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Autore: ArySayanPrincess    06/08/2012    2 recensioni
Le mie sorelle le trovo già sveglie in sala pranzo. Mi siedo con loro. Mi rivolgono qualche parola e capiscono che ho la testa da un'altra parte.
Mia sorella Sonia è la prima a chiedermi cosa ho. Non ho voglia di rispondere quindi invento.
"Non ho dormito bene questa notte, dovrei cambiare materasso". L'unica cosa invece che dovrei cambiare è il rapporto tra me e Rufy. Oggi, devo chiarire tutto.
Riconosco la sua voce mentre entra nella stanza affamato. Il mio cuore sussulta, mi sembra di avere un infarto. Ed ecco, come mi immaginavo, mi arrivano le sue parole di scusa.
"Hancock mi dispiace molto, ti ho rubato il letto! Te dove hai dormito? Mi sono addormentato come un sasso. Potevi svegliarmi!"
Ora cosa gli dovrei rispondere? Non mi va di inventare. Basta con le scuse. Le mie sorelle mi stanno guardando male, gli ho mentito. Non mentirò anche a lui. Dai Hancock chiedi di parlargli, digli tutto, tutto. Lui deve saperlo.
FF da un capitolo sulla coppia RufyXHancock.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy | Coppie: Shichibukai/Flotta dei 7
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                              If you only knew

