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Autore: ehyjude    07/08/2012    1 recensioni
Un'amicizia indissolubile, quella tra Sebastian Smythe e Blaine Anderson: un sogno da inseguire, la posta in gioco è alta. L'ammissione ad un corso serale della NYADA. Ma quanto sarà capace di mettersi in gioco Blaine, pur di fare felice il suo migliore amico?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo uno -Follie notturne-

       

NY CITY, 17 DICEMBRE 2012.
Il cellulare squilla: lo sento trillare. I’m sexy and I know it, la hit del momento, fa vibrare il materasso. Strizzo gli occhi, assonnato, e sfilo il telefonino da sotto al cuscino, al quale sono praticamente ancorato, in quel letto a due piazze troppo grande per una sola persona. Pigio il tasto verde senza controllare il numero.
“Anderson, abbiamo un problema” la voce eccitata di Sebastian Smythe, mio secolare coinquilino, nonché migliore amico, mi raggiunge con la classica punta di diffidenza ed ironia da quella cornetta. L’idea che quello stupido mi chiami nel cuore della notte, per giunta dalla camera adiacente alla mia, mi fa sorridere e irritare al tempo stesso.  Che idiota.
“Ma tu” esordisco in un brontolio assonnato, alzando le sopracciglia e sollevandomi dal materasso con i gomiti “Tu non hai un cazzo da fare, vero Seb?”
Una risata argentina, molto familiare, mi fa capire che il mio migliore amico non è in casa: è in compagnia della sua Santana, cabarettista latina che tutti si sarebbero passati con grande piacere, eccetto Seb. E’ il tipo di persona che si dichiara etero, e ci prova, alias, scopa, con quasi tutta la popolazione omosessuale di New York e dintorni. Io sono uno dei pochissimi eletti con cui si limita a scambiare battute oscene e sorrisi maliziosi. Io e lui, nonostante le apparenze, non andremo mai oltre certi limiti. Siamo una coppia di fratelli deviati mentalmente, pensando ad una definizione per delineare il nostro tipo di rapporto.
“Senti, ottavo nano, è tutta la notte che ci penso. L’ho saputo oggi pomeriggio e non faccio altro che pensarci.”
“E’ uscito il nuovo catalogo di Victoria Secrets, per caso?” chiedo sorridendo smagliante, in un coraggioso tentativo di usare la mia ironia per irritarlo.
“Blaine Anderson. Sei un’emerita testa di…” la risata di Santana, vicino alla cornetta di Seb, mi fa perdere per un attimo il filo della conversazione, anche se comunque riesco ad intuire cosa avesse voluto dirmi. “…Ti spiego” riprende con voce eccitata “ la NYADA ha deciso di aprire un corso pomeridiano. Un piccolo mini-diploma. Una specie di corso serale per chi non ce l’ha fatta ad entrare in quella fottutissima accademia al primo colpo. Ho 24 anni, Blaine, posso ancora mettermi in pista. Che dici? Mi aiuti a preparare il brano per le audizioni? Non lo so, pensavo a qualcosa di movimentato, tipo California Gurls, magari se mi ci metto riesco a trovare anche un paio di bignè spara-schiuma-da-barba come quelli che la Perry si fissava sulle tette nel videoclip..”
E’ totalmente lanciato nei suoi progetti, e lo fa con una fantasia che farebbe invidia al più sfrenato dei bambini: Sebastian è così, irrefrenabilmente iperattivo e dinamico. Nasconde la sua personalità sotto la maschera del fighettino/spaccone/ipocrita della situazione, ma in realtà è solo un bravo ragazzo, che, per emergere nella Grande Mela, ha scelto una delle vie più facili e forse più piacevoli. Fare il farfallone con i più potenti, circondarsi dei più ricchi elemosinando anche una piccola parte del loro successo. Il prestigio, la fama, l’essere continuamente desiderato sono i sogni all’apice della montagna che Seb ha scelto di scalare da anni. Vuole arrivare in cima, a tutti i costi.
E’ ancora lanciato nei suoi progetti, lo sento parlare-praticamente da solo- mentre distratto, io gioco con la bretellina della canotta intima che indosso come pigiama. Sono un ragazzo in piena crisi ormonale, del pigiama non ne ho bisogno neanche in pieno dicembre.
“…E cannoni sparafumo dovunque, capisci Bla…” interrompo il suo sproloquio chiedendo scocciato di passarmi la sua ragazza. “Santana, Seb, passami Santana” chiedo ancora una volta, soffocando uno sbadiglio, quando noto che il mio migliore amico pare non avermi ascoltato, lanciato com’è nella descrizione della ipotetica scenografia per i provini alla NYADA.
