Avrei continuato senza di lui, no. Non ne avevo la forza. Guardare il suo corpo senza vita, mi dava tanta di quella sofferenza che era peggio della morte di papà.
Non mi parlava era fermo ed io che lo guardavo. Lo guardavo e gli parlavo, sapevo che da qualche parte si trovava. Ricordavo perfettamente la sua infanzia di come eravamo cresciuti insieme. Io mi occupavo sempre di lui, mentre papà era a caccia.

Per me era tutto e adesso mi aveva lasciato solo. Non avevo intenzione, di lasciare che tutto questo mi facesse male. Era mio fratello e non potevo, lasciarlo in quello stato.

Fuori poteva anche scatenarsi l’Apocalisse, non me ne fregava niente. Sarei rimasto lì. Lì a guardarlo. Riflettere su tutto. Avevo fallito il mio compito e questo non potevo perdonarmelo. Dovevo solo rimanere solo con lui. Mi sentivo distrutto. Vederlo in quello stato, non potevo sopportarlo. Ero responsabile di quello che gli era successo.
Non dovevo lasciarlo solo. Io avevo sbagliato.

Questo era il mio destino: perdere le persone che amavo. Avevo deluso tutti. Mi sentivo abbattuto, avevo un rimorso. Un peso che non potevo sopportare. Non potevo vivere così. Sammy, cosa dovevo fare. Sam, ti prego.
Lo guardai, con la rabbia e la tristezza che avevo dentro. “Che cosa posso fare?”.
Ero intenzionato a riportarlo indietro e non me ne fregava del patto che avrei stretto. Non m’interessavano le conseguenze. L’avrei riportato in vita e avrei dato tutto per farlo. Era tutto quello che mi rimaneva e dare la mia vita per lui era l’unica cosa che potevo fare.