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Autore: _zia cla_    09/08/2012    1 recensioni
One shot completamente non sense. Se cercate una storia che abbia una vera trama, non leggete. :) Non è il seguito di ''Adieu mon belle bâtarde'' ma leggere l'altro racconto non sarebbe cosa malvagia, anche per capire un po' il Nuovo personaggio.
Dal testo:
-Evelyne non riusciva a capire, sapeva che riguardava il contenuto del cabarè, ma dalla sua angolazione non riusciva a vedere il perché di tale disperazione.
Sebastian invece poteva vedere perfettamente, infatti guardava il vassoio con uno sguardo perplesso.
‘’Blaine… Cosa sono qu..?’’
‘’Dovevano essere degli eclair!’’ sbottò irritato il moro.
A quel punto poggiò il portavivande sul ripiano della scrivania, allora Ev potè capire.
Oh mon dieu!
Genere: Commedia, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Nuovo personaggio, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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-Skype friendship e dolci sorprese-
 

 

‘’Mi stai prendendo in giro?!’’
 
Blaine era seduto alla scrivania del suo studio e guardava incredulo lo schermo del computer, nel quale era proiettato l’affascinante viso di Evelyne.
 
‘’Non potrei mai mentirti su una cosa del genere!’’ rispose dall’altra parte la ragazza, ridendo.
 
‘’Sapevo che era un megalomane, ma non immaginavo fino a questo punto…’’ disse Blaine divertito.
 
‘’Lui l’avrebbe definita più come consapevolezza delle proprie potenzialità. Ma col tempo scoprirai tante altre cose di lui, altrettanto imbarazzanti!’’
 
 
Quanto era vero. Nei tre anni che avevano passato insieme, Sebastian gli aveva mostrato lati del suo carattere che non avrebbe mai immaginato.
L’unica cosa che non l’aveva stupito minimamente fu scoprire la sua passione smisurata per i dolci francesi.
 
‘’Ma tornando al discorso principale, - riprese Blaine – tu mi assicuri che gli eclair non si guarniscano con la cioccolata fondente?’’
 
Evelyne alzò gli occhi al cielo ‘’B, ti prego! Fidati, conosco il mio pollo. Lui li preferisce con la cioccolata bianca.’’ 
 
 
’Blaine sei in casa?’’ dalla stanza accanto arrivò la voce di Sebastian che era appena rientrato.
 
‘’Sono nello studio, Seb!’’ gli gridò di rimando il moretto.
 
Dopo pochi minuti, Sebastian entrò nella stanza con una grossa busta di carta. La poggiò a terra e si avvicinò alla scrivania. Si calò verso Blaine per lasciargli un leggero bacio sulle labbra: ‘’Ciao, splendore!’’.
 
‘’..Ciao’’ miagolò Blaine.
 
‘’Garçons,s’il vous plait… Non ho nessuna intenzione di assistere ad un filmetto sentimentale di serie C…’’ la voce di Ev che provenì dalle casse era sarcastica come al solito.
 
I due ragazzi si  voltarono verso il monitor e ritrovarono il suo viso, aria di sufficienza e sopracciglio alzato.
Blaine per un po’ si era dimenticato che la finestra di Skype fosse ancora aperta.
 
Strano, dato che lo schermo era talmente grande da far sembrare che la ragazza fosse lì, in quella stanza con loro.
 
‘’Oh, ciao Magò… Che c’è, non hai messo le mani su nessun uccellino ieri sera?!’’ la canzonò Sebastian con un’espressione fintamente dispiaciuta.
 
‘’Oh Semola, siamo irritabili stamattina! La prossima volta sta più attento a non sederti su Excalibur.’’ lo sfottò la ragazza.
 
Blaine si coprì il viso con una mano, esasperato. Era impossibile! Loro due lo erano! Ogni volta che si ritrovavano a parlare su Skype iniziavano a punzecchiarsi e scambiarsi battute di dubbio gusto. Fortunatamente quel teatrino durava poco.
Era semplicemente il loro modo di dirsi ‘Ciao, sono contento di vederti!’.
 
 
‘’Ditemi un po’, da quanto tempo siete lì davanti?’’ chiese Sebastian mentre andava a prendere una sedia e si posizionava affianco a Blaine, frontalmente al computer.
 
