Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Jules_Black    07/08/2012    3 recensioni
"La voce di Sirius era carica di desiderio, di ansia, di attesa, di paura. Era morto -altrimenti non avrebbe rivisto lei- e voleva il suo migliore amico. Voleva abbracciarlo, stringerlo, sentirlo. Lily le indicò un punto a qualche metro da loro, lì dove un James scarmigliato stava aspettando un solo abbraccio. James era come Lily, giovane e senza i segni della morte a sfigurargli il volto. Nessun taglio profondo sulla guancia, nessuna articolazione rotta nel crollo della casa a Godric's Hallow."
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Oltre il velo.

"Credi davvero che le persone che abbiamo amato ci lascino mai del tutto? Non credi che le ricordiamo più chiaramente che mai nei momenti di grande difficoltà? Tuo padre è vivo in te, Harry, e si mostra soprattutto quando hai bisogno di lui." (Albus Silente)

 


Il velo era sottile e impalpabile e nessuno avrebbe mai detto che dietro di esso c'era il mondo di che aveva lasciato questa terra già da un po'. Sirius lo attraversò in un secondo, mentre la Camera della Morte nelle viscere del Ministero della Magia si riempiva di grida e di paura e mentre la sonora risata di Bellatrix Black si affievoliva e aleggiava ancora come uno spettro. Tutto quello che rimaneva di Sirius era il ricordo, vivido e netto, ma dall'altra parte il silenzio eterno della fine si impossessava della sua mente e del suo corpo. 
Passo dopo passo, Sirius si sentiva sempre più a casa. L'immensa distesa dei prati di Hogwarts si aprì davanti a lui; e l'incantesimo continuava ad agire e colorava i cieli di azzurro pastello e nuvole e il tramonto era folgorante e il sole cadeva tra le chiome della Foresta Proibita. Sirius si sentiva bene e guardò stupito le proprie mani pulite e bianche; si tastò il viso e non sentì il calore del sangue versato.
- Benvenuto!
La voce calda e accogliente di Lily Evans lo raggiunse come una carezza amorevole in quel tripudio infinito di emozioni che sentiva esplodere nel petto.
- Lily?- chiese, incerto, chiedendosi cosa fosse successo realmente dopo che aveva attraversato il velo sottile. Lily era bella e sapeva di buono; ed era giovane, rimasta sospesa nei suoi diciassette anni. Non aveva sul viso i segni evidenti della morte, così come lui l'aveva vista l'ultima volta. Aveva la pelle bianca e sorrideva; aveva gli occhi scintillanti e gli tendeva le mani, emozionata. Sirius le prese e sentì che in quell'altrove così lontano, eppure reale, stava bene.
- Sì, sono io- rispose, serafica, lei. Sorrideva, non smetteva di sorridere. Era la Lily del settimo anno, quella che correva in riva al lago con James, che lo maltrattava in Sala Comune, che sorrideva sempre e non temeva la guerra. La brezza lieve del parco le fece ondeggiare i capelli.
- E... James?
La voce di Sirius era carica di desiderio, di ansia, di attesa, di paura. Era morto -altrimenti non avrebbe rivisto lei- e voleva il suo migliore amico. Voleva abbracciarlo, stringerlo, sentirlo. Lily le indicò un punto a qualche metro da loro, lì dove un James scarmigliato stava aspettando un solo abbraccio. James era come Lily, giovane e senza i segni della morte a sfigurargli il volto. Nessun taglio profondo sulla guancia, nessuna articolazione rotta nel crollo della casa a Godric's Hallow. James era James, il suo migliore amico, la persona per cui era davvero caduto dietro al velo. Sentì la distanza tra loro infrangersi in un frammento di secondo e un attimo dopo c'erano solo le braccia di James e le lacrime di Sirius contro il suo petto.
- Felpato... Bentornato!- mormorò James, accarezzandogli i capelli corti. Perché anche Sirius, dietro al velo, era tornato giovane e la morte gli aveva restituito il suo settimo anno, senza paure e senza rimpianti.
- James, io... Peter...
James lo zittì con un altro abbraccio, mentre gli ultimi raggi illuminavano il Lago Nero e Lily li osservava, distante, e sorrideva.
- Avremmo un'eternità per parlare- lo tranquillizzò James, scogliendo l'abbraccio e conducendolo verso Lily. Lei li stava aspettando, ma voleva lasciare loro tutto il tempo necessario, sebbene questo sarebbe stato infinito.
- Sirius, ti piace qui?- mormorò lei, guardandosi intorno, osservando un mare che Sirius non poteva vedere.
- E' Hogwarts, cavolo se mi piace!- esclamò lui, sedendosi sul prato e osservando il Parco.
- Vedi Hogwarts?- gli domandò interessata Lily, sedendosi accanto a lui. James si sistemò dall'altro lato.
- Perché, non siamo ad Hogwarts?- chiese, stupito, Sirius. James ridacchiò.
- Nella tua testa, cagnaccio. Solo nella tua testa- gli spiegò, con un grosso sorriso. Sirius rimase interdetto.
- Nella mia testa?
- Sir,- gli iniziò a spiegare pazientemente Lily- questa non è effettivamente la morte. E' solo l'inizio, l'anticamera.
- Io non sono ancora morto?- si chiese, stupito, tastandosi il viso.
- Sì, sei morto. Ma sei solo all'inizio di questo percoso. E' lì- disse James e poi indicò una luce lontana e indistinta che Sirius prima non aveva notato- che dovrai andare dopo.
- E voi rimarrete con me?- mormorò, come un bambino spaventato.
- Siamo venuti a prenderti appositamente- gli spiegò Lily, con un sorriso.
- E ci sono tanti altri che ti stanno aspettando- lo rassicurò James, indicando di nuovo la luce.
- Altri?
- Dorcas, Gideon, Fabian, Benjy...- iniziò a contare Lily, ricordando a Sirius quanta gente era morta. Dorcas e la sua passione per le margherite, Gideon e le canzoni stonate, Benjy e gli scherzi a Moody, Fabian e le sue lotte per Marlene... Sirius capì in quel momento di essere morto anche per loro.
- Sono dietro alla luce- lo rassicurò James, dandogli una pacca sulla spalla.
- E... Marlene?
Marlene, che aveva giurato di amare. Marlene, che non aveva saputo proteggere. Marlene, che era bella e cattiva e incredibile e devastante.
- Ti sta aspettando, anche lei- gli rispose Lily, abbracciandolo forte.
- Non è arrabbiata, vero?
- Perché dovrebbe esserlo?- domandò James, del tutto incredulo davanti alla domanda strana di Sirius.
- Io l'ho baciata e lei è morta...
Lily lo prese per mano e mise fine al quel farneticare. James gli strinse il braccio e si incamminarono verso la luce. Sirius sentiva la luce emanare un delizioso calore e i prati, il castello, il sole, scomparvero.
- Andiamo, è ora di attraversare il varco- lo incitò James, spingendolo verso la luce.
- Non farà male- lo rassicurò James.
E Sirius si ritrovò dall'altra parte, e morì davvero. Nell'eternità insieme, James non gli disse mai di non aver attraversato la luce prima di allora per aspettarlo. Sirius ritrovò Marlene e fu il primo volto che vide oltre il bianco acceccante e dolce della morte.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Jules_Black