Serie TV > Sherlock (BBC)
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Autore: Hullabaloos    09/08/2012    0 recensioni
"Sentì un caldo battito nell’oscurità. E poi un altro. E un altro. E un altro ancora. Sherlock spalancò gli occhi." --Crossover!--
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Sherlock Holmes
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'The Supernatural Tales Blog'
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Sentì un caldo battito nell’oscurità.

E poi un altro.

E un altro.

E un altro ancora.

Sherlock spalancò gli occhi. La bocca si aprì inghiottendo una grande quantità d’aria. L’ossigeno bruciava lungo la trachea e sentiva il tessuto atrofizzato dei polmoni espandersi. Dalle labbra non sfuggì che un suono strozzato.

Il suo cuore batteva impazzito come se volesse uscire dal petto.

Sherlock serrò gli occhi così forte da vedere bianche luci baluginare davanti alle palpebre chiuse. Impose a se stesso di calmarsi e raccapezzarsi su quell’assurda situazione.

Lui era morto.

Ricordava perfettamente.  Moriarty. Il codice. La caduta. La chiamata. John!

Sherlock si mise a sedere con uno scatto, ma un improvviso senso di nausea lo costrinse a stendersi nuovamente.

Espirò profondamente e si guardò intorno. Era in un cimitero. Comprensibile data la sua attuale condizione di presunto morto. Eppure lui era steso su uno strato di terra appena smossa. Ruotò appena la testa per guardare dietro di sé. Vide chiaramente il suo nome spiccare sulla fredda pietra di una lapide. Nonostante fosse totalmente logico che a un cadavere fosse data una sepoltura, quella vista gli provocò un brivido lungo la schiena.

Si portò le mani al viso. Nonostante questo aveva l’assoluta certezza di non essere morto. La leggera tachicardia, la gola che bruciava, lo strato di sudore che copriva il viso e che lo stava facendo rabbrividire erano chiari sintomi dei processi biologici che avvenivano in un corpo vivente.

Un’esplosione di ricordi lo costrinse nuovamente a chiudere gli occhi. Ricordava il vuoto, il fischio del vento, il suono del cranio che si fracassava al suolo. Nessun essere umano sarebbe sopravvissuto da un’altezza simile.

Decise d’alzarsi. Barcollò un po’, ma nessun senso di nausea lo costrinse a tornare sul suolo umido. Aggrottò la fronte. Doveva capire cosa era successo. Doveva esserci una spiegazione logica in tutto quello che stesse succedendo, una maledetta spiegazione che non andasse contro a qualunque legge logica e fisica.

Mentre si allontanava, Sherlock non vide l’uomo seduto su una lapide qualche metro più indietro. Il trench chiaro era mosso appena dal vento autunnale. L’uomo inclinò un poco la testa, fissando con aria concentrata la figura di Sherlock che si allontanava.

Un alito di vento più forte, un frullio di ali e del misterioso uomo non vi era più traccia.                                         

 

 

 

 

Note d’Autrice

Crossover, ragazzi miei, crossover! Sentite il suono sublime di questa parola?

Bene, questa one-shot farà parte di una serie di crossover tra Sherlock (BBC), Supernatural e chissà cos’altro!

Spero di aggiornare presto, alla prossima!

   
 
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