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Autore: Eliessa    06/08/2012    1 recensioni
Maggio 2009. Elena e Luca. Due colleghi, due amici, sul punto di lasciare tutto.
Cosa ne sarà di loro?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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E se mi vorrai ci sarò.
 
Maggio 2009.
Il Decimo Tuscolano sta indagando sulla banda dei Russi.
Un caso che sembra non avere mai una fine.
Un caso dove sembra che ci siano solo perdite.
Un caso dove sembra che i morti siano più dei vivi.
È guerra. Gli uomini del Tuscolano non si arrendono. Troppe perdite hanno visto con i loro occhi. Troppi. Tanti. Ed ora erano stanchi.
Il primo a morire fu Carlo Fiorentini, con la sparatoria davanti il Commissariato.
Anna non si perdonò mai questa morte.
Il giorno dopo il non-matrimonio con l’uomo, ebbe una lunga chiacchierata con Luca, il quale capì il motivo della sua scelta di non sposarsi.
Da quel momento erano una coppia.
Si amavano. Si sono sempre amati.
Quando fu il momento di indagare sull’assassino di Carlo, Anna si dedicò anima e corpo su quell’indagine, la stessa che la portò alla banda dei Russi.
Ma all’improvviso, durante un pedinamento insieme a Luca, si ritrovò in uno scontro a fuoco.
Anna e Luca, contro decine di persone. Due persone contro tutti. Due contro il mondo.
Un russo iniziò a sparare per difendersi ed un suo colpo fece centro, ma nel posto sbagliato.
Quel proiettile s’infilò nel cuore di Anna. Subito Luca rispose al fuoco, uccise l’ultimo russo rimasto in vita e si volatilizzò sulla sua donna.
 
-Anna, devi vivere. Fai battere più che puoi il tuo cuore. Fallo per te, per me, per noi ed il nostro futuro.- disse Luca tra le lacrime.
-Ti amo.- fu la risposta di Anna, con una voce sottile, quasi impercettibile prima che esalasse l’ultimo respiro. Anna era morta tra le braccia del compagno.
Luca era di nuovo solo. E questa volta sarebbe stato più difficile vivere.
[…]
Tre mesi dopo. La terza vittima: Davide Castelli.
Elena e Davide, dopo aver lottato per il loro amore, furono separati di nuovo dalla morte di lui.
Furono sempre i Russi. Un attentato alla Procura di Roma, dove l’unico morto fu proprio il P.M. Castelli, colui che stava seguendo le indagini sulla mafia Russa.
Ora anche Elena era sola. Di nuovo e per sempre.
Aveva perso Davide, e non aveva più la possibilità di riconquistarlo, di riaverlo, di accarezzarlo.
L’unica persona a capire il suo stato d’animo era Luca.
Anche a lui avevano ucciso la sua ragione di vita. Il suo amore.
E così tutte le sere, dopo il turno in commissariato, passava a casa dell’amica.
Un pò di compagnia era quello che ci voleva.
E questo non perché Marco, il fratello di Elena, non andava bene, ma più erano e meno avrebbero sentito la mancanza dei loro cari.
[…]
I mesi continuavano a passare, le indagini avevano sviluppi minimi e tutti gli uomini del Tuscolano si stavano arrendendo.
Ma una volta tornato a casa, Luca iniziava a stare male. Tanto male da voler lasciare la polizia.
Una sera, durante una delle tante cene a casa di Elena, lui le confessò la sua decisione.
 