‘’Mm… da più o meno un’ora’’ rispose Blaine consultando l’orologio da polso.
 
‘’Sono in trasferta a Tokyo per conto di mia madre. Avevo qualche ora di pausa prima di un noiosissimo meeting, così ho pensato di chiamare il mio migliore amico lillipuziano!’’ disse con un guizzo la ragazza.
 
‘’E di cosa stavate parlando?’’ chiese curioso il biondo, ignorando volutamente il riferimento alla bassa statura del ragazzo.
 
‘’Di te.’’ rispose Blaine.
 
‘’Beh, inevitabile…’’ sul volto di Sebastian si aprì il suo più smagliante e immodestissimo sorriso.
 
‘’Io non mi rallegrerei così tanto, Alain Delon…’’ disse con calma Evelyne.
 
‘’Ev mi ha raccontato di tutti i posti che frequentavate a Parigi. Quello che facevate. I cafè, le discoteche, i luoghi di incontro… le chatroom.’’
 
‘’No. Non te l’ha raccontato.’’ disse Sebastian diventando improvvisamente serio.
 
Blaine gli pizzicò una guancia, la sua voce assunse il tono che si usa con i bambini.
‘’Oh si, mi ha detto tutto caro il mio LongPain!’’
 
Sebastian si voltò verso il monitor del computer con lo sguardo truce, e vide che Evelyne stava sorridendo stronza nella webcam.
 
‘’Avevo quattordici anni… E poi che c’è di male ad avere piena consapevolezza delle proprie potenzialità?!’’ si giustificò Seb.
 
A quelle parole, Blaine ed Evelyne si guardarono complici per poi scoppiare a ridere contemporaneamente.
 
‘’Ahahah! Niente Seb, ma è… talmente ridicolo!’’ dissè Blaine con le lacrime agli occhi.
 
‘’Voi due passate troppo tempo a parlare in mia assenza, per i miei gusti. - sentenziò Sebastian- ‘’Vi state coalizzando contro di me.’’
 
‘’Détendu,mon chéri. Ti stiamo solo...’’ in quel momento un cellulare squillò, era di Evelyne. La ragazza guardò il nome del chiamante e corrugò la fronte. ‘’Merde! Scusatemi solo un momento ragazzi... Bonjour maman...’’ Evelyne si alzò dalla sedia e si diresse nell’altra stanza.
 
Blaine che nel frattempo aveva smesso di ridere, si voltò verso Sebastian.
 
‘’Allora, come è andata oggi all’università?’’ gli chiese poggiandogli una mano sul ginocchio.
 
‘’Come al solito… Nessuna novità in particolare. Tu piuttosto, hai preparato qualcosa di speciale per stasera?’’ chiese Sebastian con il suo solito sorriso sornione.
 
‘’P-perché avrei dovuto preparare qualcosa…?!’’ cercò di essere vago, Blaine. Ma come al solito fallì miseramente.
 
Sebastian sospirò: ‘’Perché è uno dei nostri anniversari e tu ci tieni sempre a fare qualcosa di speciale. In realtà ogni anno cerchi di farmi una sorpresa. I tuoi tentativi però vanno sempre in fumo quando me la riveli in anticipo.’’
 
‘’E’ che sono impaziente e non so mantenere i segreti…’’ dissè Blaine. Poi come ridestato, spalancò i suoi occhi ambrati come un bambino che deve svelare una cosa importantissima.
 
‘’Uh! Ti ho preparato gli eclair!’’
 
‘’Davvero?! Fantastico, li adoro!- sorrise smagliante Sebastian- ‘’Chi ti ha dato la ricetta?’’
 
‘’Evelyne, è ovvio.’’
 
‘’Da quando Ev cucina?!’’ disse dubbioso il biondo.
 
‘’Suppongo da quando non ha più una governante.’’ fu la risposta di Blaine.
 
‘’Che fine ha fatto Charline?’’
 
‘’L’ha uccisa.’’
 
A quella risposta il viso di Sebastian rimase completamente impassibile.
Blaine allora sbuffò e roteò gli occhi:
 
‘’Cielo Seb! So che non è una battuta tra le più felici, ma mi aspettavo almeno un mezzo sorriso!’’
 
