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Autore: knives    06/08/2012    1 recensioni
"Questo mare è pieno di voci e questo cielo è pieno di visioni."
Finnick. Ricordi, lacrime e dolore di un ragazzo con il mare nel cuore.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Finnick Odair
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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<< Veniamo dal mare, e prima o poi tutti torniamo a lui. >>



Spiaggia, Distretto 4.


Una luce leggera inizia ad illuminare il mondo, che lentamente si sveglia.
Tutti si preparano a sopravvivere ad un’altra monotona giornata, uguale a quelle già vissute e a quelle che arriveranno.


Mi è sempre piaciuto il mare d’inverno.
Mi fa sentire vivo.

Starmene seduto qui, sulla riva, a guardare la vita intorno a me.
Il vento, che solleva sabbia, lacrime e ricordi, li fa svolazzare qua e la per poi posarli più lontano.
I gabbiani, in volo continuo nell’azzurro del cielo.

Mi distrae dall’orrore che mi circonda.

I miei pensieri sono onde del mare che si infrangono sugli scogli e si distruggono.
Si annodano e si sciolgono in un ciclo continuo.

Voglio dimenticare tutto. Voglio ricordare solo la verità.

-Proviamoci- penso tra me e me. Inizio dalle cose più semplici, quelle che so essere vere, fino a quelle più complicate.

Mi chiamo Finnick Odair.
Ho ventun anni.
Sono nato nel Distretto 4.
Ho partecipato agli Hunger Games.
Capitol City mi ama.
Io amo Annie.
Io devo salvare Annie.
Non posso.

Sono uno schiavo del presidente Snow.


Chiudo gli occhi, cercando di cancellare dalla mia mente quest’ultima frase, senza riuscirci.

Qualcuno una volta mi disse che se ci fossi morto in quell’arena, ora sarebbe tutto più facile.
Ma non potevo permettermelo. Avevo promesso che sarei tornato a casa vincitore. A mio padre, alla mia famiglia che tanto credeva in me.

E per colpa mia sono morti.
Tutti.

Non ce la faccio più a sopportare tutto questo.

Mi trascino fuori dai miei incubi ogni mattina e scopro che non c’è alcun sollievo nello svegliarsi.
I miei incubi sono reali.

Posso solo stringere i denti e andare avanti, passando da un letto all’altro. Continuare ad essere comprato e venduto, come uno schiavo. Che è ciò che sono, no? Un inutile ragazzino, bello, si, ma inoffensivo. Inutile.

Posso solo rifugiarmi nei ricordi. Mi restano solo quelli.





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Salve, bella gente.

Grazie a chiunque abbia passato un po’ del suo tempo a leggere quello che c’è scritto sopra.
Questa è un’idea che avevo da un po’, ma il tempo di scriverla mi è arrivato soltanto adesso.
Tante cose sono state scritte su Finnick, alcune veramente bellissime. Io voglio solo capire un po’ meglio questo personaggio, la sua storia, la sua vita.

Grazie a tutti,

Amy.

   
 
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