-Ele, sto seriamente pensando di lasciare la polizia.- disse Luce mentre afferrava con la forchetta il prossimo boccone di pasta.
-Non puoi farlo Luca! Sarebbe una pazzia.-
-So stanco, credimi. Stanco di vedere che vada tutto per il verso sbagliato. Non andiamo avanti con l’indagine ed io non so quanto ancora posso reggere.-
-Dobbiamo fare giustizia prima. Dobbiamo fare giustizia per Anna e Davide.-
-Ed a cosa serve? Non ritorneranno con noi. Sono morti Elena! Morti, ed io con loro.-
-No Luca, non mollare proprio ora. Per favore. Dobbiamo provarci, dobbiamo andare avanti.-
-Non ne ho più la forza credimi.-
-E dobbiamo trovarla. Domani ti giuro che non uscirò dal distretto se non trovo una qualsiasi prova contro quei bastardi.-
-Non servirà a niente. A niente, capisci?-
-A me invece serve. Io ci credo, io voglio giustizia. Se ho scelto di fare questo lavoro è perché credo nella giustizia, perché credo in un modo migliore, ma solo se ognuno fa la sua parte.-
-Anche io amo il mio mestiere. Se ho voluto diventare commissario non è certo per avere soldi in più sulla busta paga, ma solo perché voglio che qualcosa intorno a me cambi.-
-E allora lottiamo insieme. Lottiamo per questa battaglia, facciamolo insieme, per noi e per chi ci guarda da lassù.-
-Domani ci barrichiamo nel mio ufficio, al diavolo tutto il resto, voglio trovare qualcosa.- disse Luca battendo un pugno sul tavolo.
-Si, così ti voglio. Io e te.-
-Io e te! Sai, l’ultima persona che mi ha detto: io e te è stata Anna.-
-Ti manca?-
-Nello stesso modo a cui a te manca Davide.-
-Sai, mai pensavo che il nostro rapporto potesse diventare così.-
-Così come?- chiese Elena.
-Confidenziale?! Si, mai credevo che noi potessimo confidarci, diventare amici oltre che colleghi.-
-Di là verità, appena sono arrivata al decimo mi odiavi?!-
-No, macchè. Solo che lì dentro ho visto troppi colleghi morire o andare via così avevo deciso di non affezionarmi più a nessuno. E invece con te non ci sono riuscito.-
-Beh, lo prendo come un complimento.-
-E certo! Dai ti aiuto a levare i piatti, stasera tocca a me.-
-Veramente toccava a Marco, ma è uscito.-
-Appunto, toccava ad un uomo e fino a prova contraria lo sono.- disse Luca in piedi vicino il lavello.
-Grazie Lù.- rispose Elena accanto all’orecchio dell’amico. Luca ad un tratto non pensò a nulla. Aveva il vuoto per la testa. Un attimo e cinse la donna dai fianchi, iniziando a baciarla. Lei non rifiutò il bacio, anzi continuò. Iniziarono un bacio dolce e passionale, che li portò a fare l’amore…
Il mattino seguente Luca si svegliò per prima e dopo aver realizzato dove si trovasse, si alzò dal letto, ma il risveglio di Elena lo bloccò.
-Tra noi quello che è successo stanotte è successo o non è successo?- chiese Elena.
-Mi sembra più uno sciogli lingua.- rispose Luca sorridendole.
-Non fare il cretino.- disse Elena sollevandosi dal letto e coprendosi il seno con il lenzuolo. –Tra noi c’è qualcosa?-
-Elena, dipende da te. Tu mi piaci e non poco. E questo non lo dico solo perché voglio rimpiazzare Anna, ma sento veramente qualcosa per te. Se ricambi il mio sentimento di amore allora possiamo dire che questa notte c’è stato davvero qualcosa tra noi, altrimenti…-
-Anche io ti amo. Non ti ho detto nulla per lo stesso tuo motivo: non volevo darti l'idea di sostituirti con Davide. Luca, non è facile ammetterlo, abbiamo perso i nostri cari da troppo poco tempo, ma in questi mesi mi sono innamorata di te.-
-Anche io Elena, anche io.-
-E allora non dire niente. Viviamo questa storia, sarà quel che sarà.-
-Elena...- sussurrò Luca avvicinandosi alla donna iniziando a baciarla. Intanto Marco, che aveva passato la notte fuori con gli amici, rientrò in casa.
-Ele, ci sei?- chiese l'uomo girando per casa, non sapendo che arrivato in camera della sorella si trovavo davanti una bella sorpresa. Luca si accorse per primo della sua presenza e si staccò dal corpo di Elena.
-Marco!- esclamò subito Luca.
-Scusate.- riuscì a dire lui per poi dirigersi in cucina. Intanto Elena e Luca si rivestirono e lo raggiunsero. -Ele, Luca scusatemi per prima.-
-Tranquillo, va tutto bene.- gli rispose Luca dandogli una pacca sulla spalla.
-Ma almeno state insieme?-
-Si, stiamo insieme.- rispose Elena.
-Sono felice per voi. Certo che se ripenso alla figura che ho fatto prima... Vorrei sotterrarmi sotto terra.-
-Dai, non esagerare, per così poco.- disse Luca.
-Dopo quello che ho visto.-
-E che avrai visto mai.- rispose Elena. -Noi due che ci stavamo baciando.-
-Si, solo che entrambi eravate nudi.-
-Ma dai. Io sono uomo, lei è tua sorella, dove sta il problema.-
-Beh effettivamente.- rispose Marco e tuti e tre si misero a ridere.
-Preparo il caffè, o fate colazione al bar.-
-No.- rispose Luca. -Non so neanche se arrivo al decimo, ho bisogno di un caffè ora.-
-Ok.- rispose Marco.
Dopo aver fatto colazione Elena e Luca entrarono al commissariato mano nella mano, sotto gli occhi increduli di tutti; allorché Vittoria si avvicinò alla coppia.
 
