogliente come casa. Speriamo che anche le persone che ci abitano siano così carine.
 
Sono Sarah, ho diciott'anni e vengo dall'Italia.
Il mio sogno è sempre stato venire qui, in Inghilterra a fare un viaggio studio.
Ed era appena stato realizzato.
Grazie mamma! *W*
Dal punto di vista estetico sono alta, alta quanto basta, mora, con capelli mossi e lunghi, molto lunghi. Ho un taglio scalato, con un ciuffo che mi cade sull'occhio scuro destro, coronato da meches nocciola un po' qua e la.
Nella mia vecchia città: la grande e spaesata Roma. Ero abbastanza presa di mira dai ragazzi, chissà se anche adesso sarebbe stato così.
 
-Hem.. d-dov'è la mia stanza?- chiesi un po' incerta.
-E' al piano di sopra, accanto a quella di mio figlio.- mi sorrise.
 
S-Suo figlio?! O.o Nessuno mi aveva parlato di un figlio qui! Voglio immediatamente il mio avvocato! u.u (?)
 
La guardai inarcando un sopracciglio. Se aveva un figlio faceva bene a presentarmelo.
-Oh certo, che sbadata. Liam!- gridò la donna volgendo lo sguardo sulla rampa di scale accanto a noi. -Tesoro scendi, c'è la ragazza nuova!- 
Dopo due minuti ecco che vedo scendere un ragazzo alto, magro, con dei capelli biondo-scuro e una magliettina che lasciava intravedere i suoi forti pettorali.
 
Oh Jesus Crist. *s* (???)
 
Venne accanto a me. -Piacere, Liam.- mi tese la mano, e sfoderò un sorriso a trentadue denti. Oddio, ma era perfetto!
-Piacere mio, Sarah.- sorrisi a mia volta.
Non seppi esattamente perchè, e come, ma quel ragazzo mi trasmetteva una tale sicurezza, che riuscii benissimo a sorridergli e a non balbettare appena lo vidi.
-Bene Sarah, andiamo di sopra, ti mostro la camera.- mi prese dolcemente la mano e mi trascinò lungo le scale, prendendo con l'altra le mie valigie.
-Se avete fame scendete, ho prepareto qualcosina da mangiare.- ci avvertì Mina.
Liam mi portò in stanza, lasciando le valigie sulla soglia della porta.
Poi si mise accanto a me, che intanto mangiavo la stanza con gli occhi e sospirò.
-Una volta qui ci stava mia sorella, Ruth..- disse lui.
Mi voltai a guardarlo. -E ora dov'è?- chiesi con la mia solita sfacciataggine.
 
Stupida Sarah, stupida!
 
-Lei è...- lasciò la frase in sospeso e abbassò lo sguardo infilando le mani nelle tasche dei Jeans stretti che indossava.
-Oh, mi..mi dispiace, io non...- Caspita, bel colpo Sarah, davvero. Sono molto sorpresa di come sei riuscita a sconvolgere l'equilibrio familiare con una sola domanda. :')

Mi portai una mano alla bocca, credendo di aver toccato un tasto dolente, quando Liam si girò verso di me e sorrise quasi divertito.

-Hey, mannò, che hai capito. Si è sposata un anno fa e ha lasciato Wolverhampton, non è mica morta!- rise.
Diamine, che risata stupenda.
Sbiancai di colpo. Ma come si fa ad essere tanto idioti?! Ma che cazzo!
-Sono una stupida..- sussurrai cercando di non farmi sentire, ma penso che Liam se ne accorse.
-No, invece sei divertente.- mi sorrise.
Lo guardai e ricambiai il sorriso.
-Allora io vad..- non lo feci finire di parlare che lo presi per un gomito, fermandolo prima che uscisse dalla stanza.
-No, sta con me.- dissi io quasi supplicandolo.
-Daccordo.- si sedette sul grande letto matrimoniale della stanza e mi guardò mentre mettevo apposto la roba.
-Allora...- spezzò il silenzio lui cominciando a parlare.
 
Grazie Signore! 
 
