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Autore: MiaStonk    08/08/2012    3 recensioni
La storia appartiene alla serie 'You&Me'.
Farei qualsiasi cosa perché lui ricambiasse questo pazzo e disperato sentimento, perché mi guardasse come lo guardo io, con gli stessi occhi da pesce lesso, con la stessa espressione ridicola e trasognata, con l’immancabile rivolo di bava che arriva indisturbato fino al mento, prima che un’anima pia abbia pietà della tua miserabile vita e ti avverta dell’imbarazzante somiglianza ad un San Bernardo.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'You&Me'
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                                                                                                                                         1




Jasmine's diary

 

A Carmela, la mia Jas.

 

Non ricordo l’esatto momento in cui accadde.

Mi sforzo di ricordare un giorno o una data precisa come si cerca inutilmente di recuperare un sogno incastrato tra le ciglia, o dissolto nelle prime luci dell’alba.

Ci provo, invano.

Il motivo, probabilmente, risiede nell’ipotesi sconclusionata che un istante, un giorno o un’ora precisa non ci siano. Mi piace pensare, scioccamente, di essere sempre stata irrimediabilmente, pazzamente, disperatamente innamorata di lui. Come inconsapevolmente si sa che il cielo è sempre stato blu, che il cioccolato scaccia il malumore, che non sei un Weasley/Potter/Wood se non ti porti dietro una bella dose di sfiga… allo stesso modo, io so di amarlo.

E’ quel tipo di amore che cresce giorno dopo giorno, che si nutre dei miei sguardi adoranti, dei miei sospiri e delle colorite imprecazione che adoro rivolgergli tra me e me.

A questo punto, una persona normale, dopo aver trascorso la maggior parte della propria vita a struggersi per un damerino che non accenna a ricambiare il terribile sentimento, alzerebbe il culo, lancerebbe un urlo disumano e manderebbe al diavolo il bellimbusto in questione.

Io non sono una persona normale.

Per giunta ho nel mio adorabile corpicino quegli stramaledetti geni Potter che mi confinano nel regno degli sfigati masochisti, amanti dei cosiddetti ‘Casi Umani’. Certo, lui non raggiunge i livelli di mia madre che con nonchalance mette in pericolo la vita dei suoi pargoli un giorno sì e l’altro pure, o di mio zio Lorcan che dopo aver sposato un uomo e averci ripetutamente scopato assieme, afferma tutt’oggi di non essere una checca, o ancora mio zio Noah che sforna eredi solo per attribuir loro nomi imbarazzanti e poi prenderli in giro, come se non fosse lui il responsabile di quello scempio.

No, lui non è ad un passo dalla paralisi cerebrale come gran parte dei miei adorati parenti, ma… è esasperante. Lo amo, ma ho spesso preso in considerazione l’ipotesi che su per il culo non abbia infilato una scopa, piuttosto uno di quei pali lunghi e dritti che tengono insieme i fili elettrici, nelle strade babbane. Raramente cede all’istinto, mai compie qualche follia: ama la disciplina, le regole, gli schemi prestabiliti e quelle stupide etichette e convenzioni che gli impediscono di lasciarsi andare.

Sono fermamente convinta che non abbia mai pisciato fuori dalla tavoletta.

Una volta lo sognai mezzo nudo, coperto solo da un gonnellino hawaiano e una ghirlanda tra i capelli, mentre faceva ondeggiare i fianchi e le braccia a ritmo di ukulele; il giorno dopo continuavo a fissarlo e a ridergli in faccia ad intervalli regolari di cinque secondi. Il punto è che darei la mia natica destra per vederlo ‘sciogliersi’ e sì, anche sculettare su note esotiche: risveglierebbe la mia libido oltre che la mia ilarità.

Farei qualsiasi cosa perché lui ricambiasse questo pazzo e disperato sentimento, perché mi guardasse come lo guardo io, con gli stessi occhi da pesce lesso, con la stessa espressione ridicola e trasognata, con l’immancabile rivolo di bava che arriva indisturbato fino al mento, prima che un’anima pia abbia pietà della tua miserabile vita e ti avverta dell’imbarazzante somiglianza ad un San Bernardo.

Vorrei che anche lui avvertisse quel piacevole formicolio alle dita dei piedi se dovessi sfiorarlo; vorrei che divenisse un esperto nelle tecniche di stalker come lo sono diventata io; che vivesse ogni singolo giorno con la speranza che tutto possa cambiare, che Merlino si decida finalmente ad essere buono e giusto.

Dopo avermi fatto nascere in una famiglia di disadattati, forse forse me lo deve.

Prego Morgana, Silente e mio nonno Harry di tramutare in realtà i miei sogni erotici e non… prego con fervore e passione, prego con quella minuscola eppur presente speranza che zampilla nel mio cuore, che mi perette di abbandonare il mio letto la mattina, di sfogliare qualche libro e fingere d studiare, di mandare giù qualcosa -o forse più di qualcosa-  insomma, quella ‘cosa’ che mi porta a credere che non tutto è perduto, che niente è ancora iniziato, e che un giorno -non molto lontano- asciugherò la bava dal suo mento, magari con un bacio.

So che anche la sua testa si riempirà con simili pensieri sconnessi, che il suo cuore si aprirà per accogliermi, che le sue braccia saranno lì ad attendermi, che il suo… Oh, so che mi amerà, punto.

Sono innamorata di Christopher Shacklebolt e ben presto lui sarà innamorato di me… questo, o l’evirazione.  

 

 

 

 

Una paginetta o due del diario di Jasmine Potter.
Non chiedetemi perché l’ho scritta, né che senso abbia.
Non ce l’ha.
Sono pensieri sconclusionati di un’altrettanto sconclusionata quindicenne xD
Bacio :*

   
 
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