‘’Perchè dovrei?! Se la conoscessi meglio, capiresti che è una cosa plausibilissima.’’ disse Sebastian, continuando a mantenere immutata la sua espressione.
 
‘’Oh…’’ esclamò interdetto il moro.
 
Magnifico. La migliore amica del mio ragazzo è una potenziale killer e io ho anche istaurato con lei una piacevole amicizia. Va tutto bene, B. Tranquillo … … Ma perché continuo a circondarmi di persone del genere?!?!
 
Il flusso di pensieri di Blaine fu interrotto da una domanda dell’altro ragazzo.
 
‘’Ti ha detto perché è andata via?’’
 
‘’Non è stata molto chiara. Mi ha accennato qualcosa sull’ironia di fare da balia al figlio della governante…’’ rispose ingenuo.
 
Sebastian allora scoppiò a ridere.
‘’Davvero non l’hai capito? …Ma certo, la tua anima candida non ti permette di concepire queste cose…’’
 
Blaine non riusciva ancora a comprendere e cominciava a innervosirsi.
 
‘’E’ andata a letto con il figlio della governante. Probabilmente, per lasciare quel po-po di impiego, li avrà scoperti. Immagino anche in circostanze piuttosto imbarazzanti… … Caspita! … Quella ragazza dovrebbe darsi una regolata…’’
 
Blaine lo guardò sarcastico: ‘’Sebastian Smythe che da lezioni di morale?!’’
 
‘’Non do lezioni di morale. Solo che per una donna comportarsi in una determinata maniera, in alcune situazioni, può diventare pericoloso. Quando ero a Parigi facevamo quasi tutto insieme, c’era sempre qualcuno che la teneva d’occhio. Ma ora… Voglio solo che non le accada niente di male.’’
 
Blaine vide che negli occhi dell’altro un velo di apprensione . Potevano anche non vivere più nella stessa città, nello stesso continente; il legame indissolubile tra lui è Evelyne sarebbe rimasto.
 
‘’Se si trovasse un compagno potrebbe mettere la testa a posto.’’ propose Blaine.
 
‘’Scordatelo. Per avere un compagno devi innamorarti e lei non è tipo che si innamora’’
 
‘’Tu l’hai fatto’’ constatò il moretto.
 
‘’Ti sembrerà strano tesoro, ma io non sono Ev. Lei ha una sorta di allergia all’amore. Se un uomo le manifesta qualcosa di più che non sia la voglia di entrare nel suo letto, lei si defila. Lo sai che sono l’unico dal quale si sia mai fatta abbracciare? E’ una persona fredda, distaccata. Non l’ho mai vista presa seriamente per qualcuno.’’
 
‘’Sciocchezze, si è solo innamorata della persona sbagliata…’’ sbottò Blaine.
 
Sebastian venne colto di sorpresa. Aveva paura di non aver sentito bene.
 
‘’Cosa?’’
 
‘’Niente.’’ si affrettò a rispondere Blaine.
 
‘’No, no. Tu stai dicendo che la mia Evelyne si è innamorata?’’ Sebastian era stupefatto.
‘’Chi è? Dimmelo!’’ aggiunse il biondo con un tono che non ammetteva repliche.
 
‘’N-non lo so. Non me l’ha detto. Mi ha solo raccontato che era un amore impossibile e che ha dovuto rinunciarci in partenza. Solo che, in un certo senso, lo ama ancora. Nonostante tutto.’’
 
Sebastian accolse quelle parole in silenzio. Era contento di sapere che la sua amica fosse capace di quei sentimenti, ma era seriamente dispiaciuto che non fossero ricambiati.
 
‘’Beh, la vita ci da’ sempre una seconda possibilità! Io ne sono la prova vivente… Magari troverà anche lei la persona giusta.’’- esclamò infine Sebastian. ‘’Una persona che le preparerà il suo dolce preferito per farle una sorpresa nel giorno del loro anniversario.’’
 
‘’Già!’’ si gongolò l’altro.
 
‘’Era quella la sorpresa, vero?’’ sorrise il biondo.
 
‘’… … Si…’’ rispose Blaine con un cipiglio, frustrato dalla sua maledetta impazienza.
 