-Di dove sei esattamente?- chiese guardandomi.
Infilai una pila di Jeans e magliette nell'armadio, dividendoli in due file, poi mi voltai a guardarlo.
Gli sorrisi. -Roma, sono Italiana. L'hai capito dal modo di parlare, vero? Non sono molto brava con l'accento.- mi sottovalutai abbassando la testa.
-Oh no. Non te l'ho chiesto per questo, non me n'ero nemmeno accorto..- disse guardandomi mentre sistemavo il PC sul comodino con lo specchio difronte al letto.
-E da cosa te ne sei accorto che non sono di qui?- gli sorrisi.
-Dalla tua carnagione. Sei molto scura, e anche i tuoi capelli lo sono.- mi voltai a guardarlo.
Nessuno avrebbe mai notato la differenza per questi particolari, ma lui si. E mi sorprese.
-Beh, in realtà mi sono trasferita a Roma da un anno, rima vivevamo al Sud Italia, in una cittadina che affacciava sul mare. Era davvero fantastica, l'estate prendevamo una villa al mare, e ci stavamo per tre mesi..- intanto avevo messo una foto incorniciata accanto al PC. 
-Wow, fai abbastanza traslochi. Non ci sei rimasta male per il fatto di dover cambiare città? Insomma.. gli amici.- 
Lo guardai.
Non avevo mai parlato con nessuno di questo. Nemmeno con la mia migliore amica, cercavo sempre di sviare sull'argomento. Non mi piaceva parlarne, eppure con Liam mi veniva voglia di raccontarglielo, era come se sapevo di potermi fidare.
-Già, è stato difficile, ma ho dovuto farlo, quando Lei è morta.- gli occhi mi si inumidirono.
Non potevo piangere, non ora. Non difronte a Lui!
Mi sedetti sul comodino, guardanolo e sorridendo.
-Oh io.. Mi dispiace.- abbassò lo sguardo.
-Tranquillo. Se te lo sto dicendo  perchè volio parlarne, no?- mi guardò e gli sorrisi. -Lei, era magnifica. Era la mia migliore amica, era mia sorella, era mia madre, era tutto. Poi un giorno una macchina ha smesso di fare 'bip' e con lei ha portato via un milione di lacrime.-
Liam mi guardva, come con compassione.
-E' tua mamma quella lì, nella foto?- chiese indicando la foto che avevo prima poggiato sul comodino.
-Si.- la presi e mi sedetti sul letto accanto a Liam, porgendogliela. -Siamo io, mio padre e mia madre due anni fa.- 
La prese in mano e la guardò attentamente.
Mi sorrise. -Qui avevo appena mangiato un gelato al cioccolato, mio padre mi aveva dato uan gomitata e mi era finito tutto sulla maglietta, sporcandola tutta.- risi a quel ricordo.
Mi mancavano così tanto.
Rise, che bella la sua risata. Era confortante, piacevole.
-Mia madre invece aveva ricevuto una granita alla fragola sulla gonna, vedi, proprio qui.- gli indicai la gonna macchiata di mamma nella foto. -Mio padre era quell illeso. Quel giorno ci divertimmo tantissimo. E fu esattamente una settimana prima che scoprimmo che era...-
-Hey, basta adesso. Ora ascoltami..- mi prese il viso fra le mani, accarezzandomi le guancie bollenti dall'imbarazzo con i suoi pollici. -Adesso finisci di sistemarti, poi scendi in salotto e andiamo a prenderci un gelato, e andiamo a farci un giro, ti va?- chiese guardandomi con quei due occhioni cioccolato.
-Daccordo.-
Gli sorrisi e lo vidi uscire dalla stanza.
Quel ragazzo era magnifico.
 
