Non era certo. Non era sicuro.

Più volte avevo cercato di provare qualcosa di più. Avvolta fra le sue braccia, mentre sentivo il suo respiro sulla mia pelle. Accennare a un sorriso a ogni sua parola, percepire le sue labbra sulle mie fredde come il ghiaccio e lisce come il vetro. Le assaporavo lentamente, perché non me ne volevo separare.

Il cuore batteva regolare, mentre il suo muto. Accarezzando la sua pelle bianca e gelata, ma sentirne uno strano calore che si accendeva a ogni suo tocco.

Notti intere passate accoccolata a lui, mentre cantava la mia ninna nanna. Amavo quella canzone, mi dava una sensazione di pace e quiete. Pensare che prima di tutto questo non c’era mai stato nessuno, che teneva a me come lo faceva lui.

Edward era il mio tutto, mi sentivo completa con lui accanto e non l’avrei mai lasciato. Eravamo così vicini, ma allo stesso tempo così lontani. Due mondi che si univano e si combaciavano cercando uno la mano dell’altra. Quello era il chiaro segno che ci appartenevamo, senza aver alcun timore. Mi proteggeva da tutto e tutti ed io mi sentivo sicura fra le sue braccia.

Sfiorando il suo sguardo, scorgendo i suoi occhi dorati da cui potevo vedere la sua anima e in cui mi immergevo a ogni sua occhiata. Stringendomi forte a lui, senza temere nessuno. Restare in silenzio ascoltando il suo respiro e le sue carezze, era tutto ciò che volevo. Era mio per sempre e la stessa cosa voleva per lui. Il suo mondo non mi spaventava, la paura più grande fu quella solo di perderlo. Più volte successe e più volte cominciavo a pensare, che cacciarmi nei guai fosse il rimedio per tenerlo stretto a me.

Tutti erano contrari alla nostra unione, io la pensavo diversamente e anche Edward lo sapeva. Prima mi sarei unita a lui e prima sarei rimasta con lui per l’eternità. Non m’importava se correvo dei rischi o se qualcuno tentasse alla mia vita. La sola cosa che m’interessava era Edward e nessun altro al mondo mi avrebbe separata da lui.

Ogni notte trascorsa assieme era come se il tempo per un istante si fermasse. Alle volte mi sembrava di toccare il cielo con un dito o trovare quella felicità che avevo sempre cercato.

L’unico problema, che all’apparenza mi sembrava anche un po’ eccessivo stava nella sua paura. Il suo timore di farmi del male senza volerlo, in più occasioni me lo avevo confessato. Stava in silenzio a guardarlo e controbattere con lui era una sua soddisfazione e gli avevo spiegato che sapevo a cosa stavo andando incontro e che ne conoscevo le conseguenze. Entrambi lo sapevamo e abbattere questa barriera era il nostro dovere, solo così saremmo stati felici.

Percorrendo il suo viso con lo sguardo osservandone la bellezza e perfezione della sua persona, erano una droga. La sua stessa voce mi induceva a pensare che non esisteva altro essere sulla terra, come lo era lui. Lo amavo, lo desideravo ogni istante di più.

ps. è la prima volta che scrivo sulla Saga e mi è ispirato questo piccolo pezzo. Una piccola one-shot sui pensieri di Bella. Forse anche un pò banale, ma volevo postarla per sapere la vostra opinione.