25. Priscilla Corvonero, Vuoto
Dicono che dovresti provare rabbia.
Dicono che dovresti provare odio.
Dicono che dovresti provare amarezza.
Dicono che dovresti provare delusione.
La verità era che lei non provava più niente.
Era vuota.
Rotta.
Spezzata.
Un dolore talmente forte da impedire qualsiasi sensazione.
Apatica.
Così piena da non poter provare nient’altro.
Così piena da non poter provare nulla.
Eccetto quel vuoto divorante di dolore.
Ogni attimo una sofferenza.
L’anima straziata.
Spaccata.
Per l’eternità.
Non ne sarebbe mai uscita.
Così aveva smesso di vivere.
Così si limitava ad esistere.
Ed era vuota dentro.
Drabble completamente nonsense: non ci sono riferimenti temporali, spaziali, nulla.
Sul lexicon ho letto che Priscilla/Cosetta/Corinna Corvonero è morta di crepacuore, e con un prompt del genere questo è stato il risultato. Sinceramente? Non ho la più pallida idea di cosa pensarne. Un po’ mi piace, un po’ per niente. La verità è che è stata una drabble sofferta. Inoltre faccio molta fatica a scrivere sui fondatori... non m’ispirano molto, ecco.
Comunque.
Avete presente quanto soffrite così tanto da non riuscire a provare nient’altro? Da non riuscire a provare nulla, veramente. Un tunnel senza uscita in cui si sente di non poter essere più felici. Ecco, parlo di questa sensazione.
Il bello delle drabble nonsense è che ognuno dà la propria interpretazione basata su esperienze e idee personali, quindi non voglio dilungarmi in spiegazioni dettagliate, verso per verso. L’unica cosa che chiarisco è che quando dico “Così piena da non poter provare nient’altro” intendo “piena di dolore”, ma mi sembra scontato a dirla tutta.