Dopo un oretta, che mi ero cambiata e sistemata nella stanza decisi di scendere.
Però non eravamo soli in casa.
Sentivo un altra voce mentre scendevo le scale. Era una voce maschile, era roca e sensuale.
Mi sposri dalle scale cercando di non farmi vedere.
C'era un ragazzo alto, che indossava una maglietta grigia, un jeans scuro e le converse bianche. Aveva i capelli ricci e stava sorridendo a Liam, che era steso sul divano.
Decsi di scendere.
-Oh, ciao Sarah, andiamo?- 
Ed ecco che il ragazzo si accorse di me, si voltò a guardarmi e mi sorrise. 
Che bel sorriso, diamine.
-Certo.- sorrisi a Liam, cercand di far finta di niente avendo lo sguardo del ricciolino addosso. Era un po' stressante.
-Bè Hazza, ci vediamo oggi pomeriggio.. Magari ci vediamo anche con Niall?- disse lui rivolto all'amico, che non toglieva lo sguardo da me.
-Certo, e non mi presenti la ragazza?- chiese guardandomi, ancora.
-Sarah lui è Harry; Harry, Sarah.- 
Mi porse la mano, che strinsi e gli sorrisi.
Era abbastanza carino, interessante.
-Quanche volta magari usciamo, eh Sarah?- mi sorise maliziosamente e mi fece l'occhiolino.
Io voltai lo sguardo stranito verso Liam, che scoppiò a ridere.
-L'hai terrorizzata Styles! Ahaha, andiamo cucciola.- mi mise un braccio attorno alle spalle e mi strinse a se.
Era come toccare il paradiso. *w*
-Bene, ciao ragazzi!- prese le chiavi della macchina, ed il riccio uscì di casa.
-Allora, andiamo?- lo guardai ancora interrogativa.
-E' normale, lui è Harry Styles. Andiamo, ti racconterò tutto mentre siamo in giro.- 
Mi prese la mano e mi portò in macchina.
 
Mi portò in giro per quella strana città. Era fantastico stare con Liam.
Era un ragazzo dolcissimo e simpaticissimo.
Mi disse tutto quello che c'era da sapere e infine, ferso le nove di sera, tornammo a casa esausti.
Avevo allacciato molto con Liam, era simpatico e molto socievole.
-Ok, allora domani a che ora mi sveglio?- chiesi sntrando in casa.
-A scuola andremo alle 8, quindi vedi un po' tu quando svegliarti.- Detto questo salii le scale, pronta a gettarmi sul letto e a dormire.
-Hey, tra dieci minuti si cena!- urlò lui dal piano di sotto.
-Daccordo.- 
Entrai in stanza e mi ci chiusi, mi gettai sul letto a peso morto e misi la testa in giù, giocherellando con i miei capelli che toccavano il pavimento.
D'un tratto il telefono cominciò a vibrare.
>Pronto?<
>Amore, sono Bianca, ma che morte hai fatto? Sei arrivata? Come sono quelli nuovi?< 
Eccola, sempre la solita che mi tartassava di domande. Era la mia migliore amica, ed era Italiana, lei era rimasta a Roma mentre io ho deciso di venire qui per uno scambio culturale.
>Hey, scusami, me ne sono scordata. Comunque è tutto stupendo qui. Ho conosciuto il figlio dei Payne: Liam. E' davvero simpatico, e abbastanza carino. :D<
>Mh, mooolto interessante. Beh amore, io vado a dormire, sennò domani non mi sveglio, ciao bella, e chiamami!< 
Le mandai un bacio volante e attaccai.
Ero sempre in quella posizione quando Liam piombò in camera.
-Bussare no?- chiesi rimettendomi garbata.
-Scusa. xD Comunque, la cena è a tavola, vieni o ti ci trascino?- rise.
-No, non ho fame, grazie lo stesso.- feci spallucce e mi rimisi a testa in giù.
-Daccordo.. Allora, ci si vede domani. Miraccomando non fare tardi eh! Notte.- mi baciò la fronte e andò via.
Rimasi un po' così, senza muovere muscolo, cercando di capire se quello che mi stava capitando era vero, poi, presa del sonno più acuto, mi infilai il pigiama e mi abbandoonai fra le braccia di Morfeo.



BuoooooooooooooooooooooooooonGiorno! *-*

Allora.. non co che dire xD
Questa è a mia seconda FF, spero che vi piaccia.. E se vi è piaciuta, recensite, non costa niente u.u 
Non fatevi ingannare dal primo capitolo, scoprirete tutto nel secondo!
Io vado, a dopo splendori *-*




 
   
 
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