Sempre la stessa noiosa storia, o forse dovrei dire fisica?

Buona sera caro pubblico.
Io sono il libro di fisica di Lucrezia.
Di solito ho una vita piuttosto monotona.
Vengo messo nel suo zaino, portato in classe per fare lezione e, una volta a casa, riposto nuovamente sul suo scaffale.
Succede così ogni lunedì e venerdì. Sempre la stessa noiosa storia, o forse dovrei dire fisica?
Ma c’è un periodo in cui tutto cambia. Un periodo in cui la mia tranquillità e il mio equilibrio vengono profondamente turbati.
Il periodo che precede la verifica.
Durante quel periodo vengo tirato fuori praticamente tutti i giorni, aperto scarabocchiato, sottolineato, lanciato, evidenziato… a volte mi becco anche degli insulti, ma non biasimo Lucrezia per questo, ci vogliono doti speciali che non tutti possiedono per studiare una materia come la mia (NdA: Ehi! NdLibro: Io sono solo sincero).
A volte capita che io incontri altri libri, quelli delle sue amiche. Queste ultime, chiacchierano, studiano, ma soprattutto chiacchierano! Noi proviamo ad aiutarle, abbiamo persino gli esercizi guida, più di così, ma non c’è niente da fare, Lucrezia è un caso senza speranza (NdA: Ehi!! NdL: Lo so, è dura, ma è la verità e devi accettarla).
Comunque, dicevo, il tempo passa e arriva la sera prima della verifica. Beh, sapete come sono queste cose, si studia fino a mezzanotte, si crolla sui libri e poi…?
E poi capita a volte che Lucrezia riesca a prendere un voto decente. Ma ci credete? Lo so, nemmeno io ci credevo e a giudicare dalle sue grida di gioia… neppure lei.

Ok, lo so, questa storia non ha assolutamente senso, ma non pubblico niente da aprile e sono in astinenza.
Passando alla storia, l'avevo scritta l'anno scorso, mi pare, in un momento di follia che molto probabilmente seguiva una verifica di fisica, e poi me l'ero dimenticata in una cartella sperduta.
Spero che vi piaccia e se avete voglia commentate anche negativamente perché qualsiasi consiglio può farmi solo bene.

Lucri_Chopper