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Autore: andrea_dallora    07/08/2012    0 recensioni
Ciao, io sono Andrea. Si, sono una ragazza con un nome che, solitamente, si usa per i maschi. A mio parere, dato che tutti i paesi al mondo tranne l'Italia lo usano come femminile, questo paese ha dei seri problemi contro di me (?).
Okay, basta con le cagate! ;)
Questa è la prima FF che scrivo, per favore, abbiate pietà di me.
C'è scritto che parla dei one direction, è vero.. Ma, parla anche di HarryPotter. Io sono fissata con entrambi. Così li ho, in un certo senso, uniti.
Bene, mi pare abbastanza.. adios.
Buon divertimento (?)
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Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Cara Dianne,
Qui a Londra è tutto magnifico, ti piacerebbe un sacco, lo so. 
Le persone sono fantastiche, tutti molto cordiali, ma ancora non ho conosciuto bene nessuno, tranne in treno.. Un ragazzo strano, era molto agitato, lo vedevo che grondava di sudore.. Arriva dall'Irlanda, a giudicare dall'accento, ma non ho capito bene come si chiama, da quello che ho capito deve fare un audizione o qualcosa del genere.
Tra poco arriverò nell'appartamento che condivido con una certa Emma, speriamo sia simpatica!
I primi giorni, prima di trasferirmi con lei, ho deciso di stare in albergo, sai, per abituarmi un po' a questa vita qui.
Sai, ho visitato tanti posti solo in questi pochi giorni di permanenza.. Avevi proprio ragione: il museo delle cere è fantastico! Come potrai immaginare, mi sono fatta un sacco di foto solo con la statua di Daniel Radcliffe!
Bene, ora ti lascio, sto andando a mangiare qualcosa in un bar qui vicino all'hotel. 
A presto!
Rose.


Gli immensi campi del Galles mi sfuggivano di lato come immagini sfocate, guardavo il paesaggio, quell'infinita tranquillità che tutti sognano, e intanto pensavo a come sarebbe stato quando, entro poche ore, sarei arrivata alla stazione di King's  Cross, a Londra.
Mi stavo dirigendo li per uno stage.
Mi piaceva viaggiare in treno e poi, a Londra, non ci ero mai stata prima, quindi per me sarebbe stata un'esperienza fantastica.
Tenevo stretta tra le mani la mia copia di 'Harry Potter e i Doni della Morte'. Era nuovo di pacca e non vedevo l'ora di leggerlo. 
Ero, e sono tuttora, un'appassionata dei magici libri che la Rowling cominciò a scrivere proprio dove, in quel momento, ero seduta io. La mia curiosità non aveva limiti, così, durante il lungo viaggio, lo cominciai.
Quando il treno arrivò alla stazione io ancora ero come ipnotizzata, più che altro era come se mi trovassi dentro la storia.
Ad attirare la mia attenzione e distoglierla dal libro fu  un ragazzo sui sedici anni, che balbettava parole che non riuscivo a comprendere, nonostante parlasse la mia lingua. Aveva capelli biondissimi e degli occhi blu cielo che avrebbero fatto incantare qualsiasi ragazza.

Feci per alzarmi, ma notai che questo non scendeva, continuava a ripetersi frasi del tipo 'tu sei forte' o 'puoi farcela' e a dondolarsi come un cretino. 

Mi avvicinai a lui, fissandolo leggermente spaventata e iniziai a strattonargli il braccio, nella speranza che questo smettesse di comportarsi in quel modo assurdo e fosse sceso come una persona normale dal treno.
Dopo svariati tentativi il giovane era ancora li, imbambolato; mi voltai, in cerca di qualcuno o qualcosa che potesse aiutarmi finche il mio occhio si andò a posare su un bicchiere d'acqua abbandonato li, mezzo pieno.
Lo presi con cautela e lo tirai in faccia al ragazzino, convinta. L'avevo visto fare in migliaia di film, ma non ci avevo mai provato e speravo davvero funzionasse, perché dopo pochi minuti il treno avrebbe dovuto ripartire.
-AAH! Che d-diavolo succede? Chi sei tu? M-miseriaccia!
-Prima di tutto, calmati! Secondo, piacere, sono Rose e vengo dal Galles per fare uno stage di fotografia qua a Londra!
Vedendo che il ragazzo mi stava fissando confuso e leggermente impaurito gli feci cenno di seguirmi fuori dal treno e gli spiegai meglio:
-Sai, tu eri li, imbambolato da far paura e così ho deciso di farti reagire in qualche modo, altrimenti saresti tornato indietro!
Il biondo continuava a guardarmi leggermente scosso, nonostante ciò, mi ringraziò, più o meno.
-Ah, ehm.. G-grazie... Sai, di solito non sono così strano- e stentavo a crederci- ma tutto questo è perché oggi devo fare un audizione importante... Sono Niall, comunque!
Strinsi la mano che il ragazzo mi aveva avvicinato pochi istanti prima e mi congedai da lui.
Continuando a camminare, sfilai la mia macchina fotografica dalla borsa e cominciai a fare fotografie a ogni cosa che mi trovavo davanti.
I miei occhi si illuminarono quando notai, in un angolo dell'immensa stazione, una rappresentazione del Binario 9 e 3/4. Feci parecchie foto e, mentre mi allontanavo, dato che il mio sguardo era fisso sulla macchina fotografica, non mi accorsi di essere sbattuta contro qualcosa o, meglio, qualcuno.
-S-scusa...- dissi stringendo al petto la mia Canon e voltandomi.
-Ei! Stai più attenta!-mi rispose sgarbatamente un ragazzo, anche lui doveva avere circa sedici anni.
I suoi capelli ricci gli coprivano quasi il volto e mentre camminava li scostava più volte con un veloce movimento del capo che li faceva ondeggiare di lato.
Lo guardai correre via seguito da svariate persone, che, a occhio, dovevano far parte della sua famiglia. 
Accelerai il passo, evitando di fermarmi ancora per immortalare immagini dentro quella stazione del treno.
Finalmente all'aperto, respirai quell'aria autunnale che avvolgeva la città e mi guardai attorno, gli occhi persi nel bellissimo panorama di quella città che da tempo sognavo: finalmente ero arrivata a Londra.

  
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