Sebastian gli prese il viso tra le mani e gli sussurrò:
‘’Suvvia B, non prendertela. Sapendolo in anticipo avrò più fretta per arrivare al dessert… E poi, al dopocena… Sai, anch’io ho preparato una piccola sorpresa… ’’ Sebastian aveva avvicinato il volto di Blaine al suo e sorrideva suadente. Poi aveva lanciato uno sguardo fugace verso la porta.
 
La busta… Blaine quasi non l’aveva notata.
 
‘’Ah, si?! E cosa sarebbe?’’ fu tutto quello che riuscì a chiedere il moretto.
 
‘’Oh no, no, no… Lo scoprirai a tempo debito…’’
Poi il biondo unì le sue labbra a quelle del ragazzo e lo baciò. Dapprima fu delicato, dolce.
Poi si trasformò in un bacio passionale e voluttuoso, che aveva davvero ben poco di casto. Le mani già cominciavano a scorrere lungo i fianchi, smaniose…
 
‘’Andiamo ragazzi!!! Se volevate farmi assistere ad un filmino porno potevate avvertirmi prima… Avrei preparato i pop corn!’’ Evelyne era tornata sul monitor del computer e li guardava con un’espressione maliziosa e divertita.
 
Sebastian si staccò da Blaine con uno sbuffo. Poi rivolse allo schermo un ghigno.
 
‘’Ma tu non hai nulla di più interessante da fare, che ne so, lavorare o …vivere una vita?’’ disse.
 
‘’Uuuhm… Si, ma rimango volentieri a guardare il seguito.’’ Ev se la stava spassando un mondo.
 
I due ragazzi si guardarono con un sorriso e scossero la testa.
 
‘’Beh noi avremmo dei programmi per cena quindi…’’ Sebastian stava per chiudere la finestra sul computer quando Blaine lo fermò.
 
‘’Aspetta! Voglio farle vedere come è uscito il dolce!’’ si alzò e uscì di corsa dalla stanza, diretto in cucina.
 
Quando fu uscito, Sebastian si posizionò più centralmente rispetto alla webcam, per far si che lo inquadrasse meglio.
 
Evelyne aveva seguito con lo sguardo Blaine, finchè le era stato possibile. Poi si era voltata verso Sebastian e aveva esclamato con lieve ironia: ‘’E’ molto premurosa come casalinga…’’
 
‘’Taci essere spregevole.’’
 
Avevano riso insieme, come solo due persone come loro sapevano fare.
 
Sebastian poi l’aveva guardata con uno sguardo così profondo che Ev si senti per un attimo a disagio.
 
‘’Che c’è?’’ gli chiese stranita.
 
‘’Chi è questo stronzo che ti ha spezzato il cuore?’’ chiese il biondo con un sopracciglio alzato e un leggero sorriso.
 
Evelyne soffiò col naso e abbassò il capo, ridendo incredula.
 
Rappel pour moi: tuer Blaine Anderson.
 
Quando rialzò lo sguardo, Sebastian notò che il suo viso era imperscrutabile, l’unica nota espressiva
era un mezzo sorriso tirato.
 
‘’Il suo nome non ti direbbe nulla… Sebastian.’’
 
Il biondo non replicò e alzò le mani in segno di resa.
 
Però… Perché si era soffermata sul suo nome in quel modo? Preferì non indagare, anche perché dall’altra parte dell’appartamento provenì un urlo disperato.
 
I due amici si guardarono corrucciando le fronti e si voltarono verso la porta.
 
‘’Nooooooo!  E’ un disastro!’’ le grida di Blaine si sarebbero potute udire persino in strada.
 
 Il ragazzo entrò trafelato nella camera, tra le mani teneva un vassoio. Si avvicinò alla scrivania e esclamò di nuovo: ‘’E’ un disastro!’’ aveva il volto seriamente provato.
 
Evelyne non riusciva a capire, sapeva che riguardava il contenuto del cabarè, ma dalla sua angolazione non riusciva a vedere il perché di tale disperazione.
 
Sebastian invece poteva vedere perfettamente, infatti guardava il vassoio con uno sguardo perplesso.
 
‘’Blaine… Cosa sono qu..?’’
 
