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Autore: keeponbouncin    08/08/2012    1 recensioni
Teneva gli occhi fissi sul pavimento, era difficile tenerli lontani da quelli della persona che amava. Ultimamente Louis si sentiva proprio giù, Liam glielo ripeteva ogni giorno da un mese e lui continuava a negare, a mentire.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stati Uniti, Florida. Ore 16 e 50. Il divano era comodo, dopotutto. Louis si sistemò la schiena fra il morbido schienale, accarezzando il bracciolo. Teneva gli occhi fissi sul pavimento, era difficile tenerli lontani da quelli della persona che amava. Ultimamente Louis si sentiva proprio giù, Liam glielo ripeteva ogni giorno da un mese e lui continuava a negare, a mentire. “no macchè sono soltanto stanco” – “ho mal di testa” – “dev’essere il fuso orario ” erano le scuse più gettonate. Ma davvero credeva che Liam – così come gli altri – erano così cretini da bersi sempre una cosa del genere? No, certo. Ma doveva essere così. Louis non era mai stato un ‘bugiardo’, non aveva mai mentito così spudoratamente. Ma non dipendeva certo da lui.
Louis scosse la testa e si strofinò la fronte. Concentrati, concentrati Louis.
“Allora... le nostre lettrici vorrebbero sapere cosa cercate nell’anima gemella. Tu cosa dici, Harry?” la ragazza aveva un tono cordiale. Gestiva un blog locale e stava facendo un’intervista ai One Direction, che dovevano rispondere alle domande delle fan.
“Oh,  beh – Harry sembrava sicuro sull’argomento – io penso che la mia ragazza debba essere comprensiva, deve sostenermi in qualsiasi cosa faccia, e soprattutto deve saper dare quegli abbracci ‘a orso’ – disegnò in aria un paio di virgolette nelle mani – che insomma..mi fanno..” Harry non continuò, lasciando intuire il seguito della risposta dal suo sorriso compiaciuto. Lo sapeva fare, lo sapeva fare bene.
L’intera stanza scoppiò in una risatina. “Ah-ah-ah, già” disse Louis, fra i denti.
“Bene, passiamo all’ultima domanda per Harry.. – disse la ragazza, evidentemente attratta. Beh, chi non lo era? -  Harry dove porteresti una ragazza al primo appuntamento?”
“Non lo so.. tu dove vorresti andare?” Harry rispose con il suo solito fare ammiccante.
Louis si alzò di scatto dal divano, sotto gli occhi attoniti di tutti. “Io..ho bisogno d’aria” disse scuotendo le mani.
“Louis, stai bene?” chiese Niall, visibimente preoccupato.
“Io.. non mi sento tanto bene..” disse Louis, barcollando leggermente.
La ragazza, Abby, si alzò. “Per me va bene. Cioè, abbiamo finito per adesso. Arrivederci, ragazzi!” disse, salutando con la mano mentre apriva la porta.
“Ci si vede, honey” Harry accennò ad un sorriso.
La ragazza si chiuse la porta alle spalle, dopo aver sorriso come un’ebete alle provocazioni di Harry. Louis si girò verso Harry e guardò fisso fuori dalla finestra. “Tu..hai esagerato oggi”
Harry si guardò in giro, e spalancò le braccia. “Io ho esagerato? Dai, Louis non sarai mica geloso? Fa parte del gioco, Louis, lo sai.”
Louis scattò all’indietro e avanzò verso Harry. “NO! HARRY, NO! – Louis era scoppiato, non succedeva molto spesso ma quando accadeva era davvero spaventoso – Il gioco, come lo chiami tu, consiste nel non dare nell’occhio. Nessuno ha mai parlato di provarci con tutte, o di fare il piacione con ogni singola ragazza! Sono stufo, Harry. Lo capisci questo? Sono stanco!”
Liam, Zayn e Niall guardavano la scena e si sentivano impotenti. Ultimamente, il litigio era l’unica forma di dialogo fra Louis e Harry.  E loro non potevano far altro che assistere. Inutili erano i tentativi da parte loro, di calmare le acque.
“Stanco di cosa Louis? Pensi che per me sia facile tutto questo, eh?! Non sei l’unico a soffrire, sai. Io ci sto di merda!” Harry gli puntò il dito, prima di indicare se stesso all’altezza del cuore.
“Ah, sì?! E mentre tu ci stai di merda passi per il puttaniere della situazione, e io passo per un coglione patentato che spara cazzate! E sono stanco di sentirti tirare fuori questa storia della gelosia, ogni singola volta! Tu ci godi, lo sai benissimo. Ti piace fare la parte del figo, vero? Beh, non ci sto. Non più, almeno!”
Harry spinse leggermente la spalla di Louis. “Storia della gelosia, dici? Almeno io mi fermo alle provocazioni, tu invece.. passi tutto quel tempo con quella – Harry fece un verso di stizza – a fare le vostre passeggiatine romantiche. Chi mi dice che non ci provi gusto davvero?!”
Louis sentendo queste parole, strinse i pugni fino a far diventare rosse le nocche. Poi si voltò verso il divano, rivolse uno sguardo di scusa ai suoi amici e se ne andò. Dopo pochi passi ritornò nella stanza dell’intervista, dove Harry era rimasto attonito a fissare la porta. “E TIENITI QUESTO CAZZO DI TELEFONO! NON VOGLIO NEMMENO SENTIRTI!” urlò, con la voce rotta dal pianto mentre gettava il cellulare sul pavimento. Il Blackberry andò in frantumi. Lo schermo fu la prima cosa a rompersi, provocando una profonda spaccatura sullo sfondo: una foto di Harry mentre dormiva, scattata a sua insaputa una mattina mentre erano a letto.
Louis chiuse la porta, sbattendola – tanto forte da far tremare i bicchieri sul tavolo – e uscì definitivamente da quell’edificio. La brezza marina che proveniva dalla spiaggia poco distante lo colpì in pieno volto. Louis si tirò su il cappuccio della felpa e lo strinse con i lacci. Si infilò i grandi occhiali da sole scuri, infilò le mani nelle tasche davanti e cominciò a camminare senza una meta.
Nel frattempo dentro, Harry era scoppiato in lacrime non appena Louis se n’era andato. E adesso Zayn cercava di consolarlo. Quando Rob entrò, e vide la scena non impiegò molto a far scomparire quel suo solito sorriso dalla faccia. “Che cosa è successo? E dov’è Louis?”
Liam si alzò dal divano, guardando gli altri suoi compagni. Con lo sguardo lo incoraggiarono a parlare. Rob sarebbe andato in bestia, lo sapevano. “Noi, ecco.. l’abbiamo perso” furono le prime parole che Liam aveva pronunciato. No ma davvero? Qualcosa di più sensato no, eh?
Rob si guardò intorno grattandosi il capo. “No, come.. come si fa a perdere una persona?!”
Harry abbassò lo sguardo fino a fissare le fughe fra una mattonella e l’altra. “Non dicendole quanto l’ami” ammise.
Rob sorrise nervosamente. “Avete litigato, non è vero? Perché non lo chiamate, scusate?”
Zayn indicò un mucchietto di plastica nera sparso sul pavimento. “Non credo sia raggiungibile”
Poteva essere in qualsiasi parte della città, in quel momento. La metro non distava neache cento metri da dov’erano. Louis era..disperso.
“Io devo andare a cercarlo” disse Harry, con un tono che non prometteva niente di buono. Nessuno, però, si sentì di femarlo. Si poteva mai farmare qualcuno che andava a cercare l’amore?
 
