Ricordi, Shusei?  Ricordi quante volte mi hai ripetuto che tu ci saresti sempre stato per me? Ricordi chi è stata l’unica persona che era riuscita a guardarmi in faccia, dopo tutto quello che era successo?
Ricordi chi è l’ assassino?
Merito di morire.  L’ho sempre sostenuto e continuo a farlo.
Sono un mostro, dotato di una forza talmente potente , e tanto debole da non riuscire nemmeno a controllarla.
E’ stata questa debolezza, tanti anni fa, ad aver ucciso quelle persone; e da quel momento non ho avuto più nessuno a mio fianco. Persino i miei genitori speravano che la famiglia Gioh venisse il più presto a togliere loro quell’assassino da casa. Ho solo creato problemi per tutti questi anni, ho solo seminato distruzione e paura.
Per te è diverso. Per te io sono quella persona speciale di cui io potrei fare sempre affidamento, giusto? Ma ormai sono un pericolo anche per te. Nulla può impedirmi di scoppiare e bruciarti nello stesso rogo, come quello di tanti anni fa. Ho paura per te.
L’unica cosa che merito, per evitare tutto questo, è morire.
Chissà la tua faccia, Shusei, quando a terra non troverai altro che cenere e fuliggine, quando ti chiederai dove mi sia andato a cacciare e quando scoprirai cos’è successo.
Piangerai? Ti sentirai meglio? Sentirai la mia assenza?
Voglio bruciare nel mio stesso incendio. Voglio sentire tutto il dolore che ho causato, lasciare che mi avvolga, che mi rubi fino all’ultimo pezzo di anima.
Voglio dimenticare.  . .
Voglio dimenticarmi . . .
 



 
 
“Hotsuma!” sento chiamare, la voce sua voce mi riporta alla realtà e riapro gli occhi. Come è riuscito a trovarmi? Pensavo di essermi isolato abbastanza da tutti.
“Vattene! Non venire!” urlo più forte che posso.
E invece, me lo ritrovo avvinghiato alla vita.
“Staccati ho detto!” cerco di togliermelo di dosso, ma la sua presa è troppo stretta.
“Vattene, Shusei!”
“Se tu vuoi morire, portami  con te!”
Cosa?
“Non dire idiozie. Vattene subito! Shusei!”
“Voglio stare con te! Voglio stare con te! Voglio…”
 
Sono già morto?
 Devo aspettare qualche secondo prima di riprendermi e riuscire a muovermi. Mi guardo intorno. Il pavimento intorno si è bruciato, e Shusei è ancora stretto a me.
No, devo essere ancora vivo. Chissà come, sono riuscito a fermare le fiamme, giusto in tempo, prima di trasformarmi.. di trasformarci in cenere.
Shusei, come sta? Riesco facilmente a liberarmi dalla sua presa, gli prendo il volto tra le mani e lo chiamo. Lui apre lentamente gli occhi, come dopo essersi risvegliato da un bellissimo sogno.
“Hotsu..ma” la sua voce è fiacca. E’ colpa mia, come sempre è stato.
“Shusei, mi dispiace” sento delle lacrime rigarmi il volto. Non riesco a controllarle, mi sento così debole.
“E’ tutto finito, Hotsu. Ci sono io qui con te.”
Lo abbraccio forte affondando il volto nel suo petto. È caldo, bollente… Sento la sua mano passarmi delicatamente tra i capelli.
“E’ tutto finito” ripeto con la voce interrotta da singhiozzi.
Ma sarebbe mai finita?








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note dell'autrice.
Mhm, questa l'ho scritta un po' di getto, dopo aver visto per la 24219429a volta la nona puntata dell'anime KD 
In effetti non è altro che la descrizione della scena.. e.. non è nulla di che, I know. . .

Però spero che vi sia piaciuta,, e grazie mille per aver letto <3