Uno sbuffo pesante, un attimo di rumore nel quale il cellulare sembra passare in mano ad un’altra persona: un sospiro divertito, più leggero rispetto a quello sentito pochi istanti prima, mi fa capire che Santana è in linea. “Dimmi. Ti ho messo in vivavoce.”
“Tesoro, tu lo sai che ore sono, per l’amor del cielo?”
“..Quanto sei sensualmente gay, nano. Oddio, vorrei essere la tua vanga così faresti l’amore con me tutto il giorno mentre scavi nelle miniere! Mordimi tutto, bel culetto, sono la mela avvelenata tra le labbra di Biancaneve!”
Sebastian  si è ripreso il cellulare, e con una voce resa teatralmente bassa e arrochita -definita da lui sensuale- inizia a snocciolare tutte le sue battute più squallide per iniziare a flirtare. “SMYTHE!” lo ammonisco, la mia faccia contorta in un’espressione sempre più sconcertata. Dio, lo adoro anche quando fa lo stupido così.
Tonfi che suggeriscono piccoli schiaffetti, esclamazioni di dolore e risatine preannunciano che Santana ha spodestato il suo ragazzo. Halleluja, halleluja. “Non so, B, che ore potrebbero essere? Le due massimo. L’una e mezza,dai. E un quarto” riprende come se niente, o meglio nessuno ci avesse mai interrotti. Con il tono di chi sta cercando di scendere a compromessi.
Strizzo gli occhi mettendo a fuoco la sveglia con le lancette luminose sul comodino alla mia destra. “Sono le tre e mezza della mattina, mi capisci? Allora, non vorrei essere invadente e spregiudicato, ma Santana, a questo orario, non dico che dobbiate stare ancora a farlo…data la scarsa resistenza del tuo ragazzo, ovvio, ma….” Sebastian sbuffa divertito, la cabarettista cerca di soffocare le risate. Invano. “..Ma la razionalità e la natura umana vogliono che a quest’ora si dorma. Chiudete gli occhi e provateci, è una sensazione bellissima. Vi assicuro.”
Santana ride: oggi il mio umorismo è particolarmente pungente, e a lei piace. “Blaine, da che pulpito vien la predica. Sei single, o sbaglio?”
Stupide domande inopportune. Sento il sangue fluire alle guance mentre benedico il cielo che la stanza sia vuota e immersa nell’oscurità. “Non c’entra. Il tuo ragazzo non dovrebbe farsi venire idee stupide quando sa che la sua galleria d’arte va a gonfie vele.”
Sebastian sbuffa: sembra sia l’unica cosa capace di fare da circa mezz’ora. Ignora completamente il mio discorso: “Mi aiuterai, mi aiuterai Blaine? Sei il mio migliore amico e voglio entrare in quella scuola. Affanculo la galleria d’arte.”
Me lo chiede con voce supplichevole, come dirgli di no?
“Ci penserò Seb, non lo so, non mi sembra un’idea saggia…”
“Non eri tu quello che fino all’estate scorsa si sbronzava e correva nudo per la spiaggia dicendo di prendere la vita come più ci piaceva? Ti prego, Blaine.”
Arrossisco ancora più intensamente: mi si potrebbe friggere tranquillamente un uovo sulle guance. Rimango in silenzio soppesando la situazione: si tratta di inseguire un sogno, ma Sebastian potrebbe rimanerne deluso e sconfitto ancora una volta, se non riuscisse ad ottenere l’ammissione tanto agognata. Taccio ancora per qualche minuto, durante il quale il mio migliore amico mi supplica lamentevole: “Daaaai, nano, ti faccio guidare la porche! E’ roba  lussuosa, amico!”
La porche. Sorrido divertito. E’ incredibile come Sebastian riesca a tirare fuori le scuse più impensabili nei momenti meno opportuni. Tra l’altro, non ho nemmeno la patente di guida.
Mi trattengo dallo scoppiare a ridere da un momento all’altro, e , fingendo di aver abboccato all’amo, esclamo, apparentemente estasiato dalla sua proposta: “La porche. Ah beh, questo è un altro paio di maniche.”
“Accetti?”
“La notte porta consiglio, Seb. A domani mattina.” Gli chiudo beatamente il telefono in faccia e crollo sul cuscino. Non so se accettare o meno d’aiutarlo: mi premuro così tanto di lui, che il solo pensiero che possa fallire e stare male mi soffoca. Che fare?
Ho quattro ore per prendere una decisione. Una notte insonne mi attende.


      





 ***

Ok, gente, questa è un’altra idea per una FF un po’ meno drammatica rispetto a quella che sarà How to save a life. Per quanto riguarda i periodi d’aggiornamento, devo giostrarmi tra questa e l’altra FF, ma comunque penso di assicurare almeno un aggiornamento a settimana, almeno ora che sono in vacanza.
Mi rendereste immensamente felice se seguiste questa storia e soprattutto, se mi lasciaste delle recensioni! Ci tengo a sapere cosa ne pensate, davvero.
Grazie anticipatamente a tutti quelli che mi faranno contenta
-Serena.

  
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