Louis scosse nuovamente la testa, come per scacciare via quel pensiero. Si era preso un frullato e adesso era in spiaggia. Il mare aveva il potere di rilassarlo come non mai. Il sole, poi, era ormai sul punto di tramontare, e si stava pian piano accoccolando fra le onde. Louis sorrise isterico, aveva scelto proprio un pessimo posto per riflettere.
Era successo in spiaggia, circa una decina di mesi prima.
Quella sembrava proprio la giornata più adatta per la spiaggia. Erano in Spagna, in vacanza. Louis non sapeva perché ma aveva scelto di trascorrere le vacanze col suo migliore amico, mentre Liam, Niall e Zayn avevano deciso di sfruttare il periodo di vacanza con le proprie famiglie e/o fidanzate. Harry sfoggiava tutta la sua mascolinità, e sulla spiaggia non passava di certo inosservato agli occhi delle ragazze. Ma a lui non sembrava interessare granché. Louis era sdraiato sul suo telo, sotto il sole rovente di mezzogiorno ormai da mezz’ora. Si alzò e si mise seduto dritto, guardando un punto lontano nella distesa di acqua davanti a lui. Si sentì d’improvviso pungere da microgoccioline di acqua, come se iniziasse a piovigginare. Era lui, che si scuoteva i ricci appena uscito dall’acqua.”Dai,scemo!” disse il più grande, portando le mani avanti.
Harry prese posto accanto a lui e si abbracciò le ginocchia. Al sentire il contatto con la pelle del suo migliore amico, Louis sentì frizzare parti del corpo che non lo facevano da tempo. Cosa stava succedendo? Era davvero quello che pensava? Era vero, il suo rapporto con Harry era sempre stato diverso, si erano presi sin dall’inizio. E col passare del tempo, la loro amicizia diventava sempre più coinvolgente. Era questo quello che significava il senso di appagamento e compiacimento che Louis provava quando i fan scherzavano su ‘Larry Stylinson’?
Louis si stese di nuovo e Harry fece lo stesso. Il telo da mare era singolo, ma c’era abbastanza spazio per entrambi. Harry si mise su un fianco e cominciò ad accarezzare la guancia di Louis, che cercava di soffocare invano lo strano formicolio all’altezza dello stomaco. “Harry?”
Il riccio intreccio gli occhi verdi con quelli del suo amico. Con un movimento delicato gli girò piano il volto e, senza ulteriori indugi, lo baciò. Il liscio, dal canto suo, si scansò inizialmente ma poi non seppe resistere alla passione che l’avvolgeva e rispose al bacio, mentre i loro respiri così come i loro battiti accelleravano. Harry fece scivolare le mani sui fianchi di Louis, che avvolse il suo bacino con le ginocchia.
 