‘’Dovevano essere degli eclair!’’ sbottò irritato il moro.
 
A quel punto poggiò il portavivande sul ripiano della scrivania, allora Ev potè capire.
 
Oh mon dieu!
 
‘’No Blaine, quelli sono…’’
 
‘’Non dirlo!’’ quasi gli urlò contro.
 
‘’…Ma B, quelli sembrano chiaramente…’’
 
‘’E-ev. No.’’ Sebastian, serio, le fece cenno di tacere.
 
In effetti i bignè che stavano guardando tutti e tre avevano un aspetto inusuale. La consistenza della crema del ripieno era riuscita troppo liquida, quindi nello spostamento era uscita fuori da un estremo. La cioccolata bianca inoltre, unita alla forma allungata del bignè, non giocava a favore dell’estetica del dolce.
 
 
‘’Sono dei peni!!! Dei fottuti, stramaledetti cazzi!’’ urlò Blaine in preda ad una attacco isterico.
 
 Entrambi lo guardarono esterrefatti. Sebastian quasi si strozzò con la saliva, ma fu Evelyne che non potè più resistere. Avrebbe voluto farlo dall’inizio ma si era trattenuta. Ora però stava rischiando che non le arrivasse più ossigeno al cervello.
 
Scoppiò in una fragorosa risata. All’inizio ebbe il buon gusto di coprirsi la bocca con una mano ma poi si lasciò andare del tutto. Aveva le lacrime agli occhi e i crampi allo stomaco. E andò avanti così per diversi minuti.
 
Blaine si irritò un po’ per quella reazione. Guardava lo schermo con le braccia incrociate sul petto e il broncio. Sebastian allora decise di chiudere con tranquillità la finestra della conversazione. Sapeva che avrebbe desiderato farlo lui stesso, ma il moretto non avrebbe mai commesso un gesto così maleducato con una semi sconosciuta.
 
 
Rimasti soli si guardarono in silenzio per qualche attimo. Sebastian sorrideva dolcemente. Adorava la faccia da cucciolo triste di Blaine.
 
‘’Ti ho deluso… ‘’-disse sconsolato Blaine- ‘’Vado a buttarli…’’ ed era già in procinto di dirigersi verso la cucina, che Sebastian lo bloccò, alzandosi e trattenendo un estremo del piatto.
 
‘’Non mi hai deluso affatto, è solo un dessert B! E poi…- continuò cambiando tono di voce, rendendolo quasi un sussurro- …potrebbero essere estremamente augurali per il nostro dopocena.’’
 
Poi passò lentamente l’indice sulla superficie del piatto dove c’era un po’ di crema e se lo portò alle labbra, leccandolo in maniera piuttosto ambigua.
 
Blaine vide le iridi smeraldine del suo ragazzo dilatarsi in uno sguardo ammaliante e provocante.
 
Poi Sebastian, continuando a guardarlo si avvicinò lentamente alla porta, raccolse la busta che aveva poggiato a terra poco prima e si diresse nel corridoio.
Blaine lo osservò tutto il tempo, poi, come calamitato, mosse i primi passi verso l’uscita della camera.
 
In quel momento, benedì con tutto il cuore Evelyne e la sua incapacità di consigliare ricette!  

 
 
 

Fin 

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ANGOLO DELLA _ZIA_:

Lo so, è una raccolta di cazzate! Ma avevo bisogno di scrivere una robetta un po' più leggerina! Dopotutto non si può essere solo lacrime e melodramma. ;D
Prima di tutto ringrazio tutti quelli che hanno avuto il coraggio di leggere fin qui e anche quelli che hanno letto e recensito gli altri due racconti. Grazie mille.
Ringrazio tutti voi che sopportate i miei personaggi molto OOC (ammetto che in questa OS ho reso Blaine più idiota di quanto non sia in realtà) e i miei errori ortografici. I miei racconti non sono betati, quindi dovete avere pazienza. :)
Beh che dire, nient'altro... Alla prossima, magari! ;) Un abbraccio immenso!

Aaaah! Per chi si stesse chiedendo del contenuto della busta... non ho nessuna intenzione di dirvelo. x) Preferisco che diate sfogo alle vostre fantasie... hihihi... ;9
 






 









 

  
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