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Autore: imaginnarry    08/08/2012    2 recensioni
Quando uscirono dalla biblioteca, il sole aveva sostituito le nuvole minacciose che fino a due ore prima capeggiavano su Gloucester. Hanna si sentì subito più rilassata, mentre camminava al fianco di quello strano ragazzo appena conosciuto.
-spin-off di 'We turned out golden' :)-
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Starry eyed.
 

Nobody ever mentions the weather can make or break your day,
nobody ever seems to remember life is a game we play.

Oasis - Hello


 

Quella giornata era già iniziata male, pensò, sbuffando sonoramente.
Hanna rivolse un’occhiata frustrata al cielo plumbeo che minacciava un brutto temporale. Non le piaceva la pioggia, o meglio le piaceva solo quando era a casa e sapeva di non dover uscire. Il pensiero di avere addosso vestiti bagnati, la infastidiva.
Continuò a camminare per la sua strada, mentre pregava che il cielo le desse tregua almeno fino a quando non sarebbe stata di ritorno a casa.
Preghiere che si rivelarono vane pochi momenti dopo, quando una, due, tre…innumerevoli gocce la colpirono. Mormorò una parola poco fine, mentre cercava l’ombrellino che aveva sempre con sé, nella borsa.
Ovviamente, non lo aveva quel giorno, ma doveva immaginarlo. Era proprio una giornataccia.
L’unica possibilità che aveva era aumentare la velocità del suo passo e raggiungere la biblioteca il prima possibile, almeno li sarebbe stata al sicuro per un po’ di tempo. Per lo meno era quello che si augurava Hanna.
 
Varcò la soglia della biblioteca con una gran fretta, per ripararsi dalla pioggia che imperterrita cadeva da quelle grosse nuvole scure.
Si fermò un momento ad osservare la scena, finché un tuono non la fece sussultare. Aveva paura dei temporali, ecco perché non le piacevano, si sentiva sicura solo a casa sua, quando li osservava dalla finestra della sua camera con una tazza di tea in mano.
Si chiuse velocemente la porta alle spalle e si addentrò nella sala lettura, popolata da meno di una decina di persone, tutte con la testa china concentrate sul loro libro.
Anche Hanna amava la lettura, ma invidiava terribilmente la loro capacità di concentrazione, che gli impediva di togliere lo sguardo dalle parole stampate sulla carta. Lei era decisamente una persona che si lasciava distrarre facilmente, a volte non era nemmeno necessario che qualcuno facesse rumore o altro, bastavano i suoi pensieri a trasportarla con la testa da tutt’altra parte. Come stava capitando in quel momento. Sorrise tra sé e sé e proseguì verso la scalinata di legno che l’avrebbe condotta agli enormi scaffali ricolmi di libri.
Conosceva bene quella biblioteca, e con fare esperto, puntò subito ai volumi che l’avrebbero aiutata a portare avanti il suo approfondimento su Keynes. Personalmente, lo trovava un argomento noioso da sviluppare, ma le serviva a tutti i costi una sufficienza su quel lavoro. Quindi senza pensarci troppo selezionò quel che poteva esserle utile e ripercorse la strada inversa per tornare alla sala iniziale, dove avrebbe potuto lavorare in pace.
 