“Cazzo!” esclamò Louis, mentre sentiva le lacrime tiepide scorrergli copiose sulle guancia. Spinse via col piede un sassolino sul bagnasciuga.
“From the moment I met you ..”
Louis si girò di scatto. Doveva essere davvero confuso. Sentiva la voce di Harry dappertutto adesso. Tornò a fissare la riva e le onde che andavano e venivano.
“.. everything changed.  I knew I had to get you, whatever the pain. I had to take you and make you mine. I would walk through the desert, I would walk down the aisle, I would smiw all the oceans just to see you smile. Whatever it takes it’s fine.”
Louis si strofinò gli occhi e alzò lo sguardo.
Harry era lì di fronte a lui, il venticello marino gli accarezzava i ricci castani sulla fronte. Gli occhi verdi – color del mare, come diceva Louis – lo fissavano. Fece spallucce. “Adesso ci sarebbe la parte in cui tu.. insomma.. mi dici che va tutto bene. Perché, va tutto bene. Vero Louis, che va tutto bene?”
Louis continuava a fissare la sabbia. “Perché vuoi saperlo da me?”
Harry si avvicinò a lui di qualche passo, fino a sfiorarlo. “Perché se tocchi il fondo, lo fai con me.” 


- my words - 

saalve gente! eccovi una os sulla mia romance preferita: Larry. 
beh, che dire? inizialmente non avevo intenzione di metterla, ma in nome di numerose Larry shippers conosciute su twitter, 
ho deciso di postarla :)
mi rendo conto che finisce un po' a cazzo, ma devo dire, che la stesura è molto spontanea.. mi è uscita dal cuore ** 
come sempre, fatemi sapere che ne pensate con una recensione e magari date un'occhiata alle mie altre OS e ai capitoli ee
bye, babies. Lia xx
(ah, seguitemi su twiiter: sono @xshesdelilah)

  
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