- Ems, sta' tranquilla... - mi sussurra, accarezzandomi dolcemente una guancia e inumidendosi la mano delle mie lacrime.
Da quanto tempo non piangevo...
Da quanto tempo qualcuno non mi guardava piangere...
Sinceramente non ne ho la minima idea.
Rannicchiata in un piccolo angolo della mia enorme villa, scruto accuratamente Nolan, lo fisso con i miei occhi gelidi.
- Ems, sai che non hai motivo per diffidare di me. Ti puoi fidare di me... sono l'unica persona di cui ti puoi fidare... -
Noto che distoglie il suo sguardo dal mio, passandosi una mano sul viso.
Eccola, l'espressione di chi mi sta nascondendo qualcosa.
- Ma se sei l'unica persona di cui mi posso fidare, perché mi stai nascondendo qualcosa? - sbotto improvvisamente.
Solitamente non sono mai così diretta e schietta.
Cerco sempre di lavorarmi le mie prede con calma, lasciandole entrare nel mio gioco e distruggendole poco a poco.
Ma Nolan è... è diverso.
- Perché tu sei quel che sei Emily, fredda e distaccata. Non c'è affetto nella tua vita. E ti allontani da chiunque ti dimostri affetto, anche da me, e io non voglio... perché ti voglio bene, Ems
I suoi occhi fissano i miei, quasi come se mi volesse convincere dell'affetto che prova per me.
Non so se credergli.
So solo che nei suoi occhi non vedo malignità, ma solo... sincerità e una velata paura.
- Dammi un abbraccio, Nolan
Mi sorride e noto nei suoi occhi una strana luce.
"Chi trova un amico trova un tesoro".
Avevi ragione, papà.
Magari la vita non sarà più così crudele con me, ma non ci metto la mano sul fuoco.
L'unica cosa che so è che non saró sola.
Almeno per questa notte...