Libri > Hunger Games
Segui la storia  |      
Autore: PearlBrooke    06/08/2012    0 recensioni
Questa storia narra la vita di una ragazza del Distretto 1 e degli Hunger Games :) Buona lettura. L'Autrice
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Se dovessi esprimere un desiderio sarebbe quello di rinascere. Vorrei diventare una colomba, volare alta nel cielo e scappare, scappare da tutto, dai miei famigliari, dal mondo. Volerei per portare la pace, non la distruzione. Mi nutrirei di nettare e ambrosia divina non di poveri innocenti. Aiuterei il prossimo, non lo schiavizzerei come ha fatto Panem al mio popolo, alla mia gente. Si, sono una delle sfortunate schiave di Panem. Mi chiamo Pearl, il mio distretto di provenienza è il lussuoso 1. E' paradossale che io mi chiami come il prelibato frutto dell'ostrica ma non abbia mai visto il mare, né la brezza marina e la costa dove grandi navi si stanziano per ammirare il tramonto; ma ciò è normalissimo per un normale abitante del distretto 1, il nostro distretto non si affaccia sul mare. Il 4, invece, lo costeggia e ne sfrutta la bellezza. Ecco un mio altro grande desiderio è quello di osservare, percepire il mare; poiché i laghetti del 1 non sono la stessa cosa. Un giorno me ne andrò, salterò la recinzione elettrificata e correrò verso la libertà; ma questo è un giorno, questo è il futuro. Ora sono solamente una ragazzina di 16 anni impaurita da quello che potrebbe accadermi domani: la mia fine. Domani ci sarà la mietitura nella grande e sfarzosa piazza ed io ho una gran paura, poiché se verrò estratta a partecipare ai malvagi Hunger Games, per me sarà solamente la fine o con pochissime probabilità un inizio da vincitrice. Eh già, noi schiavi di Panem annualmente dobbiamo vedere partire i nostri figli verso la morte nera e impotenti sul grande schermo vediamo perire amici, compagni, fratelli. Questo alla mia famiglia è successo solo una volta; poiché nella mia famiglia sono state estratte quattro persone e tre sono ritornate dagli Hunger Games sane e salve ma soprattutto vincitori. Mio nonno, il primo vincitore, non fu estratto ma si fece volontario a 17 anni per salvare il cugino malato da morte certa, per vincere dovette uccidere un ragazzo del distretto 5 poiché a casa aveva una fidanzata che aspettava un bambino. Mio padre, il secondo vincitore, venne estratto a 15 anni e nessuno si fece volontario per salvarlo, era già considerato morto alla mietitura; invece vinse senza uccidere innocenti, poiché non fece parte del gruppo dei Favoriti. Mio fratello Clark, il terzo vincitore, è maggiore di me di quattro anni e venne estratto a 17 anni; pur di tornare a casa non ebbe pietà degli avversari. Provengo da una famiglia di vincitori, ma sono certa che se fossi estratta, avrei detto addio a tutto questo, poiché sarebbe ritornato solo il mio corpo e non la mia anima. Ma anche mia sorella Brooke partecipò agli Hunger Games alla mia età dieci anni fa, ma lei non ritornò viva dai giochi, venne uccisa dal ragazzo del 2, era vicinissima alla vittoria ma non riusci a superare la violenza di quel ragazzo che uccise pubblicamente e brutalmente mia sorella in diretta. Non parliamo mai di Brooke, soffriamo ancora per quella perdita; quando partii per i giochi Clark eravamo molto impauriti, ma Clark fu spietato nei suoi giochi della fame: per prima cosa uccise entrambi i tributi del 2 alla Cornucopia e poi tutti i tributi che erano sulla sua strada, fece tutto ciò per Brooke. La dolce e tenera Brooke che oggi avrebbe avuto 26 anni e una famiglia tutta sua. Ogni vigilia anche se non ci confidiamo l' uno con l'altro non pensiamo alla vittorie, ma alla morte di Brooke e domani alla mietitura sarò proprio come Brooke: una ragazza sognatrice e speranzosa di 16 anni . Domani non sarò sola alla mietitura ci sarà anche mia sorella Cassie di 17 anni, perciò la mia famiglia dovrà sperare e pregare che nessuna delle sue amate figlie venga estratta. Ma so che mia madre pregherà per me solo perchè ho 16 anni, l'età di Brooke; infatti l' anno scorso quando Cassie era una sedicenne avvenente, tutte le speranze di non essere estratta furono rivolte a lei. Non volevo dire addio a tutto questo, ma mentre ero seduta sul morbido prato pensavo solamente che domani sarebbe stata la fine, che domani sarei finita come Brooke innocente e indifesa ma sopratutto sola.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: PearlBrooke