I quattro pesanti tomi rilegati le impedivano la visuale e poté solo sperare che non colpisse nessuno. Ma ancora una volta, qualcuno lassù doveva odiarla molto e dopo un solo passo si trovò seduta a terra dolorante, con i libri attorno a lei. Alzò lo sguardo, per trovarsi davanti un ragazzo impacciato, nella sua stessa situazione. Le mandò un sorriso imbarazzato, che ricambiò.
-Mi dispiace, i libri mi impedivano la vista.- iniziò Hanna, inginocchiandosi per raccogliere i volumi.
-Oh, non ti preoccupare, ero nella tua stessa situazione.- replicò il suo interlocutore. Notò solo in quel momento i suoi bellissimi occhi azzurri-verdi, di un colore che non era certa di saper definire. Scosse la testa per rinvenire dai suoi pensieri, prima che il ragazzo potesse pensare che il suo sguardo fosse persistente e la situazione diventasse imbarazzante. Più di quanto già non lo fosse.
Si alzò e gli rivolse un ultimo sorriso, prima di scomparire dietro uno scaffale e raggiungere uno dei tavoli da lavoro.
Solo dopo aver iniziato a selezionare le nozioni che avrebbero potuto esserle utili, si accorse che uno dei libri mancava. Con ogni probabilità lo aveva preso la persona con cui si era scontrata. Sospirò appoggiandosi allo schienale della sedia, massaggiandosi le tempie.
Possibile che oggi nulla andasse per il verso giusto? Si guardò attorno, sperando di vedere il ragazzo di prima, ma di lui nemmeno l’ombra. Sospirò nuovamente. Era già stufa di fare quella ricerca e non trovare uno dei libri scelti la infastidiva ancora di più.
La suoneria del suo cellulare attirò la sua attenzione, oltre che quella dei lettori che le lanciarono un’occhiata di fuoco. Aveva completamente dimenticato di togliere la suoneria. Si morse il labbro e fece un cenno a mo’ di scusa, prima di leggere il messaggio della sua migliore amica. Premette il tasto della risposta, prima che si sentisse sfiorare la spalla.
Si voltò, trovando davanti a sé il ragazzo dello scontro che le porgeva il suo libro.
-Questo dev’essere tuo.- esordì incerto. Hanna annuì, sorridendogli.
-Sì, grazie. Mi chiedevo dove lo avessi messo.- anche il ragazzo annuì comprensivo, prima di farle un cenno e incamminarsi.
Che tipo strano era. Un bel ragazzo certo, ma strano.
Dopo qualche passo, lo vide voltarsi e tornare indietro.
-Ci penso da prima, ma non volevo pensassi fossi pazzo o cose simili.- iniziò, improvvisamente meno impacciato di qualche momento prima. La bionda alzò un sopracciglio, per incitarlo a continuare. –Fingi che prima non sia successo nulla, okay?- annuì, sempre più confusa. Mentre nella sua mente si faceva spazio l’idea che fosse davvero pazzo.
-Ciao, io sono Nathan. Puoi chiamarmi Nath.- le porse la mano.
-Nath…- ripeté, trattenendo a stento le risate.
-Scusa, non credo di aver afferrato il tuo nome.- continuò con un sorriso sfacciato. Si schiariil la voce.
-Hanna Olivia. Puoi chiamarmi Han.- concluse poi, stringendo la mano di Nathan.
-Non è una cosa che faccio spesso, ma ti andrebbe di andare a pranzo insieme?- Hanna sorrise divertita.
-Intendi dire che non inviti sempre le sconosciute a pranzo?- lui scrollò le spalle, in tutta risposta –Sì, mi farebbe piacere.-
 
Quando uscirono dalla biblioteca, il sole aveva sostituito le nuvole minacciose che fino a due ore prima capeggiavano su Gloucester. Hanna si sentì subito più rilassata, mentre camminava al fianco di quello strano ragazzo appena conosciuto.
Forse quella, non era stata in fin dei conti una giornata così pessima.


***Jingle***
Sssalve :)
come anticipato nella mia FF, ho scritto lo spin-off sul primo incontro di Hanna e Nathan e così eccolo quì. L'ho scritto in poco tempo e l'ho postato subito, prima che avessi ripensamenti. LOL
Devo dire che stranamente mi piace, normalmente non mi piace mai quel che scrivo.
Spero non sia troppo descrittivo, ne troppo noiosa e che sia di vostro gradimento. :)
Se ne avete voglia scrivetemi una recensione per dirmi cosa ne pensate, positivo o negativo che sia il vostro pensiero.
Ora me ne vado a letto, che sono le 3 di notte hahah.
Love,
-n.

ps. Il titolo è preso da una cover dei You me at six di 'Starry eyed' -appunto lol- (l'originale è di Ellie Goulding) mentre la frase all'inizio è di Hello degli Oasis, la mia band preferita, che si possono citare in ogni situazione haha <3

 

  
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