-Quest'entrata fa capire ben altro.- disse per battuta la donna.
-Vittò.- rispose Luca. -Quest'entrata fa capire quello che avete pensato. Io ed Elena stiamo insieme.
-Auguri.- rispose la donna, e subito si avvicinarono gli altri colleghi. Dopo gli auguri la coppia si barricò nell'ufficio dell'uomo. Come promesso dovevano fare giustizia, e quindi finchè non avrebbero trovato uno straccio di prova per poter mandare avanti l'indagine non si sarebbero mossi da lì.
E infatti la pazienza premia.
Dopo cinque ore passate lì dentro, vari caffè e mal di testa per tutte le carte ricontrollate per l'ennesima volta, riuscirono ad arrivare una svolta, quella decisiva.
Il tutto stava nell'avvertire Patrizi della DIA, mettersi d'accordo sull'arresto di Pavel, Dorian e Nadia e tutto sarebbe finito per sempre.
Solo poche ore e tutti avrebbero avuto giustizia.
 
-Luca, mi sento un peso qui, alla bocca dello stomaco.- iniziò a dire Elena, seduta sul divano nell'ufficio di Luca.
-Sarà l'ansia per l'operazione di questa sera.-
-Forse, o forse no. Ora che avranno giustizia che faremo? Cosa ci spingerà ad andare avanti?-
-Il nostro amore. Sicuramente dopo questa sera vivremo tutti un pò più sollevati. Davide ed Anna riposeranno in pace nella loro tomba, e noi potremo vivere serenamente.-
-Si, lo so, ma...-
-Ti stai ricredendo sulla nostra storia.-
-No, questo mai. Sono sempre più innamorata di te, ma... non lo so. E' tutto così strano. Anche noi, fino a poche ore fa eravamo solo colleghi, amici, ora invece...-
-Ora invece siamo due persone che si amano e che non fanno nulla di male.-
-Sai di cosa ho paura? Delle opinioni delle persone.-
-Sai, a me non importa più. Sai quante critiche ho imparato a mandare giù quando ho iniziato la mia relazione con Anna? Quante persone che dicevano il gay è cambiato, chissà se è vero... Ho imparato a non dare più importanza a queste chiacchiere.-
-Hai ragione, in fondo cosa sanno di noi? Chi sono loro per poter giudicare quello che proviamo?-
-Giusto. Dai, ora basta, abbiamo un operazione da mettere in atto. Sei prona?- Elena annuì con la testa. -Tieni, questo è il tuo.- disse Luca passandole il giubbino antiproiettile ed Elena rispose lasciandogli un leggero bacio sulle labbra.
Dopo essersi preparati, Luca radunò i colleghi ed insieme andarono in una villa a Ostia, la villa dei Russi. Lì trovarono gli uomini di Patrizi, ed una volta accordati, iniziò l'operazione per arrestare i Russi.
Fortunatamente tutti ne uscirono illesi. Almeno dalla parte dei poliziotti, poiché di Russi, ne morirono parecchi. Tutti gli altri furono portati direttamente a Rebbibbia.
-E' tutto finito.- disse Luca abbracciando Elena. -Tutto finito.-
-Giustizia è stata fatta.-
-Tutti riposeranno in pace.-
-E noi possiamo vivere la nostra storia. Ora ti dispiace se avverto mio fratello della riuscita dell’operazione? Hai imparato a conoscerlo, sai com'è.-
-Tranquilla, fai pure.-
-E poi che fai, ti fermi da me stanotte?-
-Si, perchè no. Non posso evitare un invito del genere.- ripose Luca facendole l'occhialino.
 
Elena e Luca, da quella sera, anzi dalla sera prima, erano una coppia.
In pochi mesi erano riusciti ad innamorarsi perdutamente l'uno dell'altro.
Mai avrebbero pensato di arrivare a provare tale sentimento l'uno per l'altro, ma era successo ed ora lo vivevano appieno.
Un amore forte, proprio come quello che provavano per i loro rispettivi compagni: Anna e Davide, due persone di cui si parlava ogni giorno, senza esser tristi.
Era un modo per ricordarli e farli vivere sempre e per sempre con loro.
[...]
Ora Elena e Luca stavano pensando al loro matrimonio, ed alla nascita dei loro primogeniti, i gemelli Anna e Davide, ma quella è un'altra storia...
 

FINE.
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Salve a tutti :)
Ringrazio prima di tutto le persone che hanno osato perdere un pò del loro tempo per leggere questa mia (orribile?!) storia.
Ora arriviamo al dunque: non ditemi come mi sia venuta in mente di fare una shot sulla coppia Elena-Luca, considerato che io sono dalla parte di Anna e Luca ed Elena e Davide! Ma proprio convita, amo queste due coppie e su questo non si discute.
Comunque, penso di aver avuto la folgorazione guardando per l’ennesima volta Distretto di polizia 9.
Che dire di più? Vi ho detto che l’ho scritta tuta questa notte senza averla riletta? Ahahah
Un saluto ed un bacione a tutti voi :)
Eliessa <3
   
 
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