Sento i capelli setosi tra le mani. I capelli neri ribelli. Sento il suo respiro caldo sul mio collo. Dorme beatamente come un bimbo che si addormenta nelle braccia della propria madre. Io non riesco a dormire. Lo continuo a guardare, a giocare coi ciuffi ribelli, ogni tanto lo stringo tra le mie braccia, lo bacio sulle guance morbide. Il mio cuore sta per esplodere. Sembra una bomba ad orologeria. Lui non si accorge di niente. Non se ne accorgerà mai. Domani mattina quando si sveglierà  non mi vedrà qua, mi sarò svegliata prima sempre se dormirò’, sempre che il mio cuore mi tolga il peso di questi pensieri tormentati, e farò come se lui non si fosse mai addormentato nel mio letto ,come se io non mi fossi mai stesa accanto quando l'avevo trovato là, come se io non avessi mai preso la sua testa fra le mani e da pura egoista l'avessi fatto dormire sul mio petto e non sul morbido cuscino sul quale era appoggiato. Lui e la sua ingenuità crederanno che mi hanno fregato il posto per dormire, e verranno a scusarsi, io non gli dirò mai che non è così. Lui non saprà e non capirà mai quanto lo amo, quanto muoio ogni volta che non capisce cosa provo per lui, che non interpreta i miei gesti, non interpreta le mie guance arrossate ma è proprio il fatto che è strano mi ha fatto innamorare. Forse anche se gli dichiarassi il mio amore non mi darebbe neanche retta. Ma è proprio il fatto che non capirebbe che non mi farebbe arrendere, anzi la mia ostinazione crescerebbe e farei di tutto per fargli entrare nella sua testolina e nel suo cuore  i miei sentimenti.
La mattina è arrivata troppo in fretta. Mi dispiace farlo, ma prendo delicatamente la sua testa e la posiziono sul cuscino e cercando di non far rumore sgattaiolo fuori dal letto con mio grande dispiacere.
Le mie sorelle le trovo già sveglie in sala pranzo. Mi siedo con loro. Mi rivolgono qualche parola e capiscono che ho la testa da un'altra parte.
Mia sorella Sonia è la prima a chiedermi cosa ho. Non ho voglia di rispondere quindi invento.
"Non ho dormito bene questa notte, dovrei cambiare materasso". L'unica cosa invece che dovrei cambiare è il rapporto tra me e Rufy. Oggi, devo chiarire tutto.
Riconosco la sua voce mentre entra nella stanza affamato. Il mio cuore sussulta, mi sembra di avere un infarto. Ed ecco, come mi immaginavo, mi arrivano le sue parole di scusa.
"Hancock mi dispiace molto, ti ho rubato il letto! Te dove hai dormito? Mi sono addormentato come un sasso. Potevi svegliarmi!"
Ora cosa gli dovrei rispondere? Non mi va di inventare. Basta con le scuse. Le mie sorelle mi stanno guardando male, gli ho mentito. Non mentirò anche a lui. Dai Hancock chiedi di parlargli, digli tutto, tutto. Lui deve saperlo.
"Rufy possiamo parlare in privato?"
Non sembra affatto colpito dalle mie parole e accetta subito. Ci dirigiamo verso la terrazza, mi tremano le gambe, il tremore si espande per tutto il corpo potrei cadere in questo preciso istante a terra. Siamo arrivati, non riesco a dire niente, sono bloccata, paralizzata, mi sembra di aver dimenticato come si parlae  comincia ad esserci un silenzio imbarazzante. Fortunatamente il mio Rufy  lo rompe.
"Allora, cosa mi vuoi dire?"
Ho voglia di rinunciare, di inventare una scusa e togliermi da questa situazione ma il mio cuore mi dice di restare qua e parlare.
"Stanotte io ho dormito, no te hai dormito, abbiamo dormito tutte e due nel mio letto, quindi non ti devi scusare, io mi dovrei scusare."
Comincio a parlare velocemente non capisco neanch'io cosa sto dicendo. Lui mi guarda, all'improvviso alzo la voce. Gli sto quasi urlando contro.
"Io mi devo scusare perché ti ho fatto dormire scomodamente solo perché ti volevo tenere tutto per me!"
Rufy non sembra  ne' turbato ne tantomeno stupito delle mie parole. Mi risponde serenamente e allegramente.
"Non ti devi scusare! Ho dormito così bene! Sono felice di non averti rubato il letto! Non farti problemi e ora andiamo a mangiare! Mi sembra che tutti e due non abbiamo fatto ancora colazione!"
Mi chiedo come fa ad essere così. Possibile che non riesce a sentire il mio cuore? Vorrei prendere la sua mano e fargli sentire cosa succede dentro al mio petto. Non può finire solo con queste parole volate al vento, senza che io gli abbia detto cosa provo per lui. Non so neanch'io cosa sto facendo. Le mie mani sembrano animate da uno spirito misterioso e prima che se ne possa andare lo afferro per il braccio e li trascino a me. E' questione di un istante. Lo bacio. Questo istante mi sembra durare un eternità. La mia mente non ragiona più. Il mio cuore neanche, ogni parte del mio corpo è da qualche parte in giro per il paradiso.
Apro gli occhi e vedo che è rimasto abbastanza confuso. Abbasso la testa e comincio a correre via. Mi sento davvero una stupida e mi vergogno tantissimo. Ignoro che mi sta chiamando e corro più veloce che posso. Arrivo in camera mia,le lacrime mi scendono dagli occhi. Mi butto a terra.
Sento la sua voce che ripete il mio nome. Non ci posso credere, lui è arrivato qui. Cosa gli dico ora? Non ho il coraggio di guardarlo in faccia.
"Hancock! Perché sei corsa via? Perché piangi? Non ci ho capito niente. Sei strana! Ma allora avevi fatto colazione e per questo ti sei arrabbiata? Hai mangiato delle fragole? Le tue labbra sapevano di fragola. Le voglio mangiare anch'io!"
Non capisco se lo fa apposta o è proprio così ingenuo, così, così come a me piace. Pero' non sopporto più questa situazione. Mi dispiace arrabbiarmi con lui, lui non ha fatto niente ,ma l'ira prende il sopravvento.
Comincio a urlare in tono aggressivo.
"Mi stai prendendo in giro? Quello era lucidalabbra, idiota! Possibile che non capisci che io ti amo! Sto soffrendo davvero molto per colpa tua! Perché sei arrivato su quest'isola? Devi andartene da qui! Subito! Prima però uccidimi!"
Mi sento un mostro. Vedo che è rimasto li ad ascoltarmi, sembra dispiaciuto dal mio comportamento. Ricomincio a piangere. Come ho potuto trattarlo così? Comincio a singhiozzare, non riesco a parlare. Poco dopo mi calmo. Lui è sempre in piedi là ad aspettare che io aggiunga qualcos'altro. Mi calmo un attimo e comincio a parlare.
"Scusa, io non volevo! Scordati ciò che ho detto! Sono una stupida! Perché me la prendo con te?!Non posso mica obbligarti ad amarmi!"
Subito dopo riprendo a piangere. All'improvviso sento la sua voce più vicina. Mi prende per un braccio come volesse tirarmi su.
"Hancock non devi piangere! Tieni questo!"
Prende qualcosa dalle tasche e me lo porge. Lo guardo, è una collanina. Si vede subito che non è fatta di materiali pregiati ma appena la prendo in mano sento che ha qualcosa di molto prezioso.
"Vieni, andiamo a mangiare! Guarda che lo so che hai fame! E ce ne ho anch'io."
Mi aiuta a tirarmi su e poi senti che appoggia il suo cappello di paglia sulla mia testa.
"Me lo ridarai quando smetterai di piangere e ti sarai calmata"
Non capisco perché sta facendo questo. Vuole solo che non io non pianga o ha compreso il mio discorso e il perché ero arrabbiata?
Ora mi è passata la voglia di continuarli a ripetere che lo amo. Non ha più senso. Credo e spero che abbia capito ormai. Lui è così e lo amerò sempre anche se fosse così tanto stupido da non capire , anche se non sarà sempre vicino a me, anche se non mi amasse mai ,anche se mi odiasse, anche se mi facesse del male. Continuerò a sognarlo, a pensarlo, a impazzire per lui, ad arrossire quando verrà pronunciato il suo nome. Lo aspetterò anche per tutta la vita se decidesse di tornare da me e amarmi.
E anche se non lo decidesse resterebbe per sempre il mio unico amore.










Salve a tutti!
Era da un pò di settimane che volevo fare una fanfiction sulla coppia Hancock/Rufy.
Forse la fine potrà sembrarvi deludente,ma credo che se l'avessi fatta finire in modo diverso sarebbe diventata OOC e non mi sarebbe piaciuta,perchè adoro proprio questo tipo di rapporto fra loro due.
Spero che vi piaccia!
(Per chi segue la mia FF One Music!Nati per cantare  pubblicherò domani l'ultimo capitolo)
Alla prossima!
ArySayanPrincess
  
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